La Germania che abbiamo amata
Domenico Conte
Germanofilia
La Germania che abbiamo amata è il titolo di un famoso scritto crociano pubblicato originariamente nella rivista bernese «Die Nation» nell’agosto [...] di tutti i tempi (in Goethe come in Leonardo, in Michelangelo, in Shakespeare, e via dicendo), che il decadentismo estetizzante e naturalistico dell’ultimo quarantennio si è compiaciuto nel venire ritraendo con tratti mostruosi e con colori morbosi ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] 1948, pp. 135-43; G. Ferchault, Faust. Une légende..., Paris 1948 pp. 24-27; W. Binni, La poetica del decadentismo italiano, Firenze 1949, pp. 39 ss.; P. Rebora, Comprensione e fortuna di Shakespeare in Italia, in Comparativeliterature, n. 3, estate ...
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Individuo e individualità nel pensiero di Croce
Marcello Mustè
Nel Commento a Croce (1955), Carlo Antoni (1896-1959) osservò che tutta la filosofia crociana appare come «una celebrazione dell’individualità», [...] o distinto dall’universale», cioè alla singolarità empirica, perché – aggiungeva – «qui è l’origine remota del morboso romanticismo, del decadentismo e altresì del razzismo» (Pagine sparse, 3° vol., 1960, pp. 445-47).
In effetti (e Antoni se ne ...
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INVREA, Gaspare (pseudonimo Remigio Zena)
Giuseppe Zaccaria
Nacque a Torino il 23 genn. 1850 dal marchese Fabio e da Teresa Galleani d'Agliano (che, seguendo un'antica consuetudine, aveva voluto partorire [...] cimentarsi in forme e modi diversi, richiamandosi a esperienze anche lontane fra loro, come quelle del verismo e del decadentismo, ma sempre con la misura di un equilibrio alieno da soluzioni estreme.
Nelle Anime semplici sono raccolte cinque novelle ...
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BETTINI, Pompeo
Ferruccio Ulivi
- Nacque a Verona, di famiglia lombarda, il 1°maggio 1862, da Emanuele, impiegato delle ferrovie, repubblicano. Avviato agli studi tecnici, trasse un più vero alimento [...] le testimonianze più limpide, nella sua tenue finezza, dell'ultimo periodo ottocentesco appena più ìn qua dei decadentismo. E non perché egli sia inaccessibile alle sottili inquietudini delle nuove poetiche, ma perché quelle inquietezze e suggestioni ...
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MARMORALE, Vincenzo (Enzo V.). – Nacque a Paduli (Benevento) il 13 apr. 1901 da Giuseppe e Anna Maria Russo. Ultimo di cinque figli, rimase orfano del padre all’età di nove anni. Dopo la licenza liceale [...] pointe moralistica. Come già nella produzione in latino, anche qui appaiono alcuni fra i più comuni topoi del decadentismo europeo quali la predilezione per paesaggi e scenari lussureggianti e sensuali, per le atmosfere cimiteriali e «gotiche» fusi ...
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MASSOLA, Giacinto
Paola Valenti
– Nacque a Sarzana (nell’odierna provincia di La Spezia) il 6 nov. 1820 dal barone Giuseppe, senatore e avvocato fiscale (Sezanne, 1865), e da Domenica Neri.
Studiò giurisprudenza [...] cerchia dei preraffaelliti – e ricavarne stimoli e suggestioni che avrebbe elaborato in varie opere improntate a un certo decadentismo, come La benedizione, L’abbandonata (quest’ultima, esposta, insieme con un Ritratto, alla Promotrice di Genova del ...
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Chiari, Mario
Alessandro Cappabianca
Scenografo, costumista e regista cinematografico, nato a Firenze il 14 luglio 1909 e morto a Roma l'8 aprile 1989. Legato alla fase di superamento del Neorealismo [...] ideato per il Ludwig (1973) di Visconti (in collaborazione con Mario Scisci, costumi di Piero Tosi), vero delirio di decadentismo, a metà tra raffinatezza e kitsch (esempio tra i tanti, l'ambiente della cosiddetta grotta dei cigni) che fagocita e ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] fioritura poetica, tesa alla ricerca del preziosismo e di esclusivi valori formali, rientra nella civiltà letteraria del decadentismo europeo, che trovò il suo più autorevole rappresentante in Th. Mann, lucido messaggero dell’idealità borghese nell ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] essere visto come parte di quel processo generale di trasformazione del gusto e delle forme letterarie che è stato definito decadentismo, in S. indicato con il termine di provenienza latino-americana modernismo. A partire poi dagli anni 1940 si è ...
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decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...