PIAZZETTA, Giacomo
Massimo De Grassi
PIAZZETTA, Giacomo. – Figlio di Domenico, nacque a Pederobba (Treviso) all’inizio degli anni Quaranta del XVII secolo; ignoto è il nome della madre.
L’anno di nascita [...] pressoché imprescindibile, traducendosi da un lato in un sostanziale alleggerimento delle strutture formali e dall’altro in una declinazione più libera e ariosa degli apparati decorativi.
Morì a Venezia dopo una breve malattia il 4 febbraio 1705 ...
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PASSARELLI, Tullio
Alessandra Capanna
PASSARELLI, Tullio. – Nacque a Roma il 10 agosto 1869, figlio di Vincenzo, commerciante, e di Giulia Ottavianelli.
Studiò presso il prestigioso istituto De Merode [...] e coordinate, poste a poca distanza l’una dall’altra, propongono un costruttivo approccio sperimentale alla modernità, declinato con concretezza come sempre è stato costume dello studio Passarelli.
Nel 1939, in conclusione di una carriera brillante ...
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CIBURRI, Simeone
Vittorio Casale
Pittore perugino attivo nella prima metà del Seicento. Morì nel 1624; fu seppellito il 4 gennaio di quell'anno nella chiesa della Confraternita di S. Maria dei Laici [...] . Èevidente l'indifferenza per i problemi dello spazio, in una volontà arcaizzante e riduttiva che è la particolare declinazione del suo baroccismo.
Ai debiti verso il Barocci sono da aggiungere altri verso Ventura Salimbeni, conosciuto attraverso le ...
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LIPPI, Filippino (Filippo di Fra Filippo di Tommaso Lippi)
Enrico Parlato
Nacque a Prato dall'unione illegittima tra il celebre pittore e frate carmelitano, Filippo, e la monaca agostiniana Lucrezia [...] e dello spazio, la gestualità teatrale (per esempio nella cosiddetta Derelitta della collezione Pallavicini) mostrano una declinazione tutta personale del linguaggio postlippesco e botticelliano. Anche se le tavole vanno assegnate in blocco al L ...
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GRECO, Emilio
Carlo Pirovano
Figlio di Giuseppe e di Domenica Sambuco nacque a Catania l'11 ott. 1913.
Le scarne notizie sugli anni di formazione del G. ci riportano a un contesto di dignitosa povertà [...] luci e delle ombre. Mai quanto in questa felice invenzione per il luogo deputato della fantasia infantile il G. ha declinato expressis verbis la sua accorta rilettura delle grammatiche dell'avanguardia (da O. Zadkine ad A. Pevsner a H. Moore), in ...
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GIUDICI, Francesco, detto il Franciabigio
Maria Elena Massimi
Nacque il 30 genn. 1484 nella parrocchia fiorentina di S. Maria in Verzaia - dove venne battezzato il 1° febbraio - dal tessitore di pannilini [...] rivelatrice. Il modello raffaellesco dell'Agnolo Doni (Firenze, Galleria Palatina) assume presso il G. una singolare declinazione introspettiva; come in molti dei ritratti successivi, lo sguardo del soggetto non interpella lo spettatore ma scivola ...
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GIROLAMO da Treviso, il Giovane
Alessandro Serafini
Nacque a Treviso nel 1498 (Vasari, 1550, p. 764). Dai documenti relativi alla sua attività bolognese si ricava che fu figlio di un certo Tommaso (Supino, [...] adesione al classicismo emiliano, risolta in forme sciolte e libere, nient'affatto fredde o eclettiche, anzi predisposte a una declinazione cromatica dolce e mesta.
All'inizio del quarto decennio, G. si trasferì a Venezia, dove strinse amicizia con ...
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FIAMMERI (Fiamiero, Flamerius), Giovan Battista (Battista di Benedetto, Battista di Benedetto dell'Ammannato)
Enrico Parlato
Nacque a Firenze all'inizio del quinto decennio del sec. XVI, data che si [...] due rimanenti (Immacolata e Ss. Confessori) l'intonazione è simile ma risultano evidenti uno scarto qualitativo e una declinazione stilistica leggermente diversa, colorata da lievi accenti naturalistici; forse non è un azzardo riconoscere in una di ...
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BELLINI, Giovanni, detto Giambellino
Terisio Pignatti
Nacque a Venezia attorno al 1427, stando al Vasari, che lo dice morto novantenne nel 1516.
La questione ha dato luogo peraltro a differenti opinioni, [...] B. sia da parte di Antonello. Al veneziano resta sempre un più largo margine di colore, inteso in una sentimentale declinazione, immerso in una spazialità più sperimentale, di valore più inerente al tempo reale e alla quotidiana esistenza. Soavemente ...
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FERRANDINO (Ferradino, Ferrandina)
Fausta Franchini Guelfi
Famiglia di marmorari e scultori lombardi, originari di Casasco d'Intelvi (Como) (Alfonso, 1985, p. 383), documentati a Genova a partire dal [...] di questi artisti, che continuavano a proporre schemi ornamentali di sapore manieristico nell'articolata ed abile declinazione di un ricco e collaudato vocabolario decorativo: nei bellissimi progetti, grandi disegni acquerellati che rappresentano ...
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declinazione
declinazióne s. f. [dal lat. declinatio -onis, der. di declinare: v. declinare]. – 1. L’azione, l’effetto e il modo del declinare, cioè del volgere verso il basso, in senso proprio e fig. In partic.: a. ant. Pendenza, inclinazione,...
declinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che si compiace di una situazione generale di declino, di arretramento. ◆ In Italia, Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geo politica «Limes», dà invece ragione al presidente francese. «Quello...