PITTONI, Giambattista
Laura Coggiola Pittoni
Pittore, nato nel 1687 forse a Venezia, morto ivi il 17 novembre 1767. Fu iniziato all'arte da Francesco suo zio, che ebbe discreta fama, ma non grande valore, [...] di lui, ibid., XIV (1914), pp. 169-81; id., G. B. P., Firenze 1921; id., in Riv. della città di Venezia, 1927; id., in Dedalo, VIII (1927-28), pp. 671-95; id., Pseudo influenza francese nell'arte di G. B. P., in Riv. d. Venezia, XII (1933), pp. 399 ...
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LONGHI, Alessandro
Vittorio Moschini
Pittore, nato nel 1733 a Venezia, ivi morto nel 1813. Il padre suo, Pietro L. (v.), dalla cui arte non poco derivò, lo mise a studiare con G. Nogari ritrattista [...] Moschini, Per lo studio di A. L., in L'Arte, n. s., III (1932), pp. 110-47; id., Un ritratto inedito di A. L., in Dedalo, XII (1932), pp. 772-80; I. P. Richter, The portrait of Count Widmann by A. L., in Metropolitan Museum Studies, IV (1932), pp. 39 ...
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LIGOZZI, Iacopo
Carlo Gamba
Pittore, nato intorno al 1547 a Verona, morto il 26 marzo 1626 a Firenze. Figlio di Ermanno, pittore anch'esso, fu probabilmente scolaro di A. Badile. Della sua giovinezza [...] Paolo Veronese.
Bibl.: H. Voss, Die Malerei der Spätrenaissance in Florenz u. Rom, Berlino 1920, II; O. H. Giglioli, in Dedalo, IV (1923-24), pp. 554-70; R. Brenzoni, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXIII, Lipsia 1929 (con ampia bibl.); inoltre ...
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Pittore, nato a Torino nel 1694 da famiglia originaria di Montpellier; ivi morì nel 1766. Artista precoce, si perfezionò studiando a Bologna i maestri di quella scuola, a Roma Raffaello e Pietro da Cortona, [...] . Acc. di pittura e scultura di Torino, Torino 1778, pp. 4143 (con ampia not. biografica); G. Claretta, I Reali di Savoia munifici fautori delle arti, Torino 1893, pp. 72-80; A. Telluccini, L'Arazzeria torinese, in Dedalo, VII (1926-27), pp. 114-116. ...
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IACOPO del Sellaio
Pittore, nato a Firenze nel 1442, morto ivi nel 1493. Viene menzionato come maestro della corporazione di S. Luca negli anni 1460, 1472 e 1473. Nel 1483 eseguì per la compagnia di [...] Painting, XII, l'Aia 1931, pp. 374-415; B. Biagiarelli, I. del S. e i trionfi del museo Bandini a Fiesole, in Riv. d'arte, XIII (1931), pp. 400-06; B. Berenson, Italians Pictures of the Renaissance, Oxford 1932; id., in Dedalo, XII (1932-33), p. 837. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Rossi
Antonello La Vergata
Storico della filosofia, della scienza e delle idee nel senso più ampio del termine, Paolo Rossi è autore di studi fondamentali sulla rivoluzione scientifica, molti [...] di risparmiare e di riciclare le risorse. Ciò richiede […] non l’abbandono alla spontaneità, ma l’uso di tecniche molto sofisticate (Dedalo e il labirinto: l’uomo, la natura, la tecnica, in Pensare la natura. Dal Romanticismo all’ecologia, a cura di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’XI e il XII secolo presentano una novità dirompente nell’evoluzione del concetto di meraviglioso e delle [...]
per curare i corpi malati. Ma conosce
anche l’arte di cambiare l’aspetto,
e volare nell’aria con l’ali come un Dedalo nuovo:
quando vuole va a Brest, a Pavia oppure a Chartres,
quando vuole dal cielo lei scivola nelle vostre terre.
Dicono che imparò ...
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GIGOLA (Cigola), Giovanni Battista
Giulia Conti
Figlio di Giovanni, di professione merciaio, e di Elena Franzini, nacque a Brescia il 28 giugno 1767 (Parisio).
Le notizie sulla sua vita sono in gran [...] di questi anni romani si nota il vivo interesse del G. per l'opera di Mengs, come nella miniatura su avorio Dedalo e Icaro (Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo). Sempre al soggiorno romano risalgono Il Convito di Platone, copia di un acquerello di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Arti, tecniche e industrie di un Paese in evoluzione
Vittorio Marchis
«Senza la tecnica l’uomo non sarebbe mai esistito», affermava José Ortega y Gasset inaugurando nel 1933 il corso ¿Qué es la técnica? [...] impresse nei grandi miti dell’antichità legati, nel nostro mondo occidentale, alle figure di Ercole e Prometeo, di Proserpina e Dedalo, di Pasifae ed Edipo e di molti altri ancora. Le colture dell’olivo e della vite, doni degli dei, cambiarono ...
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ANSELMO e GIRARDO.
S. Lomartire
Scultori attivi a Milano nella seconda metà del 12° secolo. Il loro nome è trasmesso dalle iscrizioni apposte ai rilievi della distrutta porta Romana (ora presso le Civ. [...] relativa all'artefice, alla mitica figura di Dedalo, oltre che all'impiego del verbo formavit, s. IV, 37, 1910, 14, pp. 423-438; F. Novati, Anselmo, il 'nuovo Dedalo', ivi, pp. 505-507; Toesca, Medioevo, 1927, p. 782; S. Vigezzi, La scultura in ...
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dedalo1
dèdalo1 agg. [dal lat. daedălus, gr. δαίδαλος], letter. – Ingegnoso, abile nella creazione di cose artistiche: O stupenda opra, o d. architetto! (Ariosto); tomba ... da man d. scolpita (T. Tasso); Un saldo ei fece smisurato scudo Di...
dedalo2
dèdalo2 s. m. [dal fr. dédale, che riproduce il nome di Dedalo, come mitico costruttore del labirinto di Creta]. – Labirinto, ma solo in senso fig., andirivieni intricato di strade o di passaggi in cui sia facile perdere l’orientamento:...