«De Livence al Timâf» e «tra la mont e il mar» recita il detto che si sente comunemente pronunciare in Friuli riguardo ai confini del Friuli storico. Un territorio che, quindi, si estende dalla città di [...] Boccaccio, presenta tre varietà diverse di pordenonese nella sua traduzione della novella nona della prima giornata del Decamerone, di cui una «contadinesca» e sostanzialmente friulana, l’altra «degli artieri», e l’ultima «della borghesia», entrambe ...
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purita
purità s. f. [dal lat. tardo purĭtas -atis, der. di purus «puro»]. – Lo stesso che purezza, ma quasi esclusivam. in senso fig., come condizione spirituale di innocenza, di candore, di assenza di tendenze colpevoli e di desiderî non...
prosare
proṡare v. intr. [der. di prosa] (aus. avere), raro. – Scrivere in prosa: tutti coloro i quali hanno o prosato o poetato in questa lingua (Varchi); ant., parlare, conversare con un certo compiacimento: i novellatori del ‘Decamerone’,...
Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione e di dieci giornate (in greco δέκα ἡμέραι),...
Letterato (sec. 16º). Egli stesso si definì gentiluomo romano, ma dimorò a Venezia, ove pubblicò un Dizionario del Decamerone (1535) e una traduzione e riduzione del vocabolario latino di A. Calepino (1553).