PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] -438. Su singole riforme v.: A. Morena, Le riforme e le dottrine economiche in Toscana, in La Rassegna Nazionale, VIII (1886), voll. 27-32; A. Anzilotti, Decentramento amministrativo e riforma municipale in Toscana sotto P. L., Firenze 1910; H. Büchi ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gino Luzzatto
Pietro Costa
Gino Luzzatto è un personaggio di prima grandezza nella storiografia italiana del Novecento. La sua produzione si sviluppa, senza soste e interruzioni, dagli inizi del secolo [...] divergenze. Un esempio è offerto dal problema del decentramento: se Luzzatto valorizza a questo scopo la regione appraisal and a tribute, pp. 49-80; B. Caizzi, Scienza economica e storia economica nell’opera di Gino Luzzatto, pp. 81-112; N. Valeri, ...
Leggi Tutto
FENZI, Carlo
Luigi Fallani-Lucia Milana
Nato a Firenze il 24 nov. 1823, terzogenito del banchiere Emanuele e di Ernesta Lamberti, come d'uso nelle ricche famiglie nobili fu inviato all'estero per compiere [...] ferrate romane, fu contrario al loro pubblico esercizio, come combatté, in nome del liberalismo economico e del decentramento amministrativo propugnato tradizionalmente dal gruppo moderato toscano, contro quell'indirizzo sostenuto al governo da Q ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Manlio Rossi-Doria
Emanuele Bernardi
Manlio Rossi-Doria è stato un economista ‘sui generis’, una delle poche figure del 20° sec. che sono riuscite a coniugare lo sguardo analitico con l’impianto interdisciplinare, [...] , era «rivitalizzare» le campagne attraverso iniziative di ricostruzione dell’agricoltura contadina, nel quadro di un’economia mista decentrata agricolo-industriale (Misiani 2010, p. 578).
Nel contesto della liberalizzazione degli scambi, Rossi-Doria ...
Leggi Tutto
COSTA, Luigi Maria Pantaleone (Leone), marchese di Saint-Genis di Beauregard
Paul Guichonnet
Primogenito dei sei figli del marchese Vittorio Enrico Maurizio Giuseppe e di Elisabetta de Quinson, nacque [...] del ducato dal Piemonte, e reclamante per la Savoia il decentramento amministrativo, la diminuizione dei carichi fiscali e militari, e una politica di sviluppo economico. Denunciato a Torino come favorevole alla Francia, protestò energicamente in ...
Leggi Tutto
CARAPELLE, Aristide
Alessandro Albertazzi
Nacque a Napoli il 18 marzo 1878 da Carlo e Ambrogia Lattuada. Laureatosi in giurisprudenza nell'università di Palermo nel 1901, l'anno dopo entrò per concorso [...] due punti specifici della legge. Dal punto di vista economico sosteneva che il rapporto d'impiego era in sostanza un la coscienza dei funzionari e dei cittadini. Il decentramento regionale, in quest'ambito, sarebbe stato opportuno soprattutto ...
Leggi Tutto
GIUFFRIDA, Vincenzo
Nicola De Ianni
Nacque a Catania il 22 giugno 1878 da Rosario - discendente da una nota famiglia borghese i cui antenati avevano tramandato, di padre in figlio, l'esercizio dell'attività [...] mediazione. Il G. fu, in ogni caso, un convinto assertore del decentramento amministrativo, di una riforma democratica del Parlamento e di un equilibrato rapporto tra economia privata e pubblica. E proprio a quest'ultimo punto, nel dicembre 1919 ...
Leggi Tutto
DEVINCENZI, Giuseppe
Paolo Coppini Romano
Nacque a Notaresco (Teramo) il 4 marzo 1814, in una famiglia della borghesia agraria con vasti possessi nel Teramano. Dopo gli studi secondari nel collegio [...] 1967, pp. 97 e 101; R. Faucci, Finanze, amministrazione e pensiero economico. Il caso della contabilità di Stato da Cavour al fascismo, Torino 1975, p. 46 (su decentramento e prefetti); A. Capone, L'opposizione meridionale nell'età della Destra, Roma ...
Leggi Tutto
LAMPERTICO, Fedele
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Vicenza il 13 giugno 1833 da Domenico e da Angela Valle, di nobile famiglia.
La famiglia paterna, che un biografo definisce "doviziosa" e dedita a lucrose [...] partito di governo: tali l'obiettivo proclamato del decentramento, il bisogno di conservare parte delle antiche 323-338; Id., Stato moderno e società civile nella dottrina del L., in Economia e storia, XXIII (1976), pp. 211-235; S. Lanaro, Nazione ...
Leggi Tutto
DE MARINIS, Errico
Pietro Laveglia
Nacque a Cava dei Tirreni (Salerno) il 12 ott. 1863 da Luigi e da Filomena Stendardo. Compì i primi studi nella città natale iscrivendosi poi ai corsi universitari [...] la discussione più elevata sulpiano dei principi economici, intorno allo sfruttamento capitalistico, alla presentazione alcuni personaggi socialisti sostenitori tutti del federalismo e dei decentramento, scriveva: "II solo De Marinis è amico dell ...
Leggi Tutto
gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
deromanizzazione
s. f. Superamento del centralismo politico e burocratico rappresentato dalla città di Roma nella sua funzione di capitale. ◆ una cultura non aliena da un’esigenza reale di decentramento e di «deromanizzazione» dell’apparato...