Concili e sinodi
Davide Dainese
Scrivere la storia dei concili in epoca precostantiniana e costantiniana significa ripercorrere un segmento della storia delle società umane, del loro vivere assembleare. [...] rigoriste, come fanno il vescovo di Cartagine Cipriano e altri vescovi nordafricani. Nel 250, dopo l’emanazione dell’editto di Decio, Cipriano fugge in esilio per scampare alla persecuzione e di qui, giuntagli notizia dei lapsi e dei libelli, scrive ...
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NOVAZIANO, antipapa
Manlio Simonetti
Ne sono ignoti luogo e data di nascita. Una tarda notizia di fonte orientale (Filostorgio), che lo fa nascere in Frigia, appare tendenziosa per l'evidente accostamento [...] la soluzione del caso a quando fosse finita la persecuzione. Questa a Roma aveva già perso di vigore prima che la morte di Decio in battaglia la facesse terminare del tutto. Perciò già all'inizio del 251 la comunità fu in grado di dare a Fabiano un ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] Chiesa romana dalla fine del II alla metà del III secolo. Infatti la persecuzione scoppiata nel 250 con l’editto di Decio costituì un’improvvisa battuta d’arresto di quello sviluppo, almeno per ciò che riguarda la coesione interna della comunità sino ...
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SISTO II, santo
Francesco Scorza Barcellona
Vescovo di Roma dall'agosto del 257 al 6 agosto del 258: la cronologia fornita da Eusebio di Cesarea (otto anni nel Chronicon, undici nella Historia ecclesiastica), [...] in quanto questo testo sembra utilizzato dal redattore del Liber pontificalis. In questa Passio la vicenda è ambientata all'epoca di Decio (249-251), e Ippolito vi figura come il dux cui Lorenzo è affidato in custodia e che si lascia convertire, per ...
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Imperatore romano (m. 260 d. C. circa). Acclamato Augusto (253) dall'esercito alla morte di Treboniano Gallo, la sua politica fu filosenatoria e mirata alla persecuzione dei cristiani (editti 257-258). [...] senato. La sua politica interna ebbe carattere conservatore e mirò all'accordo col senato. Continuatore della politica religiosa di Decio, perseguitò i cristiani, promulgando (257) un primo editto con il quale impose a questi l'osservanza del culto ...
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(lat. Gothi o Gothones) Tribù germanica orientale, alla cui formazione concorsero diverse stirpi, le principali delle quali erano di origine scandinava. I Gutoni, menzionati da Plinio il Vecchio e Tacito, [...] i G. furono federati dell’impero. Il pericolo da essi rappresentato si manifestò in forma grave sotto gli imperatori Decio e Treboniano Gallo (251-53): i G. dilagarono a sud del Danubio infliggendo ai Romani numerose sconfitte; saccheggiarono città ...
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Imperatore romano (Traconitide 204 circa - presso Verona 249) figlio di uno sceicco arabo. Divenuto prefetto del pretorio (243), fece uccidere dai soldati, durante la campagna contro i Persiani, l'imperatore [...] Marino Pacaziano nella Mesia e di altri pretendenti in Cappadocia e in Siria, e l'invasione dei Goti nella Mesia inferiore. Decio, inviato contro questi, ristabilì la situazione ma fu proclamato imperatore dalle truppe. F. marciò contro di lui, ma fu ...
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Marcello I, santo
Angelo Di Berardino
Il Liber pontificalis, unica fonte su di lui, lo dice di origine romana, ma nella sua prima redazione lo dichiara figlio di un Marcello (I, pp. 72-3), nella seconda [...] di Roma, ma avrebbe svolto solo le funzioni di reggente, come era già avvenuto con Novaziano dopo la persecuzione di Decio, quando era difficile eleggere un vescovo. Per questa ragione il suo nome sarebbe stato incluso nel Catalogo Liberiano, poi ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] Ferrara; di lì nel novembre 1502 si trasferí a Padova, dove per due anni visse a dozzina presso il suo maestro Filippo Decio. Gli studi padovani si protrassero fino a tutto il luglio 1505 (fu allievo anche di Carlo Ruini e Cristoforo Alberizio); ne ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] periodo di tranquillità per i cristiani sotto i Severi prima e Filippo l'Arabo poi, alla metà del III secolo l'imperatore Decio si decise a un radicale mutamento di politica con l'emanazione di un provvedimento di carattere generale a loro danno. A ...
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decano1
decano1 s. m. [dal lat. tardo decanus, der. di decem «dieci»]. – 1. a. Sottufficiale dell’esercito romano, comandante di un contubernio di 10 soldati. b. Alto ufficiale romano, comandante di una flotta di 10 navi. c. Funzionario di...
decano2
decano2 s. m. [der. di deca-, col suff. -ano]. – In chimica organica, idrocarburo alifatico saturo a 10 atomi di carbonio, di cui si conoscono più isomeri; il d. normale, liquido incolore, insolubile in acqua, è presente in varî petrolî...