Scrittore, nato a Würzburg il 25 luglio 1867, morto a Malang (Giava) il 4 settembre 1918. Costretto dal padre a fare il fotografo mentre aspirava alla pittura, nel 1892 lo ritroviamo a Monaco scrittore. [...] . Erlebnisse aus Java, 1924; Letzte Reise, 1926: frammenti di diario, pubblicati postumi). D., nell'epoca del convenzionalismo e del decadentismo, fu il rinnovatore d'una poesia fiabesca e lunare che "ravvicina il loto all'abete" e disposa il fascino ...
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COSTETTI, Giovanni
Giorgio Patrizi
Nacque a Reggio Emilia il 13 luglio 1874 da Massimiliano, sarto, e da una cucitrice, Luigia Sacchi, secondogenito della famiglia, essendo già nato, nel 1871, Romeo; [...] a Nomellini fino a Fattori), il C. si dimostrò tra i più aggiornati sui grandi movimenti del decadentismo europeo: l'attenzione al figurativismo rinascimentale sfocia in un titanismo spiritualista. Espressione di questa temperie culturale è, dal ...
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Nadia Verdile
Scrittrice italiana (Palermo 1887 - Pistoia 1944). Nacque da Gaetano, maestro elementare e poi ispettore scolastico, e da Gaetana Valenza Trajna, di nobile e decaduta famiglia di Prizzi. [...] , le donne divennero le protagoniste, i loro drammi di natura psicologico-esistenziale, approdando nella temperie culturale del decadentismo.
Bibl.: M. Di Giovanna, La fuga impossibile: sulla narrativa di Maria Messina, Napoli 1989; C. Pausini, Le ...
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MODIGLIANI, Amedeo
Palma Bucarelli
Pittore e scultore, nato a Livorno il 12 luglio 1884, morto a Parigi il 25 gennaio 1920. Terminati gli studî ginnasiali, si dedicò alla pittura, prima nella città [...] stranezza, un'ostentazione di malizia temperata da una pacata malinconia, una grazia lievemente impregnata di decadentismo morboso, mentre squisitissime accentuazioni dei contorni e raffinate deformazioni dissipavano la stanchezza delle forme troppo ...
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Compositore, nato a Palmi (Calabria) il 26 luglio 1866. Fino dall'infanzia ebbe sicura inclinazione per la musica. Studiò al conservatorio di S. Pietro a Majella in Napoli, avendo maestri il Cesi per il [...] a Genova nel 1913 a commemorazione di G. Verdi. Della musica del C. si può dire che lo spirito rimanga sotto l'influenza della scuola, mentre la forma aderisce al crepuscolare decadentismo che ha imperato nell'ultimo Ottocento italiano e francese. ...
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Il Dante di Croce e Gentile
Enrico Ghidetti
Alle origini del dantismo neoidealistico
Il rapporto fra il trentenne Croce e Gentile ancora studente, di nove anni più giovane, inizia con uno scambio epistolare [...] tra i due contraenti di questa union sacrée contro i ritardi e le illusioni della filosofia positiva, delle poetiche del decadentismo e delle avanguardie, si possono già ravvisare nelle pagine dedicate da Gentile alla personalità e all’opera di Dante ...
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FLERES, Ugo
Giovanni Cirone
Nacque a Messina l'11 dic. 1857 dal procuratore legale Mariano e dalla baronessa Felicia Costagiorgiano, detta anche Felicita. Ultimo di otto figli, gli fu imposto il nome [...] 1898. Il F. si dimostrò molto attivo per l'elaborazione delle scelte intraprese su queste pagine: rifiuto del decadentismo dannunziano e del naturalismo francese, attuazione di una letteratura sincera e trasparente che, come indicò Pirandello, doveva ...
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TARGIONI-TOZZETTI, Giovanni
Emanuele D'Angelo
TARGIONI-TOZZETTI, Giovanni. – Nacque a Livorno il 17 marzo 1863, figlio di Ottaviano, letterato, e di Annina Bresciani, fratello maggiore di Elena e di [...] seguito molte e variegate composizioni poetiche, di modesta originalità, stilisticamente oscillanti tra classicismo carducciano e decadentismo dannunziano o pascoliano, edite in volumi, opuscoli, riviste e giornali, quasi tutte raccolte, infine, nei ...
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Lattuada, Alberto
Stefano Della Casa
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Milano il 13 novembre 1914. Dotato di un robusto e plastico senso della costruzione visiva e di una raffinata cultura [...] esordio come regista, con Giacomo l'idealista (1943), e soprattutto con La freccia nel fianco (1945), film impregnato di decadentismo sensuale. Fin da questi inizi mostrò quella propensione per l'adattamento lette-rario che lo portò nel corso della ...
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Svevo, Italo
Emanuela Bufacchi
La coscienza inquieta dell’uomo comune
Protagonista dei romanzi di Italo Svevo è l’uomo comune, come il commerciante di La coscienza di Zeno, capolavoro della letteratura [...] all’indagine psicologica dei personaggi, che sarà propria del romanzo novecentesco. In entrambe le opere Svevo si oppone al decadentismo di D’Annunzio, e con esso alla retorica dell’individuo eccezionale, per proclamare l’assurdità della vita e ...
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decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...