UBERTAS
W. Köhler
Alle personificazioni dell'abbondanza, Copia (Hor., Carm. saec., 69 s.) e Abundantia (comparsa per la prima volta sulle monete di Eliogabalo) si associa, sotto Decio, Ubertas (spesso [...] uberitas). Oltre alla cornucopia, tiene in mano il caratteristico attributo della mammella di mucca, che ne accentua la differenza dalle precedenti figurazioni dell'Abbondanza, tanto più che esse appaiono ...
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GALLOS (Γάλλος)
A. Comotti
Dio dell'omonimo fiume presso Philomelion nella Frigia. È raffigurato, con iscrizione, su monete di rame di Philomelion con Severo Alessandro e con Filippo senior e, senza [...] iscrizione, su monete di Gordiano III, Traiano Decio e Treboniano Gallo. Generalmente è rappresentato col busto nudo, adagiato sul fianco sinistro, col corno dell'abbondanza nella destra e un giunco nella sinistra, appoggiata a un vaso da cui sgorga ...
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KELAINOS (Κελαινός)
E. Joly
Figlio di Posidone e della danaide Kelaino, eponimo della città frigia di Kailaino. La sua testa, cinta da una benda, appare su monete di Apamea Kibotos della età di Alessandro [...] Severo e di Traiano Decio, recanti la leggenda ΚΕΛΑΙΝΟC. La medesima personificazione si vuol vedere da taluno su un sarcofago al Museo del Louvre con la contesa di Apollo e Marsia.
Bibl.: W. Drexler, in Roscher, II, i, 1890-94, c. 1025, s. v.; Kern, ...
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FILIPPO l'Arabo (M. Iulius Philippus)
V. Scrinari
Imperatore romano nativo dell'Arabia; raggiunse il grado di prefetto del pretorio sotto Gordiano III, che uccise nel 244 per essere eletto imperatore [...] in sua vece. Tenne il potere fino al 249, anno in cui a Verona cadde in battaglia contro Decio, il rivale acclamato imperatore dalle truppe nella Pannonia (Aurel. Vict., Philippus). La tradizione riportata dagli scrittori cristiani lo dice favorevole ...
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PIERVITTORI, Mariano
Francesco Santaniello
– Nacque a Tolentino il 16 dicembre 1818 da Vincenzo, maniscalco, e da Anna Belforti. Nel 1822 si stabilì con la famiglia a Foligno, dove, tra la fine degli [...] anni Venti e l’inizio del decennio successivo, iniziò la sua formazione artistica frequentando lo studio del pittore Decio Trabalza. Nel 1834 si iscrisse all’Accademia di belle arti di Perugia e vi rimase tre anni soltanto per seguire il corso di ...
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IOTAPIANO
M. Floriani Squarciapino
(Marcus Furius Rufus Iotapianus). − Imperatore romano. Forse di madre aramaica, si diceva (Aur. Vittore, xxix, 2) discendente di Alessandro; è incerto se di Alessandro [...] e si fece proclamare imperatore in Siria (o in Cappadocia). Cadde e morì decapitato con la salita al trono di Decio (249). Il suo ritratto nelle monete (di zecca antiochena?) è piuttosto personale, ricco di notazioni veristiche e caratteristico per ...
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LONGHENA, Baldassare (Baldisera, Baldi)
Andrew Hopkins
Figlio primogenito di Melchisedech e di Giacomina, nacque probabilmente a Venezia alla fine del 1596, oppure all'inizio del 1597.
La sua data di [...] a quegli anni della parrocchia di S. Provolo, dove egli quasi certamente nacque, sono andati perduti. Il L. ebbe tre fratelli, Decio, Medea e Giovanni.
Fu architetto di Stato di Venezia dal 1640 al 1682; e la sua carriera coincise con quella dei suoi ...
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EMILIANO (Marcus Aemilius Aemilianus)
M. Floriani Squarciapino
Mauro di oscurissima origine, giunse all'impero dopo aver sconfitto in battaglia Treboniano e Volusiano nel luglio del 253; fu ucciso presso [...] dal Visconti con un busto del Museo Torlonia. La sua effige, che in taluni conî presenta analogie con quella di Decio, si può inquadrare stilisticamente in quell'indirizzo di realismo impressionistico che raggiunge l'apice con Filippo l'Arabo; già in ...
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LONGHI (Lunghi, Longo), Martino, il Vecchio
Gianluigi Lerza
Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1534, secondo lo Stato delle anime della parrocchia di S. Stefano, del 30 ott. 1574 (in Frigerio - Galli), [...] il Bravo e di Eleonora Buzzi, nel 1567 sposò Elisabetta Olgiati di Andrea da Ligornetto, da cui ebbe Onorio Martino, Decio Leonoro, Antonio Simone e, per ultima, Eleonora. Negli anni antecedenti il 1566 ebbe una figlia "spurie", di nome Maddalena, a ...
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Scultori versiliesi, operosi tra la fine del 15º sec. e l'inizio del 16º. Lorenzo (Pietrasanta 1455 circa - ivi 1506) si formò forse con M. Civitelli, come mostrano le opere per il duomo di Pietrasanta [...] autore di acquasantiere, portali, ecc. caratterizzati da una bella decorazione con motivi classici, dal 1523 lavorò a Pisa, realizzando, tra l'altro, la statua di S. Biagio (con P. Fancelli) nel duomo e il monumento funebre a F. Decio nel Camposanto. ...
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decano1
decano1 s. m. [dal lat. tardo decanus, der. di decem «dieci»]. – 1. a. Sottufficiale dell’esercito romano, comandante di un contubernio di 10 soldati. b. Alto ufficiale romano, comandante di una flotta di 10 navi. c. Funzionario di...
decano2
decano2 s. m. [der. di deca-, col suff. -ano]. – In chimica organica, idrocarburo alifatico saturo a 10 atomi di carbonio, di cui si conoscono più isomeri; il d. normale, liquido incolore, insolubile in acqua, è presente in varî petrolî...