VÀRNALIS, Kostas
Mario Vitti
Poeta e prosatore greco, nato a Burgas, Bulgaria, il 14 febbraio 1884, morto ad Atene il 16 dicembre 1974. Ad Atene trascorse quasi tutta la vita; le opere Τὸ ϕῶς πού καίει [...] e Οἱ σκλάβοι πολιορκημένοι ("Gli schiavi assediati", 1927) risentono sia dello stile di Palamàs, sia del decadentismo nietzchiano; tuttavia, nonostante l'alternarsi di temi cristiani con altri dionisiaci, l'atteggiamento dominante e caratterizzante ...
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Critico letterario (Rieti 1902 - ivi 1931); uno dei più noti studiosi della scuola di C. De Lollis; particolarmente notevoli i saggi su Parini e su Carducci nei quali le intuizioni critiche del maestro [...] a personalissimi risultati in un'indagine che accorda sempre felicemente i dati culturali con quelli stilistici. Tutti i suoi scritti sono raccolti in Dal barocco al decadentismo: studi di letteratura italiana (2 voll., 1957, a cura di V. Santoli). ...
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Poeta tedesco (Wendisch-Hermsdorf, Brandeburgo, 1863 - Blankensee, Amburgo, 1920). Narratore (Lebensblätter, 1895; Blinde Liebe, 1912), diarista (Zwischen Volk und Menschheit, 1919; Tagebuch 1893-94, 1921; [...] , 1921), ha affidato la sua fama soprattutto a un'ampia produzione lirica, in cui alcuni fra i temi centrali del decadentismo di fine secolo trovano la loro più evidente collocazione in stretto rapporto con la poetica simbolista e in chiave di ...
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Narratore e drammaturgo russo (Orël 1871 - Mustamäggi, Finlandia, 1919). Partecipò solo eccezionalmente alla vita politica e s'interessò soprattutto di problemi astratti; fu tuttavia favorevole alla rivoluzione [...] Dopo il 1917 si schierò contro i bolscevichi ed emigrò all'estero. Come scrittore oscillò tra realismo e decadentismo, e riuscì particolarmente originale nella fusione, spesso ottenuta, del realismo col simbolismo. Dopo il 1905 il simbolismo prevalse ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In tutto l’ambito europeo l’Ottocento letterario si struttura cronologicamente [...] e che poi divengono il realismo, il naturalismo e da ultimo la cosiddetta "fin de siècle", divisa tra simbolismo, decadentismo ed estetismo. Ma ciò che è decisivo nella sua varietà di espressione è il movimento romantico degli anni postrivoluzionari ...
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Scrittore inglese (Eastwood, Nottinghamshire, 1885 - Vence, Varo, 1930). In polemica con il puritanesimo, il cristianesimo, gli ideali democratici e la psicanalisi (sebbene abbia saputo valersene non [...] ritorno alla semplicità primitiva, finendo col cadere in un moralismo di tipo particolare, avverso alle varie forme di decadentismo di fine secolo. Convinto del valore del proprio messaggio, che si può accostare al naturalismo mistico di J ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] da un vivo interesse per la storia del costume. Di quelle e di questo sono frutti preziosi gli studi sul romanticismo e decadentismo del volume La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica (1930; vasta risonanza ebbe la trad. ingl. The ...
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Propriamente, atteggiamento del gusto e del pensiero che, in quanto pone i valori estetici al vertice della vita spirituale, considera la vita stessa come ricerca e culto del bello, come creazione artistica [...]
In quanto tale, l’e. si riconnette con quel più vasto movimento della cultura e del gusto che va sotto il nome di decadentismo, e che, toccato il suo culmine verso la fine del 19° sec., spinge le sue ramificazioni sino ai primi decenni del Novecento ...
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NEZVAL, Vítězslav
Poeta cèco, nato il 26 maggio 1900 a Biskupovice in Moravia. È il più notevole rappresentante del gruppo dei "poetisti", che ha avuto il merito di portare nella letteratura cèca, tradizionalmente [...] sono senz'altro tra le più belle che possegga la letteratura cèca; putroppo, molto spesso cade nella ricercatezza, nel decadentismo, in una voluta oscurità. Ha pure scritto varî romanzi, in cui predomina la psicoanalisi e una sentimentalità a sfondo ...
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Critico letterario (Montescaglioso 1919 - Roma 1977). Partecipò alla lotta partigiana a Roma; allievo di N. Sapegno, dal 1963 fu prof. di letteratura italiana nelle univ. di Cagliari, Salerno, Milano e [...] contributi al dibattito sulla letteratura da posizioni marxiste: La questione del realismo (1960); Miti e coscienza del decadentismo italiano (1960); Preludio e fine del realismo in Italia (1967). Postumo è apparso il volume Boccaccio Manzoni ...
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decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...