BARSEGAPA, Pietro da
Eugenio Ragni
Rimatore lombardo vissuto nella seconda metà del sec. XIII; fu autore di un'opera poetica a carattere didattico, da lui stesso chiamata Sermone.
Una sola, pur se ben [...] , un "Petrus de Basilica Petri o Pietro da Bescapè", che nel 1335 e nel 1340 fu eletto tra i goo decurioni della città di AIilano; identificazione senz'altro da scartare per ragioni cronologiche: pur ammettendo infatti nel B. una notevole precocità ...
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MAGNOCAVALLI, Francesco Ottavio
Gian Paolo Romagnani
Nacque il 1 febbr. 1707 a Casale Monferrato (la cui annessione al Ducato di Savoia fu ratificata nel 1713) da Ippolito - signore di Monromeo, consignore [...] più di un mese nella fortezza di Ceva. "Rinsavito", dal 1733 fece parte di diritto del Consiglio cittadino quale decurione nobile di prima classe, e ricoprì nei tre decenni successivi numerose cariche pubbliche e amministrative: nel 1733 e nel 1737 ...
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BERNIERI-TERRAROSSA, Aurelio
Renzo Negri
Nacque a Parma il 14 marzo 1706, unico figlio del conte Antonio Galeazzo Bernieri e della contessa Maria Maddalena Vezzani. Dopo la prima educazione familiare, [...] da Elisabetta Famese la cattedra universitaria di diritto pubblico. Fu in quelle circostanze che Antonio Terrarossa, giureconsulto e capo decurione del Comune, per premiare l'operosità del giovane decise di legare a lui per testamento le sue sostanze ...
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FIANONA (Flanona, Φλάνων)
B. Forlati Tamaro
Centro dell'Istria orientale, stazione preistorica di notevole importanza, al pari di Albona; oltre che le tracce del suo castelliere, ritrovate a Fianona [...] iscrizione. Altre lapidi ci conservano il nome di un curator rei publicae (Inscr. Italiae, r. x, fasc. i, n. 88) e di un decurione che mostrano i rapporti di F. con Pola e con Salona. Ci resta anche un'ara attestante il raro culto di Vesta. F. offrì ...
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BARBARICARIUS
I. Calabi Limentani
Barbaricarius dovette significare, in un primo tempo, il ricamatore o il tessitore di stoffe con figure rappresentate con fili d'oro e di colore, chiamato negli autori [...] piuttosto a un custode delle vesti barbaricae; in un'iscrizione di un Aurelius Cassianus barbaricae (C. I. L., V, 785) decurione della colonia Forum Iulii Iriensium (presso Aquileia) è stato letto barbarica(n)s ma forse si tratta di un cognomen ...
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SERRA
Vito Antonio Vitale
. Famiglia genovese di origine viscontile, discendente cioè da uno dei figli del visconte Ido che a metà del sec. X rappresentava l'autorità dei marchesi Obertenghi. Come ramo [...] notevoli: Giuseppe duca di Cassano, che partecipò alla Repubblica Partenopea e fu poi gran cacciatore di Gioacchino Murat e decurione della città di Napoli nel 1821, e suo fratello Gennaro, vittima della reazione borbonica, giustiziato il 20 agosto ...
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DE LUCA, Francesco
Alfonso Scirocco
Nacque a Cardinale (Catanzaro) il 2 ott. 1811 da Martino, farmacista, e da Maria Carello, primo di sette figli, alcuni dei quali (Sebastiano, Domenico, Giuseppe) [...] rilievo nella vita napoletana. Non prese parte attiva al congresso degli scienziati italiani tenuto a Napoli nel '45; decurione (consigliere comunale) a Catanzaro, non fu chiamato a cariche più impegnative; nel '48 non ebbe incarichi dai ministeri ...
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NENNA, Giovan Battista
Raffaele Girardi
NENNA, Giovan Battista. – Nacque a Bari da Vincenzo e da Luisa Pascalino, fra il 1509 e il 1513, come si deduce dalle notizie offerte da lui stesso nel dialogo [...] tre figli, Pietr’Antonio, Domenico e Cassandra (sulla scena del Nennio essi compongono la brigata dialogante) e fu ‘decurione’ nel Sedile del ‘popolo primario’ (una delle due ‘piazze’ parlamentari di Bari) in rappresentanza delle famiglie non nobili ...
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DURONI, Alessandro
Michele Falzone Del Barbarò
Nacque a Canzo (Como) il 30 maggio 1807 da Antonio e Giustina Molteni. Come L. Suscipj, A. Luswerg e E. F. Jest arrivò alla dagherrotipia dall'ottica e [...] del suo negozio per eseguire riproduzioni al dagherrotipo, di cui una, il Monumento funebre del banchiere F. Nigra, decurione torinese (opera dello scultore milanese P. Marchesi), databile a quegli anni, è conservata al Museo nazionale del cinerpa ...
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Nell'arte militare s'indica con questa parola la parte estrema di un esercito, o di un elemento di esso, disposto linearmente. La parte situata fra le ali chiamasi corpo o centro.
Presso i Romani, ala [...] così dalla misura del soldo, doppio o una volta e mezzo maggiore di quello dei gregarî delle legioni. Decurioni, duplicarî e sesquiplicarî provenivano come gli altri sottufficiali dalla milizia ausiliaria, ma a questi uffici potevano essere promossi ...
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decurione
decurióne s. m. [dal lat. decurio -onis]. – 1. Presso i Romani: a. Comandante di una decuria di cavalieri. b. Chi presiedeva a una decuria di un corpo o collegio. c. Ciascuno dei membri del consiglio dei municipî e delle colonie,...
decurionato
s. m. [dal lat. decurionatus -us]. – Con riferimento all’antica Roma, grado di decurione, come comandante di una decuria di cavalieri; ufficio di decurione, come membro di una decuria nel senato o nella magistratura giudiziaria;...