PARNASSIANA, POESIA
Leonardo VITETTI
. Dal Parnasse contemporain, recueil de vers nouveaux (1866) venne il nome alla scuola poetica che si affermava in quegli anni, poi alla poesia dominante in Francia [...] : l'influsso francese, quando non le porse esempio e rincalzo, fu estetismo formale, e si confuse presto col decadentismo, che gli succedeva in Francia.
Così ricca era stata in Inghilterra l'esperienza romantica, da nutrire la poesia posteriore ...
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HINDEMITH, Paul
Guido Maria Gatti
Compositore, nato a Hanau sul Meno il 16 novembre 1895. Studiò dapprima a Darmstadt con A. Mendelssohn, indi con B. Sekles al Conservatorio di Francoforte. Dal 1915 [...] , ma la forma hindemithiana lo domina sì che le due personalità ci appaiono addirittura come antagonistiche. Contro il decadentismo romantico e lo psicologismo dello Schönberg, la poetica hindemitiana ci richiama per il suo carattere di musica "pura ...
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ŽUPANCIR, Oton
Arturo Cronia
Poeta sloveno, nato il 23 gennaio 1878 a Vinica nella Carniola Bianca. Frequentò la scuola media a Novo Mesto e a Lubiana e l'università a Vienna. Riprese poi, senza finirli, [...] favorevolmente per la novità della materia e della forma, ma in cui la personalità del poeta influenzato dal simbolismo e decadentismo affogò in un mare di esotismi e di artificiosità che male corrispondevano ai suoi sentimenti genuini. Fatto è che ...
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Ripensando la Storia d’Europa
Gennaro Sasso
Tra storia d’Italia e storia d’Europa
Quando giunse alla fine dell’ultimo capitolo del Contributo alla critica di me stesso (1918), Croce fu tentato di compiere [...] e di morte, e si colorava di satanismo e di sadismo (p. 256).
Ma quel che più a Croce appariva grave era che, della decadenza, che era entrata nelle anime e negli intelletti, si facesse, da parte di quelli che la subivano, un ideale positivo, come se ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] un accordo per la spartizione dell'Inghilterra e del Galles tra loro tre. La potenza di Glyndwr nel Galles era però in decadenza e un ultimo tentativo del conte di Northumberland per raccogliere un esercito, finì con una disfatta e con la sua morte a ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] ha lasciato che il Pascoli parlasse; e lo storicizza, ché deve: ma non leggerà più la poesia allo stesso modo di prima. Il decadentismo, sì, c'è, ed anzi è più grande nel momento stesso in cui viene superato; e in cui il lettore si accorge come ...
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filosofia Si dice dell’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. In tal senso il termine era già usato nel 16° secolo. I. Kant diede al concetto un [...] la poesia p. si diffuse all’Europa, insieme con quell’atteggiamento dello spirito e del gusto che va sotto il nome di decadentismo, dando luogo a diversi svolgimenti successivi.
In Italia le esperienze della poesia p. o, come fu chiamata per la sua ...
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LAVEDAN, Henri
Autore drammatico e romanziere francese, nato a Orléans il 9 aprile 1859. Le sue simpatie si volsero al genere gaio, di arguta osservazione sociale. Nacquero così alcune raccolte di dialoghi [...] , e scrive Le Marquis de Priola (1902), dove campeggia la figura di un don Giovanni moderno in un quadro di un decadentismo raffinato. L'etica a cui questa celebre commedia è ispirata prelude alla trasformazione subita con Le duel (1905). I tempi ...
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Scrittore irlandese (Moore Hall, Mayo, 1852 - Londra 1933). Studiò pittura a Parigi, dove fu in contatto con i grandi movimenti culturali di quegli anni, in particolare con gli impressionisti. Nel 1875 [...] Vangeli; il romanzo storico Héloïse and Abélard (1921). Preoccupato sempre e solo del problema artistico, attuò in tutti gli aspetti della sua vita la formula dell'arte per l'arte, riuscendo forse l'esponente più notevole del decadentismo inglese. ...
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GARBORG, Arne
Giuseppe Gabetti
Poeta norvegese, nato a Time il 25 gennaio 1851, morto a Oslo il 14 gennaio 1924: il maggiore fra gli scrittori norvegesi in Landsmaal (v. norvegia: Lingua; aasen, ivar). [...] segno di un ritorno al tono spontaneo della sua arte fu il romanzo Trætte Mænd (Anime stanche, 1891), dove il decadentismo allora in voga è posto come problema psicologico; il romanzo Fred (Pace, 1892) presenta già quell'ispirazione religiosa che ...
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decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...