Scrittore svedese (Hönsinge 1860 - Büyükdere, İstanbul, 1925). Nelle prime raccolte liriche, Dikter ("Poesie", 1884) e Notturno (1885), evocò con grande sensibilità e nuova libertà formale il paesaggio [...] della Scania natale. La lezione del decadentismo europeo è avvertibile nella prosa raffinata di Sensitiva amorosa (1887), serie di schizzi erotici ispirati a un mistico estetismo che suscitò grande scandalo, tanto da indurlo ad abbandonare la patria. ...
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HILAR (originariamente Bakule), Karel Hugo
Ottokar Fischer
Regista cèco, nato il 5 febbraio 1884 a Sudoměřice nella Boemia meridionale. Studiò filologia classica e, giovanissimo, diresse la Moderní [...] bibliotéka, propugnando il simbolismo e il decadentismo. Collaborò dal 1910 al Teatro civico di Praga-Vinohrady; ne divenne, nel 1913, direttore artistico, e fu artefice principale della grande fama che questo teatro si conquistò negli anni di guerra ...
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NIEDRA, Aida
Marta RASUPE
Scrittrice lettone, nata a Tirza il 23 marzo 1899. Dal 1920 a Riga, lavorò come segretaria al Tribunale, esordendo presto nel campo letterario con poesie, sensibili all'influsso [...] del decadentismo letterario allora in voga, pur conservando una sincera purezza di passioni.
I suoi primi versi vennero raccolti nel volume Erosa eleǧijas (Le elegie di Eros, 1924). Nel 1934 uscì il secondo volume, Dziesminiece (La poetessa), ma ...
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ROZANOV, Vasilij Vasil′evič
Ettore Lo Gatto
Scrittore russo, nato nel 1856, morto il 5 febbraio 1919. La sua fama è dovuta soprattutto ad alcuni saggi interpretativi del pensiero di Dostoevskij (La [...] ), ma la sua opera ha importanza anche nel campo dell'evoluzione del pensiero mistico-filosofico russo nell'epoca del decadentismo e del simbolismo (1890-1910 circa) e in quello dello stile poetico russo. In contrapposizione col filosofo V. Solov ...
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Gabriele D'Annunzio: Poesie teatro prose
Mario Praz
Ferdinando Gerra
Si può presentare d'Annunzio in forma antologica, con la sola eccezione di Alcyone? Potremmo ricordare a nostro favore come egli [...] su Le Mystère de Gustave Moreau a proposito della recente esposizione parigina dell'opera di questo pittore in cui il decadentismo, grazie a certe famose pagine di Huysmans in À Rebours, riconobbe uno dei suoi maestri.
In Moreau l'esotismo lussurioso ...
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Scrittore inglese (Greenheys, Manchester, 1785 - Edimburgo 1859). Divenuto famoso con le le Confessions of an English opium eater (1821), le sue opere si caratterizzano per una prosa ampia, ritmata, sapiente, [...] in cui è già evidente il presentimento del decadentismo.
Vita
Rimasto orfano di padre (1792), fu messo dai tutori alla Grammar School di Manchester; ne fuggì (1802), e si diede a una vita di vagabondaggio; ritrovato dalla famiglia, si iscrisse a ...
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Scrittore italiano d'arte e di estetica (Roma 1860 - Napoli 1930). Ricoprì importanti incarichi nell'ambito delle Antichità e Belle Arti a Firenze, Venezia e Napoli. Nelle sue opere si ispirò alle poetiche [...] di W. Pater e J. Ruskin e al decadentismo di G. D'Annunzio, che lo adombrò nella figura di Daniele Glauro del Fuoco. Collaboratore della Tribuna e del Marzocco, pubblicò, tra l'altro: Giorgione (1894); Catalogo delle Gallerie di Venezia (1895); La ...
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SERGEEV-CENSKIJ, Sergej Nikolaevič
Anjuta MAVER
Scrittore russo, nato nel villaggio di Preobraženskoe, nel governatorato di Tambov, il 18 (v. s.) settembre 1875 e morto ad Alušta, in Crimea, il 3 dicembre [...] del realismo socialista. Nel 1943 è stato nominato accademico.
Dopo il romanzo Babaev (1907), ancora vicino al decadentismo, ma in cui è già evidente lo sforzo di raggiungere l'obiettività mantenendosi fuori da ogni influenza letteraria o ...
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Scrittore italiano (Lucca 1872 - Viareggio 1943). La sua poesia attinge, dalle prime prove (Versi tristi, 1887) alle sue manifestazioni stilisticamente più solide (Il convegno dei cipressi, 1894; nuova [...] ed. 1922), a un delicato intimismo che via via si precisa nello spirito del decadentismo fiammingo e francese e negli schemi del dannunziano Poema paradisiaco. Altre opere liriche e narrative sono: Sulle trame del sentimento (1897); Desiderata (1899 ...
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Scrittore romeno, primogenito del commediografo Ion Luca C., nato il 25 marzo 1885 a Bucarest, morto ivi il 17 gennaio 1936. Ereditò raffinati sensi artistici e attraverso studî e viaggi in Occidente, [...] si orientò verso il decadentismo.
Stilista consumato, celebrò un'umanità aristocratica e gaudente: la solennità amara è la nota che delinea i nobili parassiti del simposio ritratto dal romanzo lirico Craii de Curtea-veche (I buontemponi della corte ...
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decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...