Erudito (Firenze 1690 - ivi 1788). Direttore della biblioteca Strozzi di Firenze, innamorato della lingua toscana trecentesca, scrisse molte opere di varia mole su argomenti di erudizione e di filologia [...] italiana, tra cui le Lezioni di lingua toscana (1737), l'Istoria del Decamerone (1742) e Le veglie piacevoli, ovvero notizie de' più bizzarri e giocondi uomini toscani (2 voll., 1757-58). Ai suoi interessi più propriamente antiquarî appartengono le ...
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Nome umanistico del grammatico e calligrafo Francesco del Bailo (Ferrara 1485 circa - Venezia 1556). Le sue Osservationi sopra il Petrarca (1539, rist. 1550) sono un glossario del Canzoniere; le Ricchezze [...] della lingua volgare sopra il Boccaccio (1543, rist. 1550) un glossario del Decamerone; notevole la Fabrica del mondo (1546-48), vocabolario metodico, in 10 libri, della lingua volgare. ...
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Letterato (Firenze 1539 - ivi 1589); fu uno dei promotori dell'accademia della Crusca (ebbe come nome accademico l'Infarinato) e dell'impresa del Vocabolario. Compose rime, due commedie (Il granchio, 1566; [...] (1582), della quale S. fu, per ordine del granduca, il principale responsabile (i suoi Avvertimenti della lingua sopra il Decamerone, 2 voll., 1584-86, conservano però valore filologico), e le critiche alle quali egli, insieme con B. De' Rossi ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] dei Deputati del 1573 (in effetti curata da Vincenzio Borghini). Com’è noto, fin dal 1570, dopo che il Decameron era stato incluso nell’Indice dei libri proibiti, il Granduca Cosimo intervenne «rivendicando i diritti di Firenze» nella rassettatura e ...
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Ingaldo, Restituta. – Nobildonna (Ischia fine XIII sec. – metà XIV sec.), figlia di Landolfo, governatore d’Ischia e Procida nel 1300, e della sua prima moglie Agnese di Favilla, sposa di Giovanni da Procida [...] famoso Giovanni autore del Vespro Siciliano. La storia d’amore della coppia di sposi fu riportata dal Boccaccio, nel Decamerone, nella giornata quinta, novella sesta, nascondendo il casato di Restituta per non offenderne la famiglia e anche il vero ...
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Storico e critico letterario italiano (Marano di Napoli 1909 - Roma 2003). Prof. di letteratura italiana nelle univ. di Cagliari (dal 1956) e di Trieste (dal 1963), direttore della rivista Problemi, nata [...] di Trieste. Studioso d'ispirazione marxista, affrontò nei suoi scritti le diverse epoche della letteratura italiana: Il Decamerone: saggio critico (1935); Formazione e storia della lirica manzoniana (1947); Parini e l'illuminismo lombardo (1961); D ...
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GIOVANNOZZO (Nozzo) di Perino, detto Calandrino
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore attivo a Firenze almeno a partire dal 1301, anno nel quale un atto notarile, rogato [...] dal secolo IV al secolo XX, Firenze 1903, pp. 150-153).
G. risulta morto nel 1318 (Colnaghi).
Fonti e Bibl.: G. Boccaccio, Decameron (1349-51), a cura di V. Branca, Firenze 1999, giornata VIII novella 3, giornata VIII novella 6, giornata IX novella 3 ...
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Famiglia fiorentina di tipografi-editori (secc. 15º-17º) a Firenze, Venezia e Lione, con succursali a Londra, Madrid, Burgos, Salamanca, Saragozza, Medina del Campo, Lisbona. La casa di Firenze ebbe inizio [...] 102 edizioni. Ebbe per collaboratore il figlio Bernardo (1487-1551) che diede, tra l'altro, la famosa ed. del Decamerone del 1527, detta Ventisettana. Luca Antonio (1457-1538) fondò la casa di Venezia, in gara coi Manuzio, specializzata in libri ...
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Prototipografo (m. 1478), originario di Reutlingen, cittadino di Strasburgo dal 1463. Nel 1468 introdusse l'arte della stampa ad Augusta, dando le Meditationes di s. Bonaventura. Seguirono numerose edizioni [...] fratello di Z., Johann, fu attivo a Ulma dal 1473 (anno in cui dava, tra altri libri, la traduzione tedesca del Decamerone, e la prima edizione e la traduzione tedesca del De claris mulieribus) al 1493; come il fratello Günther si specializzò nella ...
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CANIGIANI, Piero
Michael Mallett
Nacque intorno all'anno 1300 da Donato (Dato) di Andrea. Fu un noto esponente politico fiorentino di parte guelfa e del partito oligarchico, e uno dei principali bersagli [...] , in Rer. Ital.Script., 2 ed., XXX, 1, a cura di N. Rodolico, pp. 250, 264, 306, 308, 318 s., 321, 348;G. Boccaccio, Decamerone, a cura di V. Branca, Firenze 1952, II, pp. 433 s.; Id., Lettere ed. e ined., a cura di G. Corazzini, Firenze 1887, p. 24 ...
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purita
purità s. f. [dal lat. tardo purĭtas -atis, der. di purus «puro»]. – Lo stesso che purezza, ma quasi esclusivam. in senso fig., come condizione spirituale di innocenza, di candore, di assenza di tendenze colpevoli e di desiderî non...
prosare
proṡare v. intr. [der. di prosa] (aus. avere), raro. – Scrivere in prosa: tutti coloro i quali hanno o prosato o poetato in questa lingua (Varchi); ant., parlare, conversare con un certo compiacimento: i novellatori del ‘Decamerone’,...