ENYO (᾿Ενυώ)
A. Comotti
Dea della guerra, seminatrice di rovine (Il., v, 592). Appartiene alla cerchia di Ares, di cui viene presentata ora come madre (Schol., Il., v, 333), ora come figlia o nutrice [...] (Cornut., De nat. deor., 21). Quinto Smirneo, (viii, 425) la chiama "sorella della guerra". Presso i Romani ad E. corrisponde Bellona. ᾿Ενυεῖον viene infatti chiamato il tempio di Bellona in Roma (Cass. ...
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ALPAN
L. Rocchetti
Dea etrusca della quale conosciamo solo alcune raffigurazioni su specchi; è di interpretazione incerta, e corrisponde forse ad Armonia. Iscrizioni contenenti la parola Alpan sono [...] state rinvenute su una statua e su un candelabro, trovati presso Cortona, e su statuette. A. appare su uno specchio da Bomarzo, oggi al Museo Vaticano Gregoriano Etrusco, raffigurante la contesa di Tamiri ...
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HEMERA (῾Ημέρα)
L. Rocchetti
Dea della luce del giorno in tutta la sua durata dall'alba al tramonto, figlia di Notte e di Erebo. Con i tragici viene a confondersi con Eos e in rapporto con Cefalo è ricordata [...] nel Trono di Amicle (Paus., III, 18, 12) e come acroterio della stoà Poikìle ad Atene (Paus., 1, 3, 1). Polibio (xxxi, 3, 15) ne cita una statua che fu portata in processione nel corteo trionfale di Antioco ...
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EUKLEIA (Εὔχλεια)
A. Comotti
Dea della fama, venerata in Atene dove aveva un tempio insieme con Eunomia (Ephem. Arch., xlviii, 1884, p. 169) con un sacerdote in comune (C. I. A., iii, 277, 623, 624, [...] 733, 739). Anche Pausania (i, 14, 5) parla di un tempio di E., che sarebbe stato costruito presso la fontana Enneakrounos col bottino della battaglia di Maratona, ma non nomina Eunomia. Probabilmente in ...
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CLEMENTIA
L. Rocchetti
Dea romana, accolta nel culto pubblico dopo l'uccisione di Cesare di cui si voleva esaltare appunto la clemenza, virtù che si considerava in lui preminente (Vell. Pat., 2, 56; [...] Plin., Nat. hist., vii, 93) e che era ritenuta una delle cause principali della sua morte (Cic., Ad Atr., 14, 22). Il senato decretò di innalzare al divus Iulius ed alla deificata C. Caesaris un tempio ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] attribuito per lo stile, su un'ara trovata a Ostia, e forse riflesso di quello da lui creato per Megara.
L'antico aspetto della dea Areia, compagna di Ares, rivive agli inizi del IV sec. a. C. in un tipo, noto soprattutto da una statua da Epidauro al ...
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ILIZIA
G. Gualandi
(Εειᾒϑυια, Ilithyia). − Dea protettrice dei parti, considerata come divinità singola e anche moltiplicata in più personificazioni dei dolori dei parti. Era figlia di Hera e di Zeus [...] è documentato il più antico culto ad I., venerata come dea della fecondità anche in epoca preellenica. Sempre a Creta era da Dionisio di Siracusa nel 384 a. C. A Roma la dea veniva onorata con sacrifici durante le feste secolari e aveva una variante ...
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Antica divinità romana venerata come dea dell’aurora, con Giano pater matutinus, e come protettrice delle partorienti. In suo onore si celebravano l’11 giugno le Matralie, alle quali partecipavano le matrone [...] che avessero avuto un solo marito; le donne non libere erano escluse. A Roma le era dedicato un tempio nel Foro Boario. La tarda leggenda diceva che M. era la greca Ino-Leucotea giunta a Roma dopo la trasformazione in dea marina. ...
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(gr. Δία) Nome di una dea (di-u-ja; di-wi-ja) nelle tavolette micenee di Pilo e Cnosso. Si pensa che in origine fosse una figura femminile di Zeus, tuttavia già affiancato in quel pantheon da Era. Testimonianze [...] posteriori di una divinità chiamata D. si hanno in Panfilia e nel Peloponneso.
Nella religione romana, Dea D. è una divinità protettrice della fertilità della terra; identificata con la Terra madre; ebbe sede di culto prima sul Palatino, poi al ...
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GIUNONE (Iuno)
G. Ambrosetti
La dea Iuno italica non ha in origine alcun rapporto con Hera (v.). È oggi rifiutata la identificazione con Διώνη, ed è negato lo stesso nesso linguistico che, attraverso [...] , del VI sec.) fu trasportato a Roma dopo il 241 nel tempio del Campo Marzio meridionale. Ciò era già avvenuto per la dea veiente chiamata dai Romani I. Regina (secondo il Ferri calco linguistico di Uni turan) evocata da Camillo nel 396 e trasferita ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...