FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] curate dal F.: C. Cattaneo, Lombardia antica e moderna, ibid. 1943; G. Vico, Autobiografia…, Torino 1947; G. Boccaccio, Il Decamerone, giornata V, Milano 1950; G. Parini, Il Giorno, le Odi e Poesie varie, Bologna 1963; T. Tasso, Aminta. Favola ...
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DAVANZATI, Bernardo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze il 31 ag. 1529 (Archivio dell'Opera del duomo, Battesimi, anni 1522-1532, c. 119 v), da Antonfrancesco di Giuliano e da Lucrezia, figlia di Bernardo [...] agli uomini dell'Accademia fiorentina, Firenze 1700, pp. 190-194, 319; L. Salviati, Degli avvertimenti della lingua sopra il Decamerone, Napoli 1712, pp. 117, 206 s.; G. Negri, Istoria degli scrittori fiorentini, Ferrara 1722, pp. 102 s.; A. Baillet ...
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GUIDOTTO da Bologna
Sonia Gentili
Autore di incerta identità, forse maestro di retorica, vissuto nel secolo XIII. Il suo nome ci giunge attraverso una famiglia di codici del Fiore di rettorica, rielaborazione [...] di Vittore Branca, I, Firenze 1983, pp. 48 s.
Fonti e Bibl.: L. Salviati, Degli avvertimenti della lingua sopra 'l Decamerone, I, Venezia 1584, p. 125; P.A. Orlandi, Notizie degli scrittori bolognesi…, Bologna 1714, p. 125; G. Fontanini, Biblioteca ...
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PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] Borromeo nel De sacris oratoribus (1632), Panigarola, a cui Leonardo Salviati dedicò gli Avvertimenti della lingua sopra il Decamerone (1586), fu ricordato da Bellarmino come uomo vanitoso e Marc-Antoine Muret ne biasimò lo stile ‘asiano’. Di ...
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BORGHESI, Diomede
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Siena intorno al 1540. Poco sappiamo degli anni della giovinezza: che fu scolaro a Siena di Lodovico Meneghini, docente nello Studio, e che - come ci informa [...] 1649, I, p. 591) e il De Angelis registrano tra le opere a stampa del B. certe Osservazioni sopra il testo del Decamerone (Firenze 1583?) ed alcune osservazioni sul Corbaccio e sul Laberinto d'amore (Parigi 1569?), di cui non si ha notizia, per ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] retorico), in cui si muoverà, per lunghi secoli, la storia della letteratura italiana. E in un'ottica così conflittuale il Decamerone (cap. IX) appare come "l'apoteosi dell'ingegno e della dottrina" in dimensione laica, ma anche come espressione di ...
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CLEMENTE IX, papa
Luciano Osbat
Giulio Rospigliosi nacque a Pistoia il 27 genn. 1600 da Girolamo e Maria Caterina Rospigliosi (Debitori e creditori di Girolamo di Milanese Rospigliosi e del figliuol [...] speri, versione ampliata di una precedente commedia variamente indicata con il titolo de Il Falcone o Fiammetta (tratta dal Decamerone di Boccaccio, V, 9ª) che dopo la prima rappresentazione avvenuta nel 1637 con musica del Mazzocchi fu ampliata ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Secondo degli otto figli maschi di Nicolò di Piero e d'Elisabetta di Angelo Priuli, nacque a Venezia il 22 apr. 1617. Salvo il soggiorno romano, nella prima infanzia, del [...] , Delle meteore, Dell'astronomia, Di Dio e della provvidenza), assemblati, a mo' di "giornate" d'un garrulo Decamerone filosofico-scientifico, dalla incorniciante ambientazione nella villa Dolfin sul Brenta (la stessa, dunque, della coeva Arcadia in ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] vocem;Id., La fortuna in Francia del "Liber Catulli Veronensà", Verona 1978, ad vocem;M. Pozzi, V. Borghini e la lingua del "Decameron", in Studi sul Boccaccio, VII (1973), p. 295; G. Auzzas, I codd. aut., ibid., pp. 3-5; Diz.... della lett. it., a ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] . 45 s., LXXII; e L. Zdekauer, in Arch. stor. italiano, s. 5, II [1892], pp. 332 ss.), si ricordi che le Annotazioni al Decameròn furono rist. in aggiunta all'ed. di Milano, Tip. Class. Ital., 1803 e poi più volte, e che i postumi Discorsi raccolti e ...
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purita
purità s. f. [dal lat. tardo purĭtas -atis, der. di purus «puro»]. – Lo stesso che purezza, ma quasi esclusivam. in senso fig., come condizione spirituale di innocenza, di candore, di assenza di tendenze colpevoli e di desiderî non...
prosare
proṡare v. intr. [der. di prosa] (aus. avere), raro. – Scrivere in prosa: tutti coloro i quali hanno o prosato o poetato in questa lingua (Varchi); ant., parlare, conversare con un certo compiacimento: i novellatori del ‘Decamerone’,...