PHOLOS (Φόλος, Pholus)
C. Gonnelli*
Centauro dell'Arcadia, figlio di Silenos e di una ninfa (v. centauri).
I più antichi accenni letterari a Ph. rimontano alla Gerioneide di Stesicoro (in Athen., xi, [...] anfora al Louvre (F 208 bis) Atena accompagna Eracle che posa un piede sul pìthos posto tra lui e il centauro. La dea è presente anche in due lèkythoi una a Londra (British Museum B 536), l'altra ad Atene (Museo Nazionale 119), mentre Hermes figura ...
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Vedi ERYTHRAE dell'anno: 1973 - 1994
ERYTHRAE (᾿Ερυϑραί, Erythrae)
F. Parise Badoni
Città della dodecapoli ionica (Herod., i, 142), nella costa occidentale della penisola di Mimas, fondata secondo la [...] e va con ogni probabilità identificato con ᾿Αϑηνᾶς Πολιάδος ναός di Pausania (vii, 5, 4), con un simulacro in legno della dea seduta su un trono. Dall'esecuzione tecnica e dal fatto che Endoios aveva scolpito le statue delle Cariti e Horai, fuori dal ...
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KANACHOS (Χάναχος, Canachus)
G. Carettoni
1°. - Scultore del tardo arcaismo greco, nativo di Sicione nel Peloponneso, la cui attività si svolse nella seconda metà del VI sec. a. C. È la figura più rappresentativa [...] ; una statua crisoelefantina di Afrodite (rappresentata seduta, con una mela in una mano ed un papavero nell'altra) per il tempio della dea a Sicione; infine una musa che suona la zampogna.
Bibl.: M. Collignon, Sculpt. gr., I, p. 310 ss.; R. Kekulé v ...
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(XXX, p. 836; App. II, II, p. 787; III, II, p. 667; IV, III, p. 268)
Al di sopra della media delle regioni meridionali italiane in base alla crescita dell'indice delle condizioni civili e sociali negli [...] monumentali che presentano talora nei vani interni incisioni a motivi geometrici e con raffigurazioni del toro e della dea madre. Ugualmente rappresentativo è il complesso di Pranu-Mutteddu (Goni), dove accanto al villaggio sono state ritrovate tombe ...
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STATUA (εἰκών, ἄγαλμα, ἀνδριάς; signum)
E. Paribeni
L. Moretti
Nelle civiltà artistiche dell'antichità, soltanto quella greca si pose, e risolse in piena autonomia il problema della S. come rappresentazione [...] che di fatto continuò a costituire il tesoro della città. Sappiamo infatti che parti considerevoli delle vesti d'oro della dea vennero rimosse in varie occasioni per fronteggiare i bisogni della città.
Oramai statue di personaggi reali, senza neppure ...
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Vedi SABRATHA dell'anno: 1965 - 1997
SABRATHA (Sabrătha, Σαβράϑα)
P. Romanelli
Città della costa della Tripolitania, nata da un emporio fenicio verosimilmente già nella prima metà del I millennio a. [...] costruito sotto il proconsolato di G. Paccio Africano in un punto dove forse già esisteva una più piccola cappella della dea. Al recinto, che circondava il tempio vero e proprio, si accedeva da levante attraverso un ampio vestibolo, preceduto da una ...
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Vedi PALESTINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTINA
M. Avi-Yonah
La storia della P. è stata determinata prevalentemente dai fattori geografici: le sue piccole proporzioni le impedirono di avere, [...] di culto vanno ricordate le cosiddette "placche di Astarte" (v. astarte): sono piccole placche di ceramica raffiguranti una dea nuda vista frontalmente, con accentuati caratteri sessuali e con le mani tenute sul ventre o sollevate stringendo gigli ...
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Vedi KASSOPE dell'anno: 1973 - 1995
KASSOPE (Κασσώπη)
S. I. Dakaris
Una delle più grandi e più importanti città dell'antico Epiro e una delle meglio conservate; occupava una posizione strategica al centro [...] si trovano i resti dell'unico tempio probabilmente dedicato ad Afrodite, dea principale della città.
Culto. - Per i culti di K. l rovesao un serpente arrotolato o una colomba, il simbolo della dea, entro una corona di ulivo. Non è sicuro (Franke) ...
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ASSIRA, Arte
G. Furlani*
L'Assiria, cioè la regione che si estende dal fiume Khābūr alla zona ad E del corso superiore del Tigri (v. cartina sotto Mesopotamia), non ebbe fino alla seconda metà del II [...]
Scene di adorazione sono molto comuni. Spesso il fedele è nell'atto di comando o precatorio davanti a un dio o alla dea Ishtar. Questa porta spesso attorno alla parte mediana del corpo un grande cerchio arieggiante la forma di un'aureola, la quale è ...
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LEONI, Leone
Walter Cupperi
Nacque nel 1509, ad Arezzo o nei suoi dintorni, da Giovambattista. Sono ignoti sia il nome della madre sia quello del maestro presso cui il L. si formò come scultore. Sposò [...] 1537, il L. coniò una prima medaglia di Paolo III (al rovescio: "Securitas temporum"), per la quale eseguì un secondo rovescio (La dea Roma e il Tevere) nel luglio 1538. Favorito dall'incarcerazione di Cellini, che nella Vita (I, 125: ed. a cura di C ...
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dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...