MAGNENZIO (Flavius Magnus Magnentius)
Alberto Olivetti
Generale di stirpe germanica al servizio dell'impero: usurpò il titolo imperiale dal 350 al 353 d. C. Nato poco dopo il 300 ad Ambianis (Amiens) [...] ancora M. a Monte Seleucio nelle Alpi Cozie e costringendolo poco dopo al suicidio a Lione (10 agosto 353); anche Decenzio si uccideva.
Bibl.: H. Schiller, Geschichte der römischen Kaiserzeit, II, Berlino 1887, p. 245 seg.; O. Seeck, Geschichte des ...
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MARCHE (A. T., 24-25-26 bis)
Ettore RICCI
Ugo RELLINI
Giuseppe CASTELLANI
Raffaele CORSO
Giovanni CROCIONI
Luigi SERRA
Le Marche, tra le regioni o compartimenti del regno d'Italia, rappresentano [...] con spiccati caratteri locali, in cui prevalgono modi bizantini. Forse il saggio più antico è da indicarsi nell'affresco di S. Decenzio a Pesaro (sec. X), ma i cicli più rappresentativi sono quelli di S. Vittore ad Ascoli Piceno e di S. Agostino ...
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Innocenzo I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Anastasio. Secondo il Liber pontificalis nacque ad Albano e il padre si chiamava, come lui, Innocenzo. Girolamo, invece, lo definisce "filius" [...] e liturgica, ambito in cui I. mostra di voler imporre la prassi romana anche al di fuori della sua sede, è la lettera a Decenzio di Gubbio (ep. 25, in P.L., XX, coll. 551-61; Regesta Pontificum Romanorum, nr. 311), città posta al confine con la zona ...
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LAZZARINI, Giovanni Andrea
Luigi Serra
Pittore e architetto, nato a Pesaro il 19 novembre 1710, morto ivi il 7 agosto 1801. Iniziato alla pittura in patria, fu dal 1734 al 1749 a Roma, ove studiò con [...] Pesaro pagana e cristiana, eleganti e superficiali. Anche il palazzo Mosca è opera sua, così la chiesa di S. Decenzio, che ricostruì secondo il suo stato originario, a imitazione delle basiliche cristiane, ma con certa pesantezza. Fu anche scrittore ...
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Figlio di Costantino il Grande e dell'imperatrice Fausta, cesare dal 323 o 324 al 337, augusto dal 337 al 361. Nacque probabilmente a Sirmio in Pannonia, il 7 agosto 317 o 318. Fu eletto cesare dal padre [...] 'attuale La-Bâtie-Neuve nel dipartimento delle Hautes-Alpes) e si uccise a Lione (10 agosto 353); pochi giorni dopo Decenzio ne seguiva l'esempio. Così C. era padrone assoluto dell'Impero.
La necessità di riparare ai danni prodotti dalla lunga guerra ...
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Secondo le Variae di Cassiodoro (Atalarico, 8, 12) era originario della Liguria, nella larga accezione che questo vocabolo aveva in quell'età, e figliuolo di un padre egregie litteris eruditus. Rimasto [...] ci dice di aver letto Cesare e i poeti pagani e anche i cristiani, tra i quali gl'inni di S. Ambrogio e Decenzio (così il testo: Decentius, onde l'Ebert suppose Dracontius, il Manitius Sedulius) e Sidonio. Aratore leggeva a sua volta proprî versi di ...
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GUBBIO
M.E. Savi
(lat. Iguvium, Iulia Iguvia; Eugubium, Interbium nei docc. medievali)
Cittadina dell'Umbria (prov. Perugia), posta sul fianco occidentale del monte Ingino e attraversata dal torrente [...] di studi umbri, Gubbio 1965", Perugia 1966, pp. 283-321; V. Monachino, La lettera decretale di Innocenzo I a Decenzio, in Ricerche sull'Umbria tardoantica e preromanica, "Atti del II Convegno di studi umbri, Gubbio 1964", Perugia 1965, pp. 211 ...
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L'Apocalisse giovannea accenna in tre passi (I, 8; XXI, 6; XXII, 13) alla filiazione divina del Cristo, presente accanto al Padre ab aeterno e sino alla consumazione dei secoli. Ma il concetto è anche [...] questo tipo in una medaglia d'oro di Costante; Costanzo II lo adottò a sua volta. A partire da Magnenzio e Decenzio (350-353) i simboli si moltiplicano; poi cominciano a rarefarsi. Si ritrovano però nelle monete di Giustino I e di Giustiniano ...
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PARROCCHIA e PARROCO
Arturo Carlo JEMOLO
Pietro PISANI
Il termine parochus (da παρέχειν) o copiarus indica il preposto agli ospizî (cfr. Hor., Sat., I, 546) dove, in Italia e nelle provincie, i magistrati [...] si ha la dispersione del clero, dapprima raccolto presso il vescovo; al principio del sec. V una lettera d'Innocenzo I a Decenzio vescovo di Gubbio ci mostra che a Roma non c'erano chiese di campagna, ma che nella città si davano preti addetti ai ...
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LAZZARINI, Giovanni Andrea (Giannandrea)
Valerio Vernesi
Figlio di Carlo e Caterina Ricci di San Leo, nacque il 19 nov. 1710 a Pesaro, presso la cui cattedrale venne battezzato dal mansionario don Francesco [...] copia su tela dell'affresco rinvenuto nel 1752 nella cripta della chiesa di S. Decenzio (oggi al Museo civico), raffigurante I ss. Germano diacono, Decenzio vescovo, Terenzio in abiti vescoviliel'imperatore Costantino Pogonato.
Tra il 1778 e il 1796 ...
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decenza
decènza s. f. [dal lat. decentia, der. di decens -entis «decente»]. – Convenienza, decoro, pudore, intesi non solo come sentimento individuale ma, più, come esigenza etica collettiva che si ha l’obbligo di rispettare: vestire, parlare,...
tabu
tabù (anche, ma solo nel sign. proprio e nell’uso scient., tabu) s. m. e agg. [dal fr. tabou, ingl. taboo, adattam. di voce polinesiana]. – 1. s. m. a. In etnologia e in storia delle religioni, interdizione o divieto sacrale di avere...