Musicista italiano (Brescia 1920 - Lugano 1995). Allievo di pianoforte di P. Chimeri a Brescia e poi di G. Anfossi a Milano, si diplomò al Conservatorio di questa città nel 1934. Nel 1939 acquistò larga [...] Da allora svolse vasta attività concertistica, affermandosi come uno dei pianisti più ammirati per la perfezione della tecnica, la limpidezza del tocco e l'intelligenza interpretativa, soprattutto nelle esecuzioni di Chopin, Mozart, Debussy e Ravel. ...
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RONGA, Luigi
Leonardo Pinzauti
(App. II, II, p. 749)
Musicologo italiano, morto a Roma l'11 settembre 1983. Dal 1958 ordinario di Storia della musica all'università di Roma, dove insegnò fino al 1971, [...] importanti sono da ricordare i volumi Bach, Mozart e Beethoven (1956), Arte e gusto nella musica. Dall'Ars Nova a Debussy (1956), Tasso e la musica (1957), L'esperienza storica della musica (1960), La musica europea nella seconda metà dell'Ottocento ...
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Auric, Georges
Enzo Siciliano
Compositore francese, nato a Lodève il 15 febbraio 1899 e morto a Parigi il 24 luglio 1983. La sua produzione sinfonica e cameristica va collocata nella cornice del cosiddetto [...] , Germaine Tailleferre, Louis Durey e Francis Poulenc), che negli anni Venti intraprese una dura polemica contro l'Impressionismo di C. Debussy e degli allievi di V. d'Indy, alla cui scuola i 'Sei' nella maggior parte si erano formati. Affermava il ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Félix-André-Yves Scantrel (Marsiglia 1868 - Saint-Maur-des-Fossés 1948). Influenzato dai modi dell'estetismo decadente, scrisse drammi (Les pèlerins d'Emmaüs, 1893), [...] ); Sur la vie (3 voll., 1909-12); Trois hommes: Pascal, Ibsen, Dostoïevski (1913); La nation contre la race (2 voll., 1918); Debussy (1936); Vues sur l'Europe (1939). Postumi sono usciti il suo carteggio con P. Claudel (1951) e una scelta delle sue ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Ballets Russes (1909-1929), fondati e diretti dal colto impresario Sergej Diaghilev, [...] tempo scivolata in secondo piano rispetto a quella femminile. Nascono L’Après-midi d’un faune (1912), sul Prélude di Claude Debussy, che firma anche la partitura di Jeux (1913), e lo scandaloso Le Sacre du Printemps (1913), per cui Stravinskij crea ...
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In musica, composizione strumentale, spesso solistica, nella quale più temi, quasi sempre di origine popolare, vengono svolti in forma libera, con significati epici o di esaltazione etnica e nazionale, [...] esempi F. Liszt (Rapsodie ungheresi), J. Brahms, E. Lalo (Rapsodia norvegese), A. Dvořák (Rapsodie slave), C. Saint-Saëns (Rapsodia d’Alvernia), M. Ravel (Rhapsodie espagnole), C. Debussy (Rhapsodies), G. Gershwin (Rhapsody in Blue, 1924). ...
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Musicologo ungherese (n. Debrecen 1920). Prof. (dal 1955) di estetica e teoria della musica nell'Accademia di musica di Budapest, della quale è anche stato rettore (1980-88); direttore (1973-80) dell'Istituto [...] es a zene "Le basi dell'estetica e la musica", 1968; On music, on aesthetics, 1981). Ha pubblicato una monografia su Debussy (Achille-Claude Debussy, 1959) e una su Bartók (Bartók Béla, 1965, 2a ed. 1970), del quale ha raccolto lettere, scritti e ...
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Nome d'arte della ballerina Monique Tchemerzina (Parigi 1924 - ivi 2004). Dopo gli studî con O. I. Preobraženska, I. Clustine e G. Ricaux, esordì in Romeo e Giulietta (coreografia di S. Lifar, 1942). Fece [...] del Ballet du XXe siècle di M. Béjart (1961). Tra le sue più celebri interpretazioni: Le martyre de Saint Sébastien (di Debussy-D'Annunzio, 1957) e Les amants de Teruel (1959). Dotata di notevole temperamento drammatico, prese parte ai film The red ...
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FERRANTI, Giuseppe
Emanuele Carlo Mongiovì
Nacque a Piacenza il 29 giugno 1888 da Gaetano e da Maria Teresa Montanarini.
La vita e l'opera di questo compositore restano in gran parte sconosciute. Molto [...] fino a Blaise Cendrars, di cui musicò i Chants nègres, e nella musica si indirizzavano verso F. Chopin, H. Berlioz, Ch. Gounod, Debussy e oltre fino al "groupe des six", ma toccavano anche la grande musica settecentesca, primo fra tutti J.-Ph. Rameau ...
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Musicista francese (Montluçon, Allier, 1853 - Parigi 1929). Studiò alla scuola Niedermeyer di Parigi. Fu dapprima organista di chiesa e poi direttore d'orchestra in teatri londinesi e parigini (Covent [...] e operette di stile elegante e raffinato (La Basoche, 1890; Madame Chrysanthème, 1893; Fortunio, 1896; Les P'tites Michus, 1897). Diresse la prima rappresentazione di Louise di G. Charpentier (1900) e di Pelléas et Mélisande di C. Debussy (1902). ...
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armonista
s. m. e f. [der. di armonia] (pl. m. -i). – 1. Studioso e teorico dell’armonia musicale. 2. Chi pratica l’armonia; musicista il cui stile è caratterizzato dall’importanza predominante che l’armonia ha nelle sue composizioni (per...
esatonia
eṡatonìa s. f. [comp. di esa- e tono1]. – In musica, sistema che, a differenza del comune sistema eptafonico, è fondato su una scala (temperata equabile) in sei gradi a intervallo costante di un tono intero; fu in partic. adottata...