L'Italia preromana. I siti etruschi: Vulci
Mario Torelli
Anna Maria Moretti Sgubini
Vulci
di Mario Torelli
Città etrusca (gr. Οὐόλκοι; lat. Vulci) sulla riva destra del fiume Fiora (antico Armentae), [...] con la rappresentazione delle personificazioni delle città etrusche: tra queste è quella dei Volcentani, una figura femminile seduta, forse la dea poliadica di V. o, secondo alcuni, la Spes.
Data la scarsità delle fonti letterarie, la storia di V. va ...
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TESEO (Θησεύς)
E. Paribeni
È insieme con Eracle l'eroe più glorioso e più popolare del mondo ellenico. Tale popolarità peraltro è un fatto relativamente recente e dovuto in massima parte al sempre più [...] e a conferire un suggello di fatalità irrevocabile all'evento. Così in una hydrìa del Pittore di Syleus a Copenaghen la dea si interpone a separare gli amanti, allontanando con il gesto T. che riguarda indietro, mentre Arianna si abbandona disfatta e ...
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LETTO (κλίνη, lectus)
S. de Marinis
Nel mondo antico il l. ricevette spesso varie decorazioni nelle gambe, nella spalliera, nelle traverse, divenendo un oggetto d'arte e come tale è qui soprattutto preso [...] dalle due code, che sono per lo più sollevate in alto a voluta. Gli animali rappresentati sono: vacche (che simboleggiano la dea Ḥatḥōr), leoni, pantere, o anche animali fantastici (come quelli di un l. della tomba di Tutankhamon, con gambe di felino ...
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ARSAMEIA
F. K. Dörner
Nome di due città in Commagene, che non sono ricordate nella letteratura antica, ma che, identificate attraverso iscrizioni, si possono localizzare: sono precisamente Arsameia [...] p. 358 ss.; Jalabert-Mouterde, i, p. 47 ss.). Dalla legge si conosce che in A. sull'Eufrate, nel sacro recinto della dea Argandene, in onore degli antenati del re Antioco (il nome non si conserva, perché era contenuto nell'introduzione distrutta) si ...
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GNOSTICHE, Gemme
A. A. Barb
Classe di gemme ellenistico-romane così denominate dagli archeologi per gli elementi dottrinari che sono stati riconosciuti nelle loro iscrizioni. Sono pietre che generalmente [...] dio creatore Khnum della tarda mitologia egizia. Al confronto del dio solare, la dea lunare appare più raramente, e comunque più spesso come Iside che come Selene. La dea delle arti infernali, Ecate dalle tre facce e dalle sei braccia, naturalmente ...
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TELLŌ (da Tell el-Luh, "colle della tavoletta")
A. Bisi
Odierna località della bassa Mesopotamia. Il nome antico della città è Lagash (shir.bur.la.), scritto ideograficamente.
Il nome di Lagash appare [...] notevoli altri due frammenti di vasi di pietra; l'uno mostra la dea della vegetazione, Nisaba, dalle cui spalle spuntano le spighe; l'altro perpetuandosi in quelli di Isin e Larsa presentano una dea, i cui piedi terminano a zampe animalesche, che ...
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Vedi TOLEMAIDE dell'anno: 1966 - 1997
TOLEMAIDE (Πτολεμαΐς, Ptolemais)
G. Pesce
Centro della Cirenaica; sorto già in epoca arcaica presso una rada della costa come centro dello scalo marittimo di Barce, [...] sec. in poi: Atena tipo Farnese dedicata da un M. Ulpio Cominio, un Hermes stante, un Eracle in riposo tipo Farnese, una Dea panneggiata stante.
L'importanza di T. come zona monumentale consiste nel suo carattere ellenistico, unico in tutta l'Africa ...
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Vedi MALATYA dell'anno: 1961 - 1995
MALATYA (Μελιτηνή)
P. Matthiae
Città della Turchia nei cui pressi, non lontano dalla riva destra dell'alto Eufrate, sorge la collina di Arslantepe, formata dalle rovine [...] attribuita da M. Vieyra una stele ove sono raffigurati la dea Kubaba, con il caratteristico alto copricapo, e il dio della al solito, il dio si erge su un leone, mentre la dea siede sul dorso di un toro. Diversi rapporti iconografici mostrano i due ...
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L'Italia preromana. I siti laziali: Lavinium
Giulia Rocco
Lavinium
Situata a sud di Roma, al XVII miglio dell’antica via Laurentina, sorge su un pianoro sopraelevato a circa 4 km dal mare, presso il [...] voto anatomici, thymiateria, bronzetti, pesi da telaio, oltre che statuine di bambini in fasce e di madri che caratterizzano la dea come kourotrophos, a cui le giovani al momento del matrimonio e le madri offrivano doni votivi; consistente è anche la ...
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L'archeologia dell'Estremo Oriente: Giappone
Mark Hudson
Nel XVIII e XIX secolo si assiste in Giappone ad un forte impulso per l'antiquariato e per il collezionismo di oggetti antichi, ma l'inizio [...] nel Kojiki e nel Nihon shoki. Secondo tali miti, Jimmu, primo imperatore della storia e discendente dalla dea del sole Amaterasu, aveva conquistato l'arcipelago nipponico debellando e sottomettendo i suoi originari abitanti. Secondo quanto ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...