Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] dei film denunciati è folta, comprensiva di alcuni titoli significativi: Mamma Roma (1962), La ricotta (1963), Teorema (1968), Il Decameron (1971), I racconti di Canterbury (1972), Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pasolini, Blow-up (1966 ...
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PIRANDELLO, Luigi
Simona Costa
PIRANDELLO, Luigi. – Secondogenito di Stefano, commerciante di zolfo, e Caterina Ricci Gramitto, nacque a Girgenti (Agrigento dal 1927) il 28 giugno 1867, in una cascina [...] di trecentosessantacinque, un’organicità che le ponesse nel solco di opere come Le mille e una notte e il Decameron. Pur rinunciando a una cornice metanarrativa, Novelle per un anno si profila comunque opera unitaria, rielaborando con straordinaria ...
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FRANCESCO I de' Medici, granduca di Toscana
Gino Benzoni
Primo dei cinque figli maschi di Cosimo I, allora duca di Firenze, e d'Eleonora di Toledo, nasce a Firenze il 25 marzo 1541. "Cavalca ogni giorno [...] tre alci pel serraglio granducale dalla Svezia, che fa ristrutturare l'orto botanico pisano, che asseconda la stampa del Decameron sia pure purgato, che istituisce la Crusca, che s'avvale di Giambologna e Buontalenti, che ricorre ad Ammannati - va ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Umanesimo e scienza antica: la riscoperta di Tolomeo geografo
Sebastiano Gentile
Petrarca geografo
Anche da parte di coloro che hanno sottovalutato l’importanza del periodo umanistico nella storia della [...] creditore di una somma di ventotto fiorini che gli spettavano per aver tradotto in tedesco, per conto di Niccolò, il Decameron, che poi aveva inviato in Germania affidandolo a un suo nipote di nome Leonardo. Quest’ultimo non sarebbe stato, come ...
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Consulte e Pratiche della Repubblica fiorentina
Denis Fachard
Cacciato Piero de’ Medici e riformato lo Stato nel 1494, il Palazzo della Signoria riaprì le porte alle consulte, assemblee convocate dai [...] di Jacopo Mazzinghi non alluda al savio monito di Agilulf al palafreniere: «Chi ’l fece nol faccia mai più» (Decameron III 2 30).
Spuntano di frequente lezioni di realismo politico, reperibili pure nelle corrispondenze diplomatiche coeve. Per Piero ...
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COLOCCI, Angelo
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Nacque a Iesi (prov. di Ancona) da Niccolò, che apparteneva ad antica famiglia cittadina, e da una sorella di Floriano Santoni. Fortunata era il nome che il Lancellotti attribuiva [...] , Dante e Boccaccio (di cui forse il C., secondo l'opinione di A. Campana, possedette e annotò il Decameròn autografo: Staatsbibliothek Preussischer Kulturbesitz di Berlino, Hamilton 90) erano presenti nella sua biblioteca. L'interesse del C. per ...
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MANTOVA BENAVIDES, Marco. - Nacque a Padova il 25 nov. 1489 (e non 1491, come si è ritenuto in base a quanto scrisse G. Panciroli) da Giovan Pietro, medico, e da Lucrezia. La famiglia, nobilitata agli [...] articolato in cinque giornate, all'interno del quale compaiono diversi inserti narrativi. Con una prosa modellata sulla cornice del Decameron, l'opera, ambientata nei colli Euganei, è un resoconto del colloquio tra il MANTOVA BENAVIDES, Marco e un ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] voll., vol. 1° (Dentro le mura, Gli occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini).
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori.
Calvino, Italo (1993a), Fiabe italiane. Raccolte dalla tradizione popolare durante gli ...
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Croce e gli Scrittori d’Italia
Marino Biondi
La biblioteca della nazione
Mettiamo uno dopo l’altro, come per un dibattimento in cui si confrontino e si scontrino le parti in causa, i lacerti più rappresentativi [...] non sarebbe breve: Aldo Francesco Massera (Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, 1920; Giovanni Boccaccio, Il Decameron, 1927); Cian, filologo esperto (Ugo Foscolo, Prose, 1912-1920) e ideologo dell’Ora della Romagna (1928). Adolfo ...
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CINTURA
A. Ghidoli
Fascia di pelle, cuoio, tessuto o metallo che cinge l'addome, la vita o i fianchi per stringere o sorreggere le vesti. Nell'Alto Medioevo la c. era un complemento essenziale dell'abbigliamento [...] dovuto dare in pegno, la vergogna poteva addirittura impedire di uscire di casa nei giorni di festa, come narra Boccaccio (Decameron, VIII, 2). Un bellissimo esempio di c., probabilmente italiana del sec. 14° (New York, Metropolitan Mus. of Art), è ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...