MONTANELLI, Giuseppe
Paolo Bagnoli
– Nacque a Fucecchio, in provincia di Firenze, il 21 genn. 1813 da Alessandro, organista e compositore di musica per banda, e da Luisa Pratesi. A nove anni venne [...] impegnarsi in iniziative culturali, pedagogiche e anche economico-commericiali che ritenevano, con coscienza illuministica, fosse domandava se fosse legittimo parlare delle forme di decentramento prima di avere discusso cosa competesse centralmente al ...
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I servizi per l’impiego e le politiche attive del lavoro
Pier Antonio Varesi
L’avvio della nuova legislatura, pur caratterizzato dalle note difficoltà politiche, è connotato da evidenti continuità nell’opera [...] legittimato a legiferare a tutela «dell’unità giuridica e dell’unità economica» del Paese.
8 V. Sartori, A., Servizi per l commenti sono rinvenibili in Carinci, F., a cura di, Decentramento istituzionale e politiche del lavoro, in Dir. prat. lav., ...
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Mario Rusciano
Abstract
Per illustrare la struttura della contrattazione collettiva nel pubblico impiego, si passano in rassegna, tentando di ricondurle a sistema, le regole riguardanti i soggetti, l’oggetto, [...] della esclusiva competenza dei contratti collettivi a determinare il trattamento economico (art. 45, co. 1, e art. 2 tale da consentire di accertare che la contrattazione decentrata sia effettivamente improntata ai principi della customer satisfaction ...
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MEDA, Filippo
Alfredo Canavero
– Nacque a Milano il 1° genn. 1869, primogenito di nove fratelli, da Luigi, negoziante di stoffe, e da Luigia Rainoldi.
Il M. frequentò le scuole elementari comunali e [...] della religione cattolica nelle scuole, prevedeva il decentramento e l’autonomia dei Comuni e delle Province popolari (1919-1926), Roma 1988, pp. 36-46; F. M. tra economia, società e politica. Convegno di studio…1989, a cura di G. Formigoni, Milano ...
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Gentile e lo Stato etico corporativo
Carlo Altini
La critica della società borghese e delle istituzioni liberal-democratiche in Europa
Nella cultura filosofica e politica europea di inizio Novecento [...] , in cui si afferma l’importanza del decentramento dei corpi sociali organizzati e la separazione tra Stato e corporazioni. Le ragioni del corporativismo fascista sono infatti più politiche, che economiche o sociali: nella cultura del fascismo il ...
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Simone Cociani
Abstract
L’IRAP, introdotta anche con lo scopo di accordare una maggiore autonomia finanziaria e tributaria alle regioni, si caratterizza per un oggetto del tributo senza dubbio peculiare. [...] assumono in base ai rispettivi criteri di redazione del conto economico, a sua volta da redigersi in conformità alle indicazioni dell’Irap, Milano, 2003; Commissione di studio per il decentramento fiscale, Relazione finale, in Fisco, 1996, 5383 ss.; ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gino Luzzatto
Pietro Costa
Gino Luzzatto è un personaggio di prima grandezza nella storiografia italiana del Novecento. La sua produzione si sviluppa, senza soste e interruzioni, dagli inizi del secolo [...] divergenze. Un esempio è offerto dal problema del decentramento: se Luzzatto valorizza a questo scopo la regione appraisal and a tribute, pp. 49-80; B. Caizzi, Scienza economica e storia economica nell’opera di Gino Luzzatto, pp. 81-112; N. Valeri, ...
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FENZI, Carlo
Luigi Fallani-Lucia Milana
Nato a Firenze il 24 nov. 1823, terzogenito del banchiere Emanuele e di Ernesta Lamberti, come d'uso nelle ricche famiglie nobili fu inviato all'estero per compiere [...] ferrate romane, fu contrario al loro pubblico esercizio, come combatté, in nome del liberalismo economico e del decentramento amministrativo propugnato tradizionalmente dal gruppo moderato toscano, contro quell'indirizzo sostenuto al governo da Q ...
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Infrastrutture e reti
Nicola Marzot
Nel corso dell’ultimo quarto del 21° sec., le infrastrutture e le reti – intese come l’insieme sistematico delle connessioni plurime (tanto materiali quanto immateriali) [...] minori hanno beneficiato, di riflesso, del processo di decentramento (residenziale, terziario, di servizio e di attività per aspettative di un’unità politico-amministrativa complementare a quella economica, si propone come denso mosaico di città in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Manlio Rossi-Doria
Emanuele Bernardi
Manlio Rossi-Doria è stato un economista ‘sui generis’, una delle poche figure del 20° sec. che sono riuscite a coniugare lo sguardo analitico con l’impianto interdisciplinare, [...] , era «rivitalizzare» le campagne attraverso iniziative di ricostruzione dell’agricoltura contadina, nel quadro di un’economia mista decentrata agricolo-industriale (Misiani 2010, p. 578).
Nel contesto della liberalizzazione degli scambi, Rossi-Doria ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento e di «deromanizzazione» dell’apparato...