MALASPINA, Saba
Berardo Pio
Nacque, probabilmente a Roma, nella prima metà del secolo XIII.
L'origine romana è confermata dallo stesso M. che nell'explicit della sua cronaca si dice "de Urbe", nel corso [...] in Miscellanea Giovanni Mercati, VI, Città del Vaticano 1946, p. 281; M.-H. Laurent, Les monastères basiliens de Calabre et la décime pontificale de 1274-1280, in Revue d'ascétique et de mystique, XXV (1949), pp. 340 s.; E. Dupré Theseider, Roma dal ...
Leggi Tutto
MAGGI (de Madiis, de Maçonibus), Berardo
Gian Maria Varanini
Nacque verosimilmente a Brescia, forse intorno al 1240-45, da Emanuele, il fondatore della potenza politica della famiglia, e da Cancellaria.
L'avvio [...] suoi fratelli, Maffeo e Federico, dei beni già appartenuti alla potente casata dei Martinengo (a Rudiano) e di alcune quote delle decime di Asola.
Negli stessi anni, a partire dal 1277, il M. si trovò a gestire una delicata controversia con il Comune ...
Leggi Tutto
CARRERA, Antonio
Paolo Preto
Nato a Belluno nel 1711 da ricca famiglia di notai, venne avviato alla carriera ecclesiastica. Egli ricevette una buona educazione classica che mise in luce nelle numerose [...] declamazioni moralistiche. Così è per gli affitti esorbitanti che i pastori pagano alla mensa vescovile o ai comuni, per le decime spettanti a comunità e a privati che gravano ingiustamente in egual misura sul padrone e sul contadino, per l'alto ...
Leggi Tutto
CATTANEO (Cattanei), Altigrado (Altigrado di Lendinara)
Fabrizio Ciapparoni
Nacque a Lendinara sulla metà del sec. XIII (il Cappellini suggerisce come anno di nascita, peraltro in modo dubitativo e [...] Il 7 ag. 1297 il C. pronunciò, in qualità di giudice delegato dal vescovo di Padova, una sentenza nella disputa in materia di decime insorta fra il vescovato e la chiesa di S. Pietro di Padova.
Non si conosce con esattezza l'anno in cui il C. lasciò ...
Leggi Tutto
CAPUANO, Giovanni (Iohannes Capuanus, Ioannes filius domini Ioannis Capuani)
Norbert Kamp
Apparteneva ad una famiglia del patriziato civico amalfitano che derivava la propria nobiltà da conti longobardi [...] Chiesa, ma non pare che egli abbia raggiunto il suo obiettivo. Già ai primi tempi del regno di Carlo I d'Angiò le decime reali furono pagate a quote fisse. Quanto alla sua attività pastorale, il C. sin dagli inizi del suo episcopato si adoperò, con l ...
Leggi Tutto
AIGLERIO (d'Ayglier, d'Aygler)
Mario Del Treppo
Di nobile famiglia francese, monaco benedettino del monastero d'Ainay presso Lione, fu nominato arcivescovo di Napoli da papa Clemente IV il 29 ott. 1266. [...] da Gregorio X. Di ritorno a Napoli, ottenne dal re che la sua chiesa venisse reintegrata nei diritti di esazione delle decime sui beni posseduti dalla corona, a Napoli, e di cui gli arcivescovi della città avevano goduto al tempo dei Normanni. Il ...
Leggi Tutto
CLEMENTE V, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Bertrand de Got, terzo dei dodici figli di Ida de Blanqueforte e Béraud de Got, signore di Villandraut, Grayan, Livran e Uzeste, nacque a Vilandraut (Gironde) [...] durante il concilio, a programmare la crociata, ma proprio con questa decisione la crociata diventò un pratico mezzo per far fluire decime nelle casse dei vari Stati e della Chiesa.
C. V fu chiamato a risolvere un problema scottante all'interno della ...
Leggi Tutto
MARCHESE, Leonardo
Calogero Farinella
Nacque intorno al 1445 ad Albenga, nel Savonese, da Giovanni, che risiedeva anche a Genova, dove svolgeva non meglio precisate attività; è ignoto il nome della [...] vescovile. Nel febbraio 1481 inflisse un'altra scomunica a una decina di contadini di Torria, che non avevano versato le decime spettanti al rettore di Cesio. In ambedue i casi gli scomunicati si piegarono subito alla volontà del vescovo e furono ...
Leggi Tutto
MALAVOLTI, Rinaldo
Bruno Bonucci
Figlio di Uguccione, nacque a Siena presumibilmente negli anni Quaranta del Duecento.
Il padre, camerlengo di Biccherna e membro del Consiglio generale del Comune, ebbe [...] laici.
Il conflitto sulla giurisdizione dell'ospedale senese di S. Maria della Scala, già emerso nel 1285, circa l'immunità dalle decime, si aggravò negli ultimi anni di governo del M., per volgere a favore del Comune con la sentenza del luglio 1304 ...
Leggi Tutto
BRISSA di Toppo (Brisa de Top)
Maria Laura Iona
Figlio di un Siurido. secondo lo Joppi, e di un Sigifredo e di Ippolita di Valvasone, secondo il Della Torre, appartenne a una famiglia di ministeriali [...] signoria vescovile nel Carso. Perciò nel 1295 B. - che già il 16 febbr. 1293 aveva ceduto al vescovo di Capodistria le decime di Muggia, per lui irriscuotibili, in cambio della pieve di San Canzian d'Isonzo - col consenso del patriarca di Aquileia e ...
Leggi Tutto
decima
dècima s. f. [femm. sostantivato dell’agg. decimo; nel sign. 1, dal lat. decĭma (pars) «la decima (parte)»]. – 1. a. Decima parte del raccolto, del prodotto netto della terra, del reddito di altre attività, pagata, secondo i tempi e...
decimare1
decimare1 v. tr. [dal lat. decimare, der. di decĭmus «decimo»] (io dècimo, ecc.). – In senso storico, punire i soldati colpevoli di gravi mancanze uccidendone uno ogni dieci (v. decimazione). Oggi solo con sign. estens., ridurre...