BETUSSI, Giuseppe
Claudio Mutini
Nacque a Bassano intorno al 1512.
Lo Zonta ha rintracciato notizie sulla famiglia Betussi che risalgono alla prima metà del Quattrocento. In quest'epoca un Martino esercitò [...] emulo del Petrarca, ma uno scrittore di curiosità variamente allettanti quando addirittura non accettabili moralisticamente più delle novelle del Decameron.
Frattanto il B. compiva vari viaggi in Italia: tra il 1547 e il '49 è presente a Firenze e ...
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GRABHER, Carlo
Saverio Bellomo
Nacque a Terni, il 25 apr. 1897, da Giuseppe e da Paolina Locci. Dopo gli studi liceali si iscrisse, nel 1915, alla facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Pisa. [...] e A. Beolco detto Ruzzante. Sul primo pubblicò una monografia (G. Boccaccio, Torino 1941) e un'antologia commentata (Dal "Decameron" e dalle opere minori di G. Boccaccio: passi scelti da tutte le opere in volgare, dal "Buccolicum carmen" e dalle ...
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CIRILLO, Bernardino
Vera Lettere
Nacque all'Aquila il 20 maggio 1500. Suo padre fu Pietro Sante de' Cirilli e Gemma Bucci la madre.
Di "casa e di famiglia popolare e di bassa fortuna - dice il C. - [...] il cardinale Ferdinando de' Medici, notificandogli la disapprovazione dei letterati toscani per la nuova edizione mutila del Decameròn (Firenze 1573) e pregandolo di intervenire presso il pontefice Gregorio XIII perché la censura venisse mitigata ...
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Toscana (Tuscia)
Giancarlo Savino
Pier Vincenzo Mengaldo
Registrare, col proposito di una completa rassegna, tutti gli echi prodotti nell'opera di D. dalla memoria della terra in cui egli nacque e consumò [...] investita di una custodia o responsabilità linguistica unitaria procurata soprattutto dai lemmi capitali della Commedia, del Canzoniere e del Decameron. V. anche TOSCANO.
Bibl. - Un panorama storico più ricco e minuto della T. nei tempi di D. può ...
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BARGAGLI, Girolamo
Nino Borsellino
Nacque a Siena nel 1537 e fu il maggiore dei tre figli di Giulio e Ortensia Ugurgieri. Ebbe una educazione insieme giuridica e letteraria e, giovane, fu ascritto col [...] genere d'intrattenimento. Proprio l'esame nella produzione narrativa, che ha per il B. i suoi massimi esempi nel Decameron e nelle parti novellistiche dell'Orlando furioso, mette in luce, insieme con le cautele moralistiche dello scrittore (bisogna ...
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MALASPINA, Corrado (Corrado il Giovane)
Enrica Salvatori
Figlio naturale di Federico del ramo dello Spino Secco, sottoramo di Villafranca, non è nota la sua data di nascita, collocabile nei primi due [...] , a cui Dante guarda con rimpianto e di cui vede nel M. uno degli ultimi rappresentanti.
Nella sesta novella della seconda giornata del Decameron compaiono accanto al M. anche la moglie, della quale non è ricordato il nome, e la figlia Spina. Il M. è ...
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TRINCI, Mariano detto Maniscalco
Maria Luisi
– Nacque a Siena nel 1481 da Tommaso (Tommè) e da Camilla Bisenzi.
Esercitò il mestiere di maniscalco, ma fu anche autore e interprete di testi drammatici. [...] 26-48; N. Borsellino, Drammaturgia e società a Siena, in Id., Rozzi e Intronati. Esperienze e forme di teatro dal Decameron al Candelaio, Roma 1976, pp. 89-119; C. Valenti, Le egloghe rusticali dello Strascino e la multiformità attorica, in Quaderni ...
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FANO, Guido Alberto
Nicola Balata
Nacque a Padova il 18 maggio 1875 da Vitale e da Anna Forlì.
Ancora studente presso il ginnasio liceo "Tito Livio" di Padova, s'iscrisse al R. Istituto musicale della [...] pianoforte, Op. 4, Milano-Bologna s.d.), G. Lipparini (Cinque canti), R. Pagliara (Due canti), Boccaccio (Tre canzoni dal Decameron), G. Pascoli (Ilsogno delle vergini, poemetto lirico per voce e pianoforte), G. Carducci, H. Heine, E. Panzacchi e G ...
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MANNELLI, Amaretto
Arianna Terzi
Nacque a Firenze negli anni Trenta del XIV secolo da Zanobi di Lapo di Coppo.
I Mannelli, magnati fiorentini di un'antica casata d'Oltrarno, avevano torre, case e altre [...] II, p. 96; G. Villani, Nuova cronica, a cura di G. Porta, II, Milano 1991, p. 356 (lib. X, 158); Il Decameron di messer Giovanni Boccaccio tratto dall'ottimo testo scritto da Francesco d'A. Mannelli sull'originale dell'autore, [Lucca] 1761, pp. I-XX ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’aldilà, definito secondo parametri terreni, è il riflesso delle paure e delle [...] in un giardino edenico, in perfetto accordo con quanto Giovanni Boccaccio) racconta nel Ninfale fiesolano o nel Decameron Diversamente dalle opere letterarie però, gli affreschi sono finalizzati al monito moralizzante e funzionano come un violento ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...