Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A metà Ottocento, il rifiuto dell’arte ufficiale accademica porta alcuni giovani [...] Pater, di Charles Swinburne, di William Butler Yeats e di Oscar Wilde, protagonisti del movimento estetico, espressione inglese del decadentismo europeo. Per Burne-Jones la pittura è “il bel sogno romantico di qualcosa che non è mai stato e mai ...
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SOCIOLOGIA DELLA LETTERATURA
Romolo Runcini
. Una disciplina critica nuova, come la s. della l., incontra le prime difficoltà nella stessa definizione del suo statuto epistemologico. Essendo nuova, [...] Mexicana de Sociologia, XXI, 2, 1959; G. Salinari, La questione del realismo, Firenze 1960; id., Miti e coscienza del decadentismo italiano, Milano 1960; F. Ferrarotti, Per una sociologia dell'arte (1961), in Idee per la nuova società, Firenze 1966 ...
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La popolazione danese, secondo le rilevazioni censuarie del 1972, ascende a poco meno di 5 milioni di persone, con una densità media di 115 ab. per km2, e presenta un ritmo d'incremento abbastanza regolare, [...] forte impegno ideologico, legato alle vicende mondiali: nei lirici Th. Bjørnvig (nato nel 1918), ultimo erede del decadentismo europeo, poeta (Vibrationer, 1966; Ravnen, "Il corvo", 1968), saggista (Kains alter, "L'altare di Caino", 1964), traduttore ...
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Nacque a Mosca il 30 ottobre (11 novembre) 1821 nella famiglia di un medico militare. La sua infanzia fu triste per le ristrettezze della sua famiglia e per le impressioni a cui fu soggetto il suo animo [...] le tendenze nazionalistiche e quelle internazionalistiche. La comprensione di D. artista è venuta assai più tardi; intermediari il decadentismo da una parte e gli studî psicologici dall'altra. La conoscenza infine dell'uomo D., rivelando lo stretto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel secolo dell’evoluzionismo darwiniano, mentre alcuni generi, quali la tragedia, l’epica [...] di delicati fantasmi e “personnages très réels” l’umbratile e mistica trama di Malombra e Piccolo mondo antico. Dal decadentismo mistico di Fogazzaro a quello estetico eroico di D’Annunzio, concepito in un’età in cui la retorica del superuomo ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] tra il Sud e il Nord.
In campo letterario, dopo le esperienze dei veristi, degli scapigliati, del decadentismo all’italiana e del crepuscolarismo, che chiusero la stagione postrisorgimentale e primonovecentesca, i fenomeni più caratterizzanti che ...
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CAPUANA, Luigi
Enrico Ghidetti
Nato a Mineo (Catania) il 29 maggio 1839, primogenito di sette femmine e due maschi di Gaetano, agiato possidente terriero, e Dorotea Ragusa, trascorse felice gli anni [...] grande narrativa russa - in questo caso Delitto e castigo di Dostoevskij - ma più in generale della contemporanea narrativa del decadentismo.
A Roma il C. rafforzò l'amicizia con D'Annunzio, all'opera del quale dedicò un corso universitario; conobbe ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] in "tipo". Quanto all'espressione, il comico rappresenta una scelta contrastante con i procedimenti stilistici inaugurati col decadentismo, rispecchia in forma classica la realtà contemporanea secondo gli schemi del realismo ottocentesco. "Io non amo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento il romanzo conosce una straordinaria stagione creativa per la sua capacità [...] di un ciclo storico e prossimi alla fine di quella civiltà di cui Thomas Mann disegna l’ascesa e la decadenza nei Buddenbrook, lucidissimo “brano della storia dell’anima della borghesia europea”. E se il romanzo del primo Ottocento rappresenta le ...
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BARBAGALLO, Corrado
Piero Treves
Nato a Sciacca (Agrigento) il 1° dic. 1877 di famiglia catanese (il padre insegnava nelle scuole medie di quella cittadina), trascorse la fanciullezza e l'adolescenza [...] : né tanto allorché vennero in rapida successione alla luce, frammezzo a sempre più aspre polemiche, i cinque volumi di Grandezza e decadenza di Roma (1902-1907), sì quando sorse, fra il 1910 e il 1912, il progetto di affidare in Roma al Ferrero ...
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decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...