Vedi SELE, Heraion del dell'anno: 1966 - 1997
SELE, Heraion del
B. d'Agostino
Importante santuario di età arcaica che sorgeva alla foce del fiume Sele, scorrente nella pianura a S di Eboli e a N di [...] seduta, con pòlos, sorreggente un bimbo col braccio sinistro, e recante nella mano destra la melagrana. La dea quindi presiede al ciclo vitale dell'uomo, dalla nascita alla sua morte; in questo suo aspetto essa e più tardi rappresentata anche come ...
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EUROPA (Εὐρώπη, Εὐρώπεια, Eurüpa, Eurüpe)
R. Pincelli
1°. - Mitica eroina greca.
Il mito di E., di cui si trovano elementi nelle saghe e nelle tradizioni culturali di varie regioni della Grecia, dell'Egeo [...] 'identificazione Zeus-Asterios, nasce l'altra E.-Astarte, il cui culto è documentato - oltre che dalle fonti letterarie (Lucian., Syr. Dea, 4) - dalle monete di Sidone recanti l'effigie di E.-Astarte (Forrer, The Weber Collection, vol. iii, P. ii, p ...
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GABRICI, Ettore
Marcello Barbanera
Nacque a Napoli il 23 nov. 1868 da Giovanni e da Angiola Malandrini. Dopo aver compiuto gli studi liceali si iscrisse all'Università partenopea dove seguì i corsi [...] del Lazio (Bolsena: scavi e trovamenti fortuiti, in Notizie degli scavi, 1906, pp. 59-93; Bolsena. Scavi nel sacellum della dea Nortia sul Pozzarello, in Monumenti antichi dei Lincei, XVI [1906], coll. 169-240).
Di ben più ampia portata fu l'attività ...
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PITHOI a rilievo
N. M. Kontoleon
La lunga e interessante storia della ceramica a rilievo, cominciata già in epoca preistorica, assume un particolare risalto in Grecia nel periodo geometrico e orientalizzante [...] quale la figura centrale di prospetto era sempre una dea femminile. La Pòthnia Theròn con le mani alzate, appoggiata noti, come ad esempio il dio che nasce dalla testa di una dea alata (una variazione del mito della nascita di Zeus?) un tema analogo ...
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Vedi MARSIGLIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARSIGLIA (v. vol. iv, p. 880)
F. Benoît
Nuovi scavi sono stati fatti in occasione di varî lavori nella città, che hanno fornito alcuni dati per la conoscenza [...] sussiste alcuna traccia; dal primo provengono una quarantina di stele, in forma di naòs, con l'immagine della Grande Dea Artemide seduta, recante talvolta un leoncino sulle ginocchia, di tipo arcaico, diffusa dall'Asia Minore fino alla Magna Grecia ...
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COLLANA
L. Breglia
Risale nelle sue forme primitive - conchiglie, denti, vertebre di pesce, pietruzze multicolori attraversate da un filo - alle più antiche fasi della vita umana. Assume di civiltà [...] ), sono interessanti quelle raffigurate sui monumenti, al collo di diversi personaggi; tra queste si segnalano la c. della "dea" di Mari (II millennio a. C.), composta da diverse file di elementi discoidali, il pendente cruciforme di Shamshi ...
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NISA in Caria (Νῦσα, Νῦσαι; Nysa)
N. Bonacasa
Città della Caria (1 km a N-O dell'odierna Sultanhissar), sul Meandro (Plin., Nat. hist., v, 29, 108; Ptol., Geogr., v, 2, 15; Steph. Byz., s. v. Πυϑόπολις, [...] 649); seguono Dioniso, Tyche, Zeus, Apollo, Artemide, Posidone. I culti ci sono noti attraverso le monete, insieme al culto della dea Roma e di Augusto. Interessanti documenti cristiani dei secoli IV e V sono presenti a Nisa. Il vescovo Theodotos di ...
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acropoli
Fabrizio Di Marco
Il cuore delle città antiche
La parola acropoli deriva dalla lingua greca e significa letteralmente "città alta" (àkros "alto", pòlis "città"). Posta dunque in posizione [...] doriche che racchiude il naòs, la grande cella al cui interno era collocata la colossale statua di Atena Parthenos ("vergine"), dea protettrice della città. La mastodontica statua (era alta ben 12 metri!) fu scolpita da Fidia; di essa non rimane più ...
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IRAQ, Museo dell'
F. Basmachi
IRAQ, Museo dell'. − Il Museo dell'I. a Bagdad è il museo centrale del paese ed è il più grande di tutti i musei iracheni. Raccoglie le testimonianze archeologiche delle [...] si segnala la ceramica policroma di Teli Arpashiyya (periodo di Tell Ḥalaf: 4500 a. C.), le figurine di terracotta della dea madre da Tepe Gaura e Ur, una serie di sigilli di squisita fattura del periodo predinastico. Sono qui inoltre due eccezionali ...
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FALISCI, Vasi
P. Mingazzini
Nell'ambito della ceramica etrusca del IV sec. a. C., occupa un posto distinto una classe di vasi dipinti, che può con grande probabilità essere assegnata al territorio dei [...] della brezza mattutina; nello spazio sotto ad esse, impallidiscono le ultime stelle. Ma al centro del quadro, la dea stessa, non è rappresentata nel semplice e prosaico atteggiamento di stringere le redini dei cavalli, bensì nella beatitudine amorosa ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...