SARCOFAGO
R. Farioli Campanati
N. Bock
SARCOFAGO L’uso di arche sepolcrali in pietra o marmo, di varia tipologia, per lo più a carattere monumentale e variamente decorate, che trova origine nell’Antichità [...] con agnelli antitetici e coperchio a semibotte, decorato da racemi di vite, che si rifà a esempi orientali, è l’arca di S. Decenzio a Pesaro (v. Marche; Farioli Campanati, 1980, p. 169, n. 56).
Nell’Alto Medioevo, oltre ai tipi di s. occidentali già ...
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Con questo nome (disciplina arcani) si suol designare l'istituto per cui i primitivi cristiani avrebbero fatto ogni sforzo per non svelare agli estranei i riti e le credenze della loro religione. Durante [...] e i fedeli: nessuno però riferisce esservi una legge speciale del silenzio.
Nel sec. V, la lettera d'Innocenzo I a Decenzio vescovo di Gubbio (19 marzo 416) accenna a riguardi e reticenze circa l'Eucarestia, parla di "quelle cose che non debbo ...
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Morte e successione costantiniana
Richard W. Burgess
Quando, il 1° marzo 317, Costantino proclamò Cesari i due figli e il nipote, quanti avevano vissuto i turbolenti decenni della tetrarchia dovettero [...] II, Costanzo II e Costante quali Augusti (RIC VIII Trier 33-35, p. 142); in rarissimi miliarenses leggeri per Decenzio nel 351 e per Magnenzio e Decenzio nel 352 (ivi, Trier 298, 302-303, pp. 161-162); infine in solidi per celebrare l’ascesa di ...
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PESARO (lat. Pisaurum e anche Isaurum; A. T., 24-25-26)
Ettore RICCI
Bruno MOLAJOLI
Pietro ROMANELLI
Giuseppe CASTELLANI
Antichissima città delle Marche, capoluogo della provincia più settentrionale [...] si conservano un sarcofago di tipo ravennate (sec. VII) e un affresco del sec. X nella rammodernata chiesa di S. Decenzio, un ninfeo del sec. XII nel vescovado e un vasto e rimaneggiato musaico, interrato sotto l'attuale pavimento del duomo. Di ...
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La Chiesa aquileiese
Giuseppe Cuscito
Aquileia centro religioso della "Venetia"
Introduzione
Tracciare i primi quadri della società cristiana nella "Venetia" non pare possibile senza considerare l'evangelizzazione [...] in cui scriveva l'Adversus haereses, cioè intorno al 185 (12).
La lettera di Innocenzo I (401-417) a Decenzio vescovo di Gubbio, pur di altissimo valore, nulla determina per quanto riguarda Aquileia, mentre il richiamo a seguire scrupolosamente le ...
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ESARCATO
R. Farioli Campanati
Dopo la riconquista bizantina dell'Italia e la cacciata dei Goti, a seguito di una guerra protrattasi per quasi venti anni dal 535 al 554, Ravenna, liberata nel 540 dal [...] del territorio ravennate (S. Giorgio ad Argenta, abbazia di Pomposa) e delle Marche (Pesaro, cripta di S. Decenzio) emerge la posizione preminente di questa tecnica pittorica nella decorazione monumentale, a sostituzione del tradizionale mosaico, che ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] adusi a cercare lumi presso il vescovo di Roma, che non perdeva occasione per ribadire il suo primato: in una lettera a Decenzio, vescovo di Gubbio, Innocenzo non esita ad affermare che ciò che è stato insegnato da Pietro ed è osservato nella Chiesa ...
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decenza
decènza s. f. [dal lat. decentia, der. di decens -entis «decente»]. – Convenienza, decoro, pudore, intesi non solo come sentimento individuale ma, più, come esigenza etica collettiva che si ha l’obbligo di rispettare: vestire, parlare,...
tabu
tabù (anche, ma solo nel sign. proprio e nell’uso scient., tabu) s. m. e agg. [dal fr. tabou, ingl. taboo, adattam. di voce polinesiana]. – 1. s. m. a. In etnologia e in storia delle religioni, interdizione o divieto sacrale di avere...