MAMMISI
S. Donadoni
In copto "luogo del parto", è il nome che vien dato ai piccoli edifici annessi ad alcuni templi egiziani; là si immagina si ritiri la dea titolare del santuario quando deve dare [...] alla luce il dio figlio. L'esempio più antico risale a Nectanebo (XXX dinastia) e sorge a Denderah (v.), dove un altro m. è di epoca romana. Gli altri sono tolemaici, e fra questi i meglio conservati sono ...
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Vedi FILE dell'anno: 1960 - 1994
FILE (Φίλαι, Philae)
S. Donadoni
Isola del Nilo al confine con la Nubia, e luogo considerato particolarmente santo nell'antichità. Iside, la dea del posto, vi fu venerata [...] fino all'età di Diocleziano. Originariamente l'isola era nubiana e certo Iside ha sostituito una divinità barbarica, che continuò ad essere venerata dagli Etiopi sotto il nuovo nome. L'attribuzione ufficiale ...
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BELLONA
A. de Franciscis
Divinità romana connessa con la guerra (Bellum) e con Marte.
In un primo tempo fu soltanto una personificazione, ma verso la metà del IV sec. a. C. appare come una figura divina [...] di B. a Rusicade cum omnibus ornamentis et pictura (C. I. L., viii, 7957), e si può supporre che vi fosse dipinta la dea. Il Winckelmann (Monum. ined., i, p. 36, n. 29) riconosce B. in un frammento di rilievo con figure femminili, armata, in piedi ...
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Vedi EFESO dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
EFESO (ἡ Ηϕεσος, Ephésus)
P. Romanelli *
P. Romanelli
L. Guerrini
Città dell'Asia Minore, originariamente centro indigeno e sede assai venerata di un culto [...] stando a Strabone, avrebbe lavorato Prassitele; quanto all'immagine della dea, il tipo ci è noto dalle numerosissime repliche di età nicchie ricavate nel sasso, nelle quali è raffigurata la dea insieme con Attis e con una divinità maschile barbata del ...
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CHAIRESTRATOS (Χαιρέστρατος)
L. Guerrini
Scultore ateniese di Ramnunte, figlio di Chairedemos, attivo in patria e a. Delfi, all'inizio del III sec. a. C., autore della grande statua di Themis, dedicata [...] nonno (328; decreto di Oropos, pubblicato in Eph. Arch., xxix, 1917, p. 41, n. 92). La statua raffigura la dea stante, abbigliata con himàtion e chitone podères sottile, in posa solenne. L'acconciatura dei capelli a diadema triangolare sulla fronte ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. La Mesopotamia
Francesca Baffi
Frances Pinnock
Rita Dolce
Antonio Invernizzi
Roberta Venco Ricciardi
Carlo Lippolis
Hartmut Kühne
Gian Maria Di Nocera
Roger [...] scavato nel settore a sud del tempio di Marduk, così come il Tempio Z, che era forse uno dei templi sacri alla dea Gula, della cui esistenza ci informano le fonti.
Il secondo polo della vita cittadina era il palazzo, le cui fabbriche formavano due ...
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ARISTOMACHOS (᾿Αριστόμαχος)
L. Guerrini
2°. - Artista della regione dello Strimone, di cui è ricordata in un tempio di Afrodite una pittura, (oppure un rilievo ?) raffigurante tre etere che recano doni [...] votivi alla dea (Anth. Pai., vi, 208). Si è pensato che, in base a una variante del nome (᾿Αριστομένους in un manoscritto, possa identificarsi con il pittore Aristomenes (v. Aristomenes 2°) che da un poeta è detto Strimonio. ...
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IO
E. Paribeni
(᾿Ιωᾒ). − Eroina argiva, figlia del dio fluviale Inachos. Secondo altre genealogie è anche detta figlia di Iasos, di Arestor, di Kadmos e persino di Prometeo.
Sacerdotessa della grande [...] dea di Argo, Hera, I. subisce l'amore di Zeus e per tale duplice tradimento incorre nella furia vendicatrice della sua patrona. Hera la punisce trasformandola in giovenca e affidandola alla sorveglianza del vigilante pastore Argo dai mille occhi. ...
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ARACNE (᾿Αράχνη)
A. de Franciscis*
Rappresentante dell'arte tessile lidia; figlia del purpurario Idmon da Colofone, abitante nella città Hypaipa al Tmolos. Vantandosi di essere superiore ad Atena nell'arte [...] ed A. le avventure amorose di alcuni di essi. Ma, irritata per l'argomento scelto e per la superiorità del lavoro di A., la dea volle punire la rivale e la trasformò in un ragno. V'è chi ritiene che il mito adombri una rivalità nell'arte del tessere ...
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FORTUNA (Fortuna, Fors)
M. Floriani Squarciapino
Il culto che sin dai tempi più antichi ebbe in Roma e nelle regioni finitime Fortuna, personificazione dell'influenza capricciosa e variabile che si manifesta [...] , l'altro era già proprio della Tyche greca), ma l'accompagnano spesso anche il globo su cui poggia il timone o su cui sta la dea stessa (come su una moneta di Galba [Cohen, Monn. Emp., 191] in cui Roma ha in mano il simulacro della F. sul globo); il ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...