SPINELLI
William Caferro
(Spinegli). – La famiglia degli Spinelli, che dettero il nome a una compagnia bancaria molto attiva nella seconda metà del XV secolo, era originaria di Pontassieve (nel contado [...] inventari esistenti, Tommaso comprò anche molti libri, anche se non sappiamo precisamente quando. Aveva copie della Fiammetta e del Decameron di Giovanni Boccaccio, il Canzoniere e i Trionfi di Francesco Petrarca, il Roman de Troie, le Epistole di ...
Leggi Tutto
MARINI, Giovanni Ambrosio
Carlo Alberto Girotto
MARINI (De Marini), Giovanni Ambrosio. – Nacque a Venezia il 17 giugno 1596 da Giovanni Ambrosio (o Ambrogio De Marini) e da una non identificata gentildonna [...] anonima e ancora irreperibile. Di rilievo, infine, è la Settimana santa ben avventurosamente sfuggita (Genova 1657), sorta di Decameron religioso, nel quale si immagina che sette giovani, ritiratisi fuori Genova, si narrino le vite dei santi durante ...
Leggi Tutto
COLOMBO, Michele
Francesco Tateo
Nacque il 5 apr. 1747 a Campo di Pietra, frazione di Salgareda (Treviso), da lacopo e da Francesca Carbonere. Educato inizialmente dal sacerdote del villaggio, gli si [...] concorso indetto dall'Accademia della Crusca nel 1817. Fra il 1812 e il 184 fu pubblicato a Parma (stamperia Blanchon) un Decameròn con note dei C., il quale si dedicherà ancora, negli ultimi anni della vita, ad annotare l'opera boccaccesca per un ...
Leggi Tutto
GIUSTINIAN (Giustiniani, Giustiniano), Giovanni
Emilio Russo
Nacque a Creta, probabilmente nella città di Candia (od. Hiraklion), intorno al 1501, come si rileva da una lettera inviatagli da Lorenzo [...] a Tito Quinto Fulvio di Boccaccio, replica oratoria e magniloquente a un discorso tenuto dal personaggio di Decameron X, 8.
Nel 1554 uscirono le Epistolae familiares, scholasticae sive morales, declamatoriae presso quel Johan Herbster (Ioannes ...
Leggi Tutto
Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] ritenuti scabrosi venivano tagliate o parafrasate in edizioni dette purgate (o espurgate). Celeberrima la «rassettatura» del Decameron effettuata nel 1582 da ➔ Lionardo Salviati.
La deformazione delle parole, mediante sostituzione di uno o più ...
Leggi Tutto
SAPEGNO, Natalino
Guido Lucchini
– Nacque da Giuseppe Maria e da Albertine Louise Viora il 10 novembre 1901 ad Aosta, città della famiglia materna, ma visse i primi anni a Torino, dove frequentò le [...] e Franco Sacchetti (5, pp. 621-623), in polemica con il quale rivendica la funzione di moralista all’autore del Decameron. I due capitoli su Petrarca e Boccaccio furono lodati in particolare da Bertoni in una lunga recensione apparsa nel Giornale ...
Leggi Tutto
MEZZANOTTE, Giuseppe
Antonella Di Nallo
– Nacque a Chieti il 29 luglio 1855 da Antonio, avvocato, e da Elisabetta Rotondi, in una famiglia borghese tra le più in vista della città, ma destinata ad assistere [...] cui il M. accolse la vis comica, il divertissement è una sorta di rifacimento della novella decima della quinta giornata del Decameron, dove è presente il tema della beffa ordita, con la complicità di una cesta, ai danni di un marito «disadatto» ad ...
Leggi Tutto
Europa orientale e Grecia
Roberto Valle
Konstantin Koftis
La complessa e intricata vicenda della fortuna del pensiero politico di M. nell’Europa centro-orientale si inserisce, secondo lo storico ceco [...] un grande conoscitore, estimatore e mediatore della cultura italiana: mentre la sua sceneggiatura teatrale e cinematografica del Decameron (1932) non ebbe risonanza ed è andata perduta, la sua traduzione in terzine della Divina Commedia (1932 ...
Leggi Tutto
SILVATICO, Matteo
Corinna Bottiglieri
– Nacque a Salerno intorno al 1280, poiché nella sua opera, il Liber pandectarum medicinae, ricorda di aver visto le locuste a Salerno nel 1297 (Mantova, Biblioteca [...] ), 1, pp. 81-87; J. Agrimi - C. Crisciani, Edocere medicos. Medicina scolastica nei secoli XIII-XV, Napoli 1988, p. 209; G. Boccaccio, Decameron, a cura di V. Branca, Torino 1992, IV, 10, p. 666; L. Mauro, I semplici vegetali nelle Pandette di M. S ...
Leggi Tutto
FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] dove mette in corsivo le voci "o errate, o barbare, o improprie". A un dotto pubblico si indirizzano i commenti al Decameron (ibid. 1857), alle commedie del Lasca (A. F. Grazzini; ibid. 1859), alle novelle di F. Sacchetti (ibid. 1860), alle poesie di ...
Leggi Tutto
tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...