LOMI (Gentileschi), Aurelio
Luca Bortolotti
Nacque a Pisa il 29 febbr. 1556, secondogenito di Giovan Battista di Bartolomeo, orafo nato a Firenze ma trasferitosi con la famiglia a Pisa intorno alla [...] - Galassi - Carofano, p. 275) - che ben esemplifica il lato più sobrio e meditativo della sua produzione. Tale declinazione stilistica, sin quasi castigata, è condivisa da altre realizzazioni dello stesso periodo. Fra queste la Sacra Famiglia con s ...
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LANGETTI, Giovan Battista
Luca Bortolotti
, Nacque a Genova, probabilmente nel 1635, nella parrocchia di S. Sabina, da Giovanni Cesare e da Chiara Bagutti. Si sa che quest'ultima morì, essendo già [...] della maniera cortonesca furono presto scavalcati dall'esempio travolgente di Jusepe de Ribera, recepito dal L. nella sua declinazione più scura e severa, satura di pathos e tragicità.
A partire dal trasferimento a Venezia, i dati disponibili ...
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EVANGELISTI (Evangelista), Filippo Antonio
Pietro Petraroia
Nacque in Roma all'inizio del 1680 (battesimo in S. Benedetto in Piscinula il 31 gennaio) da Chiara Marrocchi e da Carlo. Ben pochi sono i [...] essersi trattato di una rilettura nell'ottica del Luti.
Analogo indirizzo marattesco - ma come citazione e piuttosto come declinazione degli ulteriori ascendenti, sino alla pittura della prima metà del secolo precedente - appare anche nelle tele per ...
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HENDRICKSZ, Dirck (Teodoro d'Errico)
Susanna Falabella
Nacque ad Amsterdam tra il 1542 e il 1544 da Henrick Centen (P. Leone De Castris, 1991, p. 330).
La ricostruzione del percorso pittorico dell'H., [...] partizioni iniziali, con le Storie del Battista e Storie dis. Gregorio Armeno, protagonista è ancora la cultura "caprolatta" nella declinazione più aerea e fusa di Raffaellino da Reggio e del Bertoja (Iacopo Zanguidi), coniugata a una intonazione più ...
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PIAZZA, Callisto
Mauro Pavesi
PIAZZA, Callisto (Calisto). – Nacque verosimilmente a Lodi, intorno al 1500, secondogenito del pittore Martino e di Angela da Treviglio. Poche le notizie documentarie sulla [...] , pp. 27 s.) e connotata dall’unione tra motivi dosseschi e veneti (Giorgione, Palma il Vecchio, Tiziano, Bonifacio Veronese) declinati in una violenta, sanguinaria espressività.
Nel 1527, anno in cui firmò e datò la Pietà della parrocchiale di Esine ...
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DELLI, Daniele detto Dello
Giovanna Damiani
Figlio di Niccolò, farsettaio, e di madonna Orsa, nacque a Firenze intorno al 1403 (Milanesi, 1873, p. 275; Condorelli, 1968, p. 198).
Notizie sulla vita [...] , del quale il supposto D. accoglie spunti soprattutto nella lunetta per S. Egidio, cui si accompagnano una declinazione in senso espressionistico, affatto estranea al Ghiberti, ed una crudezza realistica palese specialmente nel Cristo di Londra ...
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IMPARATO (Imperato), Girolamo
Susanna Falabella
Non si conosce la data di nascita di questo pittore napoletano. Si può supporre, però, che essa debba essere posta intorno alla metà del Cinquecento sulla [...] al baroccismo, che sarebbe rimasta sua nota distintiva nella produzione dell'ultimo decennio del secolo, in una declinazione caratterizzata da vivaci contrasti cromatici di tonalità chiare e cangianti e da tipici panneggi a falde scheggiate (ibid ...
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CREMONA, Italo
Albino Galvano
Figlio di Antonio, medico, e di Marianna Pasciutti, nacque a Cozzo Lomellina (Pavia) il 3 apr. 1905; trasferitasi la famiglia a Torino nel 1911, vi compì gli studi classici [...] estetiche correnti dell'arte di periodi particolarmente consoni al suo temperamento, come quello del primo Novecento, secondo una declinazione d'interessi che troverà il suo culmine nella pubblicazione (Firenze 1964; 2a ediz., Torino 1984; trad., in ...
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PACE di Bartolo
Maria Rita Silvestrelli
PACE di Bartolo. ‒ Si ignorano il luogo e la data di nascita del pittore documentato a Assisi tra il 1344 e il 1368.
La prima notizia fin qui nota risale al [...] di S. Giorgio in S. Chiara, per poi aderire con maggiore convinzione ai modelli della pittura giottesca nella declinazione espressiva che ne aveva proposto ad Assisi il Maestro Espressionista di S. Chiara (forse identificabile con Palmerino di ...
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HAYEZ, Francesco
Michele Di Monte
"Nacqui in Venezia il giorno 10 Febbraio 1791 nella parrocchia di S. Maria Mater Domini": così afferma lo stesso H. nell'incipit delle sue memorie dettate molti anni [...] , la grande tela con Rinaldo e Armida (Venezia, Galleria d'arte moderna a Ca' Pesaro), che mostra la particolare declinazione coloristica e "tizianesca" con cui l'artista aveva inteso la lezione classicista canoviana. Non per caso il dipinto piacque ...
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declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. In partic.: a. ant. Pendenza, inclinazione,...
declinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che si compiace di una situazione generale di declino, di arretramento. ◆ In Italia, Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geo politica «Limes», dà invece ragione al presidente francese. «Quello...