CIRILLO, Bernardino
Vera Lettere
Nacque all'Aquila il 20 maggio 1500. Suo padre fu Pietro Sante de' Cirilli e Gemma Bucci la madre.
Di "casa e di famiglia popolare e di bassa fortuna - dice il C. - [...] il cardinale Ferdinando de' Medici, notificandogli la disapprovazione dei letterati toscani per la nuova edizione mutila del Decameròn (Firenze 1573) e pregandolo di intervenire presso il pontefice Gregorio XIII perché la censura venisse mitigata ...
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GUASCONI, Zenobi
Sonia Gentili
Nacque a Firenze nel 1325 da Piero di Nardo, detto Bonaccio.
Ebbe sei fratelli, quattro dei quali (Biagio, Bindo, Rinuccio e Iacopo) ricoprirono importanti cariche pubbliche [...] è tradito da tre codici, che lo attribuiscono univocamente al G., ed è forse nominato da Giovanni Boccaccio nel Decameron come "ramarichio della Magdalena" (Conclusione, 24). Una diversa forma volgare della stessa omelia, tradita adespota dal ms. Pal ...
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MAINARDI, Arlotto (Arlotto il Pievano)
Giuseppe Crimi
Figlio di Giovanni di Matteo di Mainardo, notaio fiorentino, rinchiuso più volte nel carcere delle Stinche, e di madre ignota ma legittima, nacque, [...] raccoglitore fece incrociare vicende biografiche con temi e tropi della narrativa trecentesca toscana, in particolar modo del Decameron, del Trecentonovelle di Franco Sacchetti, del Liber facetiarum di Poggio Bracciolini, del Pecorone di ser Giovanni ...
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Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] collane. I fiorentini Giunta, dai nitidi corsivi e dalle eleganti figure, toccano punti altissimi, in particolare con l’edizione del Decameron del 1527 e l’editio princeps della Storia d’Italia di Guicciardini (1561). A Roma A. Baldo, su incarico di ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] , Frankfurt a.M. 1964.
Adso Dervensis, De ortu et tempore Antichristi, a cura di D. Verhelst, Turnholti 1976.
Giovanni Boccaccio, Decameron, a cura di V. Branca, Firenze 1976, p. 561 (VIII, 9).
The Prose Salernitan Questions: Edited from a Bodleian ...
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tamagno
agg. [voce settentr., lat. tam magnus], ant. – Tanto grande, così grande; in senso assol., assai grande o, al contrario, molto piccolo. Con quest’ultimo sign. fu usato talvolta il dim. tamagnino, anche come soprannome di persona di...
ventisettana
agg. e s. f. [der. di ventisette, come anno del secolo in riferimento]. – In filologia e nella critica letteraria, l’edizione v. o la v., del Decameron, la famosa edizione del 1527 (Firenze, Giunti) dell’opera di Boccaccio; la...