MARSIA (Μαρσύας, Marsyas, Marsya)
E. Paribeni
È in Frigia un antico dèmone delle acque, collegato con una fonte presso la città di Kelainai nella vallata del Meandro. Gli è proprio il flauto e, per estensione [...] viene a trovarsi in contrasto con gli dèi ellenici della musica, Atena e Apollo; di qui la storia del flauto dispregiato dalla dea e raccolto dal sileno e quella della sfida musicale ad Apollo, atto di höbris che provoca la punizione degli dèi. Nella ...
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POTHOS (Πόϑος)
A. Gallina
Personificazione del rimpianto e del senso di nostalgia che si prova quando una persona amata è lontana. L'antica letteratura greca lo considera, insieme ad Eros e ad Himeros, [...] come figlio di Afrodite e, come tale, esso accompagna la dea nel mito e nelle rappresentazioni figurative. Il suo carattere peculiare di divinità del desiderium amoroso, nettamente distinto dal significato simbolico dei suoi fratelli Eros e Himeros ( ...
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QADESH
S. Donadoni
A. M. Roveri
Divinità siriana introdotta in Egitto dalla Siria nel tardo Nuovo Regno. Quale che sia il significato del suo nome, la sua tipologia è assai caratteristica: essa è raffigurata [...] È da notare tuttavia che in questa stessa classe di monumenti sono comprese anche rappresentazioni in cui predominano elementi non egiziani: la dea è priva di acconciatura hathorica oppure ha sul capo un elmo crestato e copre con le mani i seni o il ...
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PHOITOS (Φοῖτος)
G. Gonnelli
Nome di un gigante, avversario di Hera nella gigantomachia di una kölix a figure rosse forse da Vulci (Berlino 2531), opera di Erginos ed Aristophanes, databile all'ultimo [...] ventennio del V secolo. Ph. è caduto a terra sul ginocchio sinistro, mentre la dea sta per scagliargli contro la lancia.
Bibl.: Waser, in Roscher, III, 2, 1902-909, c. 2409, s. v.; F. Hauser, in Furtwängler-Reichhold, III, p. 38 ss., tav. 127; E. ...
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MALTAYA
G. Furlani
Località dell'Iraq. Su una parete di roccia, a N dell'antica Ninive, sono quattro rilievi, ciascuno dei quali misura in lunghezza m3,so e rappresenta sette divinità assire poste sulla [...] schiena dei loro animali sacri; sono tutte in piedi tranne la dea che è la seconda divinità della fila; essa sta seduta su un trono con schienale alto e poggiante sopra una specie di pedana, la quale è portata dal dorso dell'animale. Tutte le ...
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TITHONOS (Τιϑωνός)
E. Paribeni
È un antico dio della luce e come tale il consueto compagno e complemento di Eos. Nel processo di unificazione delle storie mitiche attraverso regolari genealogie, T. diviene [...] di un'anfora di Cambridge (Pittore dei Porci, C. V.A., ii, tav. 10, 2) in cui la lyra è in mano della dea, come se questa l'avesse strappata al fanciullo.
Il fanciullo trepidante ed estatico che Eos solleva tra le braccia nell'acroterio di Caere, in ...
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FIDES
A. Comotti
Personificazione della buona fede che deve presiedere alle convenzioni pubbliche dei popoli e alle transazioni private tra i cittadini.
Si faceva risalire l'origine del suo culto a [...] Numa Pompilio a cui era pure attribuita la costruzione del tempio sul Campidoglio, dove la dea era venerata come F. Publica. Sotto l'Impero F. assume più che altro il significato di fedeltà all'imperatore, specialmente da parte dell'esercito: l' ...
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BELLEROFONTE (Βελλεροϕιῶν)
G. Cressedi
Eroe del mito greco.
Figlio di Glauco ed Eurimeda o Eurinome. Altri lo riteneva figlio del dio Posidone, allevato da Glauco. Entra in possesso del cavallo alato [...] Pegaso, da lui incontrato e domato mentre beveva alla fonte Priene, oppure donatogli dalla dea Atena o da Posidone; con questo vince il mostro leonino detto Chimera (v.). Più tardi nel mito di B. entra Preto, principe argivo, presso cui l'eroe si ...
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ACROPOLI 564, Pittore di
P. E. Arias
Ceramografo attico a cui sono attribuiti tre frammenti di kölikes ed uno di pisside chiaramente derivati per caratteri stilistici dall'officina di Brygos. Specialmente [...] significativi per l'attribuzione a questa officina sembrano il frammento di Dresda, con la rappresentazione di una dea presso un'ara, ed il Sileno B 58 di Adria. L'Arias propende ad attribuire le opere riferite a questo pittore alla tarda attività ...
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ATARGATIS (᾿Ατάργατις, ᾿Αταργάτη, Atargătis, dal fenicio ‛Atar‛atē; anche Δερκετώ, Dercĕtis)
Divinità fenicia di epoca tarda, nata dalla fusione, rispecchiata anche dal nome, delle due dee Astarte e ‛Anat. [...] A., che aveva il maggior centro di culto a Hierapolis, era nota ai popoli classici essenzialmente col nome di Dea Syria, alla qual voce si rimanda per la trattazione.
Bibl.: E. Meyer, in Roscher, I, cc. 650-654, s. v. Astarte; F. Cumont, in Pauly- ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...