DESSÌ, Giuseppe
Angelo Pellegrino
Nacque a Villacidro (prov. di Cagliari) il 7 ag. 1909, da Francesco e da Maria Cristina Pinna.
Figlio di un ufficiale di carriera costretto a frequenti trasferimenti [...] ); G. Trombatore, Memoria e realtà, in Scrittori del nostro tempo, Palerino 1959, pp. 119-23; A. Leone de Castris, Ipasseri, in Decadentismo e realismo, Bari 1959, pp. 181-86; G. Debenedetti, D. e il golfo mistico, in Intermezzo, Milano 1962, pp. 190 ...
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MARIANI, Gaetano
Giuseppe Izzi
– Nacque a Roma, il 7 genn. 1923, da Gustavo, direttore della sede provinciale della Banca d’Italia – a Zara dal 1939 al 1942, poi a L’Aquila –, e da Giuseppina Giuliani. [...] guerra, la folla, la città. La ricerca su Marinetti, inoltre, si inseriva in quella sui rapporti fra eredità ottocentesca, decadentismo, crepuscolari e futuristi affrontata dal M. nei saggi L’eredità ottocentesca di Gozzano e il suo nuovo linguaggio ...
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FERRARI, Severino
Massimo Onofri
Nacque il 25 marzo 1856 a San Pietro Capofiume (nell'agglomerato di Alberino), fraz. di Molinella (Bologna), da Luigi, medico condotto, e Giuseppina Sarti, sorella dello [...] , pp. 203-10; G. Petrocchi, La formazione letteraria di G. Pascoli, Firenze 1953, pp. 13-27; D. Petrini, Dal Barocco al Decadentismo, Firenze 1957, pp. 283-89; F. Flora, Storia della lett. it., V, Milano 1961, pp. 141-48; F. Felcini, Introduzione a ...
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BETTELONI, Vittorio
Mario Bonfantini
Nacque a Verona il 15 giugno 1840, figlio unico di Cesare, d'antica famiglia campagnola, e di Giovanna Bertoldi, figlia di un ricco commerciante veronese.
Il B. [...] sett. 1910.
La sua poesia, nella parte più viva, meglio che sotto la troppo generica formula oggi di moda del Decadentismo, si può considerare come un esempio di quella corrente della "poesia borghese" illustrata da non pochi nostri poeti dei secondo ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] paesi, e si conservò per tutto il corso del suo sviluppo, lungo il 19° sec., sino al naturalismo da una parte e al decadentismo dall’altra.
Arte
La sensibilità romantica si afferma nel campo delle arti visive tra il 1780 e il 1850 circa, con esiti e ...
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COSTA, Giovanni (Nino)
Gianna Piantoni
Nacque a Roma il 15 ott. 1826 da Gioacchino e Maria Chiappi.
Il padre, originario di Santa Margherita Ligure, si era trasferito a Roma in giovane età. Qui, dopo [...] di diverse esperienze culturali e tecniche e finì col rappresentare l'ideale di "eterno femminino" delle correnti del decadentismo fine secolo. La tecnica si affina sempre più per ottenere effetti di trasparenze e riflessi preziosi, compiacendosi di ...
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CENA, Giovanni
Piero Craveri
Nacque a Montanaro (Torino) il 12 gennaio del 1870, in una famiglia povera, da Gioanni, tessitore, e Maddalena Biletta, giornaliera agricola; numerosi i fratelli. La miseria [...] motivi profondi della cultura, contemporanea il C. cammina così lungo l'argine sempre incerto tra cultura nazionalpopolare e decadentismo.
Sono motivi che si raccolgono a piene mani nell'opera del C. e che hanno esemplari accenni negli Ammonitori ...
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Marche
Febo Allevi
I luoghi delle M. attuali (nell'area della dolce terra / latina, If XXVII 26-27) o paese / ... tra Romagna e quel di Carlo (Pg V 68-69; ma per una più esatta delimitazione sia storica [...] D. nel Trecento e ne; Quattrocento, in D. e l'Italia, Roma 1921, 285-318; F. Flamini, D. nel Cinquecento e nell'età della decadenza, ibid., 340; G. Vitaletti, Per la fortuna di D. nel sec. XV, Firenze 1922, 4; ID., S. Pier Damiano e D., in " Giorn. d ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Laura Barletta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Eric Hobsbawm ha scritto che la vita materiale di un inglese della fine del Settecento [...] delle vertiginose trasformazioni in atto e sulle “magnifiche sorti e progressive” del genere umano non occorre aspettare il decadentismo fin de siècle o essere dei reazionari amareggiati. Certo, i progressi scientifici, tecnici ed economici, e poi ...
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ALIANELLO, Carlo
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 20 marzo 1901, da Antonio, ufficiale di artiglieria, e da Luisa Salvia.
Ambedue i genitori erano di origine lucana, ma, mentre la famiglia paterna [...] o di Tomasi, mentre le radici culturali dell'A. erano lontane, così dal cupo naturalismo del primo come dal raffinato decadentismo del secondo. Anche nelle sue opere migliori, L'alfiere, Soldati del re, soprattutto L'eredità della priora (le uniche ...
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decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...