Simmaco, Quinto Aurelio
Panegirista latino (n. 340-m. dopo il 402). Figlio di Lucio Aurelio Aviano S., che ebbe importanti cariche pubbliche e grandi onori a Roma e a Costantinopoli, fu educato da retori [...] tradizione romana, fu in polemica con s. Ambrogio che si opponeva alla ricollocazione nella curia dell’ara della dea Vittoria; fu quindi praefectus urbi (384) e console (391). Abbiamo di S. altre cinque orazioni incomplete; quarantanove relationes ...
Leggi Tutto
Tell Ḥalaf Località dell’alta Siria, che occupa un tell situato su un affluente del Khābūr; ha dato nome a una cultura preistorica, a un periodo e a uno stile ceramico. Sono emersi, alla base del tell, [...] policroma. Caratteristiche della cultura di T. sono le costruzioni a tholos, i sigilli a timbro, le statuette in terracotta della Dea madre. Durante il 2° millennio T. si trovò sotto il controllo della cultura urrita e verso la fine del millennio ...
Leggi Tutto
Malla
Dinastia nepalese newar, i cui inizi si fanno risalire ad Ari M. I (1200-16), primo a fregiarsi del titolo di M. («lottatore»). Incerta è l’identificazione dei M. con i Mallapuri, tributari occidentali [...] da parte di Stati confinanti (Mithila, Khasa, Bengala). Con Sthiti M. (1382-95), che legò la monarchia nepalese alla dea tutelare Taleju, i nobili di corte vennero eliminati o esautorati. Un ulteriore rafforzamento si ebbe con Yaksa M. (1428-82 ...
Leggi Tutto
Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] nei differenti contesti culturali, la sua realtà unica, emerge chiaramente, accanto all’unità, anche la unicità in fondo esclusiva della dea. Si veda in quest’ottica l’aretalogia con la quale ella si rivela a Lucio:
Eccomi, o Lucio, commossa dalle ...
Leggi Tutto
I Fenici nel Mediterraneo centro-occidentale. Le aree dell'espansione coloniale
Massimo Botto
Le aree dell’espansione coloniale
La trattazione che segue intende presentare un panorama della colonizzazione [...] accadere per il nuraghe nelle sue ultime fasi di vita. È probabile che il tempio fenicio fosse dedicato alla dea Astarte, come testimoniato dalla statua che rappresentava tale divinità rinvenuta in una delle celle centrali dell’edificio, relativa all ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Alençon 1757 - Parigi 1794). Membro del club dei Cordiglieri, fondò nel 1790 il giornale radicale Le Père Duchesne, che gli assicurò un seguito anche in ambienti giacobini. Sostituto procuratore [...] e i grandi processi (nell'ott. 1793 alla regina e ai girondini), furono incoraggiati la scristianizzazione e il culto della dea ragione. Iniziato il riflusso del movimento rivoluzionario e dopo un fallito tentativo di presa del potere (4 marzo 1794 ...
Leggi Tutto
Antica divinità italica, più tardi identificata con la greca Τύχη, il suo culto era praticato anche presso i Romani. Venerata con il nome Fors Fortuna in un sacello sulla riva destra del Tevere, a Roma [...] qui, caratteristico, era quello delle due F.). A Preneste, presso il grande tempio della F. primigenia, come testimonia Cicerone, la dea era rappresentata nell’atto di dare il latte a Giove e a Giunone bambini; il carattere di grande figura femminile ...
Leggi Tutto
(o Hurriti, Orrei) Nome, derivato dall’ebraico Ḥōrīm, di una popolazione dell’antico Oriente, chiamata in accadico Khurru. Presenti in Mesopotamia già verso il 2300 a.C., come documenta un’iscrizione [...] è dominato da una coppia divina, Teshup, dio della tempesta e della folgore, e Khepa, dea solare; solare è pure il dio Simike, Shaushka è la dea dell’amore. La cultura urrita influenzò quelle dei popoli vicini, specialmente l’ittita. La struttura ...
Leggi Tutto
egizia, religione
Le tribù in cui era diviso l’Egitto primitivo avevano ciascuna la propria divinità, dall’aspetto zoomorfo o fitomorfo o talvolta di semplice oggetto. Quando nel Delta e in Alto Egitto [...] Assunsero a turno importanza le divinità delle singole città di cui erano originarie le varie dinastie, in particolare Neith, l’antica dea di Sais. Caratteristica dell’epoca saitica fu però la zoolatria, che tanto colpì il mondo greco e romano e che ...
Leggi Tutto
Gli Antichi
Umberto Livadiotti
Nell'antica Mesopotamia
Mesopotamia è il nome dato alla fertile pianura situata in Asia fra due grandi fiumi: il Tigri e l'Eufrate. È in questa regione che sorsero le [...] . E il cammino degli eroi è sempre pieno di ostacoli e di situazioni sconvolgenti: prevede perfino di sfidare la morte, ultima dea. Gilgamesh è sovrano di un regno grande e fertile, ma non è felice: vuole diventare immortale, vuole essere un dio fra ...
Leggi Tutto
dea
dèa s. f. [lat. dea, femm. di deus «dio»]. – Nella mitologia classica, divinità femminile: la d. Giunone, la d. Venere; la d. della sapienza, Minerva; la d. della guerra, Bellona; la d. cacciatrice, Diana, ecc.; degg’io Dea Chiamarti,...
Spes ultima dea
〈... ùltima ...〉 (lat. «la Speranza ultima dea»). – Frase latina spesso usata per significare che la speranza non viene mai meno o che si può sperare fino all’ultimo, con riferimento al mito greco della dea Speranza che resta...