Scrittore lettone (n. 1877 - m. 1940 o 1945 in prigionia sovietica). Studiò belle arti a Pietroburgo e filologia classica a Tartu; dopo l'indipendenza della Lettonia si trasferì da Mosca a Riga, dove lavorò [...] come insegnante. Sotto l'influenza dei simbolisti russi, divenne il caposcuola del decadentismo lettone con i racconti di Elēgijas ("Elegie", 1907) e Vertības parvertejot ("Trasmutazione dei valori", 1911); in seguito divenne il rappresentante del ...
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Scrittore e giornalista polacco (Błażkowa, Galizia orientale, 1873 - Milanówek, Varsavia, 1944). Nei suoi saggi critici (Słoń wśród porcelany "L'elefante in mezzo alla porcellana", 1934), nel romanzo Pałuba [...] incavato", 1907) e nei racconti (Nowele, 1906), è animato da un atteggiamento polemico contro l'irrazionalismo e il decadentismo nella vita e nell'arte della Polonia contemporanea. L'opera Walka o treść ("Lotta per il contenuto", 1929) contiene ...
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Poeta ceco (Praga 1871 - ivi 1951). Le sue poesie (Sodoma, 1895; Sexus necans, 1897; Písně tulákovy o životě a smrti "Canti del vagabondo sulla vita e sulla morte", 1930), i racconti (Gotická duše "Anima [...] gotica", 1900) e le leggende (Barokové oltáře "Altari barocchi", 1922) fanno di lui il rappresentante più eminente del decadentismo ceco. ...
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Disegnatore (Brighton 1872 - Mentone 1898). Creò nell'arte dell'illustrazione uno stile nuovo e personalissimo che, a elementi preraffaelliti, soprattutto di E. Burne-Jones, unisce motivi ispirati all'arte [...] sua maniera elegante e sofisticata, ironica e spregiudicata, segnata da un raffinato calligrafismo, si inserisce nel clima del decadentismo europeo, anticipando molti motivi dell'art nouveau. Realizzò, tra l'altro, illustrazioni per Le morte d'Arthur ...
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Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] intimi, 1884) e al romanzo piccolo-borghese del periodo milanese (Il marito di Elena, 1882), dalle novelle e dai romanzi decadenti della maturità (I ricordi del capitano D’Arce, 1891; Don Candeloro & ci, 1894; l’incompiuta Duchessa di Leyra) al ...
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Critico letterario (Rieti 1902 - ivi 1931); uno dei più noti studiosi della scuola di C. De Lollis; particolarmente notevoli i saggi su Parini e su Carducci nei quali le intuizioni critiche del maestro [...] a personalissimi risultati in un'indagine che accorda sempre felicemente i dati culturali con quelli stilistici. Tutti i suoi scritti sono raccolti in Dal barocco al decadentismo: studi di letteratura italiana (2 voll., 1957, a cura di V. Santoli). ...
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Poeta tedesco (Wendisch-Hermsdorf, Brandeburgo, 1863 - Blankensee, Amburgo, 1920). Narratore (Lebensblätter, 1895; Blinde Liebe, 1912), diarista (Zwischen Volk und Menschheit, 1919; Tagebuch 1893-94, 1921; [...] , 1921), ha affidato la sua fama soprattutto a un'ampia produzione lirica, in cui alcuni fra i temi centrali del decadentismo di fine secolo trovano la loro più evidente collocazione in stretto rapporto con la poetica simbolista e in chiave di ...
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Narratore e drammaturgo russo (Orël 1871 - Mustamäggi, Finlandia, 1919). Partecipò solo eccezionalmente alla vita politica e s'interessò soprattutto di problemi astratti; fu tuttavia favorevole alla rivoluzione [...] Dopo il 1917 si schierò contro i bolscevichi ed emigrò all'estero. Come scrittore oscillò tra realismo e decadentismo, e riuscì particolarmente originale nella fusione, spesso ottenuta, del realismo col simbolismo. Dopo il 1905 il simbolismo prevalse ...
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Scrittore inglese (Eastwood, Nottinghamshire, 1885 - Vence, Varo, 1930). In polemica con il puritanesimo, il cristianesimo, gli ideali democratici e la psicanalisi (sebbene abbia saputo valersene non [...] ritorno alla semplicità primitiva, finendo col cadere in un moralismo di tipo particolare, avverso alle varie forme di decadentismo di fine secolo. Convinto del valore del proprio messaggio, che si può accostare al naturalismo mistico di J ...
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Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] da un vivo interesse per la storia del costume. Di quelle e di questo sono frutti preziosi gli studi sul romanticismo e decadentismo del volume La carne, la morte e il diavolo nella letteratura romantica (1930; vasta risonanza ebbe la trad. ingl. The ...
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decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...