Scultore, nato a Ceneda (ora Vittorio Veneto) il 29 luglio 1826, morto a Venezia il 6 gennaio 1886. Di modestissima condizione, studiò all'accademia di Venezia sotto Ludovico Lipparini e Luigi Zandomeneghi. [...] 'ossesso.
Bibl.: C. Boito, Scultura e pittura d'oggi, Torino 1877; M. Orio, Vita e opere di Luigi Borro, Venezia 1887; L. Barbantini, Borro Scultore, in Dedalo, II, (1921-1922), pp. 495-820; id., Il ritratto veneziano dell'Ottocento, Venezia 1928. ...
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Pittore, nato a Siena nel 1477. Di un soggiorno giovanile a Firenze portò tenaci ricordi stilistici; fu poi a Roma (dal 1500) e finalmente a Siena donde, secondo antiche fonti, sarebbe fuggito verso il [...] 1911, p. 210 segg.; E. Jacobsen, Das Cinquecento in Siena, Strasburgo 1910, p. 79 segg.; Crowe e Cavalcaselle, A Hist. of Painting in Italy, VI, Londra 1914, p. 8 segg. a cura di L. Douglas e T. Borenius; B. Berenson, in Dedalo, XI (1930-31), p. 766. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A fronte dell’unità determinata dall’adesione al cristianesimo, la filosofia etica [...] , ossia il potere di deliberare e di compiere un certo atto.
F. Corvino, Bonaventura da Bagnoregio francescano e pensatore, Bari, Dedalo, 1980
Boezio di Dacia
La felicità deriva dalla sapienza Sul sommo bene
La felicità è l’attività più nobile e ...
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BONAIUTO, Bernardo
Luciano Marziano
Nacque a Trapani il 24 sett. 1714 da Nicolò. Compiuti gli studi si trasferì, insieme con il padre, a Palermo dove fu segretario di alcuni nobili, fra i quali Antonio [...] di Oreto, sia catanesi (Etnei), messinesi (Pericletanti), trapanesi (Civetta), nelle quali assunse i nomi arcadici di Dedalo Mereo, Acide Drepaneo, Costernato, Polidoro Saturnio, Aurillo Montano, Polimone Dirceo, Affaticato, Segesto Saturnino (Rime ...
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Albero da Siena
Renato Piattoli
Simonetta Saffiotti Bernardi
Nobile senese, figlio di un Bernardino dell'aristocratico popolo di S. Martino, vissuto nella seconda metà del XIII secolo.
Notizie che [...] la giustizia terrena che lo condannò, non per la sua vera colpa, ma " perché non era stato capace di trasformare in Dedalo uno sciocco presuntuoso ": è quasi un vanto per l'ultima beffa perpetrata ai danni del vano senese.
Per quanto riguarda il ...
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ALESSANDRO da Parma
Augusta Bubani
Orafo, attivo a Padova tra il sec. XIV e il XV; nel 1410 era a Ferrara insieme al figlio Pietro. A Padova ha lasciato diverse opere, alcune documentate e datate, altre [...] Belle arti parmigiane,I (1050-1450), a cura di S. Lottici, Parma 1911, pp. 55s.; A. Moschetti, Il tesoro del Duomo di Padova,in Dedalo,VI, 1 (1925-26), pp. 104, 106-107; W. Arslan, Inventario degli oggetti d'arie di Padova,Roma 1936, pp. 15-17, 79 a ...
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Andrèa Pisano (o Andrea di Ugolino di Nino da Pontedera). - Orafo, scultore e architetto (notizie fra il 1330 e il 1348). L'unica opera scultorea a lui sicuramente attribuibile è la porta bronzea del [...] di S. Maria del Fiore, tradizionalmente ascritto a Giotto (la Navigazione; la Caccia; la Tessitura; Jubal; Ercole; la Scultura; l'Aratura; Dedalo), e due statue di Cristo e di s. Reparata, ora nel museo dell'Opera del duomo di Firenze, mentre incerto ...
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Scultore, n. a Bologna il 27 nov. 1595. m. a Roma il 10 giugno 1654. Studiò disegno e pittura con Lodovico Carracci, e frequentò la bottega del modesto scultore e incisore Giulio Cesare Conventi (1577-1640). [...] barocca e l'antico, in L'Arte, XIX (1916), pp. 129-160; id., A. A. ritrattista, in Dedalo, I (1920), pp. 280-304; id., Alcuni ritratti e busti del seicento romano, in Dedalo, III (1922-23), pp. 671-694; A. Gatti, Un'opera ignota di A. A., in Boll. d ...
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MICHELOZZO
Luisa Becherucci
. Scultore e architetto, nato a Firenze nel 1396, ivi morto nel 1472. Giovanissimo incise coni alla zecca fiorentina. Poi collaborò coi grandi del suo tempo: col Ghiberti [...] , M. di Bart., Strasburgo 1900; Willich, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIV, Lipsia 1930; A. Lensi, Ville fiorentine medievali, in Dedalo, XI (1930-31), pp. 1319-34; L. H. Heydenreich, Die Tribuna der SS. Annunziata in Florenz, in Mittheil. des ...
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PROVINS (A. T., 32-33-34)
Valeria BLAIS
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Georges BOURGIN
Città della Francia centro-settentrionale, 96 km. a SE. da Parigi, capoluogo di circondario nel dipartimento [...] abbattuti sono fiancheggiati da torri. Nella città alta, sul sito di castelli e di conventi scomparsi, numerose fattorie nascondono un dedalo di cripte e di sotterranei coperti con vòlte a ogiva. L'antico Hôtel Cadas (la "Grange aux Dîmes") contiene ...
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dedalo1
dèdalo1 agg. [dal lat. daedălus, gr. δαίδαλος], letter. – Ingegnoso, abile nella creazione di cose artistiche: O stupenda opra, o d. architetto! (Ariosto); tomba ... da man d. scolpita (T. Tasso); Un saldo ei fece smisurato scudo Di...
dedalo2
dèdalo2 s. m. [dal fr. dédale, che riproduce il nome di Dedalo, come mitico costruttore del labirinto di Creta]. – Labirinto, ma solo in senso fig., andirivieni intricato di strade o di passaggi in cui sia facile perdere l’orientamento:...