In linguistica, parola, forma grammaticale o grafica, o costruzione di frase non più viva, ma conservata o reintrodotta, soprattutto nella lingua scritta, sia per influsso della tradizione, sia per dare [...] particolare rilievo al discorso. In certi periodi l’uso di a. diviene moda letteraria: così nella letteratura latina dell’epoca degli Antonini e nel decadentismo. ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] essere visto come parte di quel processo generale di trasformazione del gusto e delle forme letterarie che è stato definito decadentismo, in S. indicato con il termine di provenienza latino-americana modernismo. A partire poi dagli anni 1940 si è ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] fioritura poetica, tesa alla ricerca del preziosismo e di esclusivi valori formali, rientra nella civiltà letteraria del decadentismo europeo, che trovò il suo più autorevole rappresentante in Th. Mann, lucido messaggero dell’idealità borghese nell ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] ritengano i critici, dimentichi delle tendenze forse più intime del B. ma non più fruttuose, perché inficiate di decadentismo, dannunzianesimo e rhétorique.
Nella conflagrazione mondiale il B. avvertì un rivolgimento anche di cultura in cui sperò si ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] piacere (1890). La narrazione, che a livello tematico fonde elementi delle più avanzate esperienze letterarie europee, dal decadentismo allo psicologismo, dal simbolismo all’estetismo, si sviluppa in maniera non tradizionale, attraverso una serie di ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] tra il Sud e il Nord.
In campo letterario, dopo le esperienze dei veristi, degli scapigliati, del decadentismo all’italiana e del crepuscolarismo, che chiusero la stagione postrisorgimentale e primonovecentesca, i fenomeni più caratterizzanti che ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] R. e dei suoi governanti, o quando, in Gospoda Golovlëvy («I signori Golovlëv», 1875-80), descrive in modo cupo e magistrale la decadenza e la definitiva rovina di una ricca famiglia di proprietari terrieri.
L’opera di F. Dostoevskij è animata da una ...
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decadentismo
s. m. [dal fr. décadentisme, der. di décadent «decadente»]. – Atteggiamento dello spirito e del gusto – manifestatosi dapprima in Francia sulla fine del sec. 19° (in un primo tempo nella letteratura, poi nelle arti e nel costume)...
decadente
decadènte agg. [part. pres. di decadere, sull’esempio del fr. décadent]. – 1. Che è in decadenza: una nobiltà d.; istituzioni d.; una civiltà ormai decadente. 2. Relativo al decadentismo; che appartiene a quel movimento, o ne rappresenta...