monte
Nel Medioevo, istituto che accumulava denaro per reinvestirlo. Alcuni m. nacquero per gestire il debitopubblico. Altri, i m. frumentari, servivano a dare ai contadini poveri il grano necessario [...] alla semina, che veniva restituito al momento del raccolto. I concedevano prestiti su pegno ...
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Stato dell’Africa nord-occidentale, confinante con la Libia e l’Algeria a N, il Mali e il Burkina Faso a O, il Benin e la Nigeria a S, il Ciad a E.
Il territorio è costituito, a grandi linee, da un vasto [...] in ogni stagione. Il N. è gravato da un ingente debito estero e da una forte dipendenza dagli aiuti internazionali.
Fra (oltre ai problemi con i ribelli Tuareg, scioperi nel pubblico impiego, nella scuola e nell’università) precipitò nel colpo ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] squilibrio tra grande e piccola proprietà terriera, frenetico processo d’inurbamento, ipertrofia del terziario pubblico, disoccupazione, debito estero, inflazione). Di conseguenza, la politica della ‘porta aperta’ è stata notevolmente ridimensionata ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] è legata, fra l’altro, alla riduzione dell’ingente debito estero. Un recupero economico e finanziario dell’I. è sovrano della dinastia Pahlavī, Riḍā Shāh (1924-41). Nel 1921 fu pubblicata Yakī būd yakī nabūd («C’era una volta») di Giamālzāde, una ...
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Stato federale, esteso per la massima parte nell’America Settentrionale, salvo una piccola porzione nell’America Centrale, oltre l’Istmo di Tehuantepec. I confini con gli USA, a N, e con il Guatemala e [...] mentre il reddito medio reale subiva un decremento dell’1,6% annuo. Rinegoziato (1990) il debito estero e controllate inflazione e spesa pubblica, fu promosso un sistema detto di liberalismo sociale: furono privatizzate le più importanti aziende del ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] , come strumento regolatore dei rapporti di debito non concorre necessariamente l’utilità intrinseca del al baratto. Non essendo più possibile allora restaurare la fiducia del pubblico nella m. così svalutata, non resta che cambiarla con una nuova ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] alla corona», 1863). Con essi la N. pagava il suo debito alla moda romantica del dramma storico.
Dei due diversamente grandi organisti, tra i quali Louis Mathias (1812-87) che pubblicò una fondamentale raccolta di danze e canti popolari norvegesi, e ...
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(ingl. London)
Città dell’Inghilterra (9.046.485 ab. nel 2018), capitale della Gran Bretagna e centro commerciale, bancario e culturale fra i maggiori del mondo. Fu in origine un punto obbligato di passaggio [...] dell’insediamento dopo il 350 fu costruito un grande edificio pubblico (forse una basilica o una serie di horrea). Sono 1921) fissò, sotto forma di ultimatum, l’ammontare del debito tedesco a 132 miliardi di marchi oro pagabili in rate annuali ...
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Ambrogio Damiano Achille Ratti (Desio 1857 - Città del Vaticano 1939). Dopo aver studiato a Desio, quindi nei seminari diocesani di Milano e nel Seminario lombardo di Roma, dove fu ordinato prete il 20 [...] Vaticana e ne divenne prefetto nel 1914. Pubblicò numerosi saggi di carattere bibliografico, storico e artistico accennò ai vantaggi che per l'Italia avrebbe avuto il tener debito conto, nei riguardi del papa, "del suo essere internazionalmente e ...
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Uomo politico, pensatore ed economista (Besançon 1809 - Parigi 1865). Eletto nel 1848 all'Assemblea nazionale, P. svolse un'intensa attività politica anche in veste di pubblicista. Tenace oppositore di [...] 'est-ce que la propriété?. Impiegato nel 1842 a Lione, dove pubblicò De la création de l'ordre dans l'humanité, ou Principes d in proposte immediate, concernenti intanto una moratoria di ogni debito e una riduzione delle rendite: ma non ebbe successo. ...
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debito2
débito2 s. m. [dal lat. debĭtus, neutro sostantivato del part. pass. di debere «dovere»; propr. «ciò che è dovuto»]. – 1. Il dovere, spec. in quanto imposto da una legge morale: è d. dei genitori educare i figli; è d. dei cittadini...
pubblico1
pùbblico1 (ant. o letter. pùblico) agg. [dal lat. publĭcus, affine a popŭlus «popolo»] (pl. m. -ci, ant. -chi). – 1. Che riguarda la collettività, considerata nel suo complesso e in quanto fa parte di un ordine civile (cittadinanza...