Critico letterario italiano (Bologna 1947- ivi 2020). Laureato in materie letterarie, allievo di E. Raimondi, professore ordinario di Letteratura italiana presso l'Università di Bologna, è considerato [...] sue opere si ricordano: La degnità della retorica (1975), Letteratura e scienza (1977), Le parole in guerra (1982), Lo specchio di Dedalo (1990), Il Barocco (2000), Vico tra antichi e moderni (2004), Galileo (2011), La retorica della salvezza (2016). ...
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IRDI, Salvatore
Rossella Canuti
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo scultore, probabilmente di origine partenopea, formatosi a Napoli dove svolse la sua attività. A partire dal [...] borbonico della Reale Accademia del disegno di Napoli; durante l'alunnato l'artista eseguì una serie di sculture: i rilievi con Dedalo e Icaro, Teseo (1839), I figli di Giacobbe che riportano al padre la tunica di Giuseppe e la statua di un ...
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BENEDETTI, Andrea
Goffredo Hoogewerff
Probabilmente di origine emiliana (Modena? Parma?), nacque intorno al 1615-18; è menzionato per la prima volta nel 1636 ad Anversa come allievo di un oscuro pittore [...] egli vi abbia trascorso gli ultimi anni della vita. Nella Galleria Estense a Modena esiste un bel "rinfresco" di sua mano (ripr. in Dedalo, IV, p. 607). Due suoi quadri si conservano nella Pinacoteca di Parma (n. 263 e 269, già attribuiti a Jan Heda ...
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Vedi MOIRAI dell'anno: 1963 - 1995
ΜΟIRAI (v. vol. V, p. 143)
G. Bordenache Battaglia
È stata già messa in evidenza l'antichità del culto delle M. in Grecia e, nello stesso tempo, la mancanza di qualsiasi [...] nelle numerose rappresentazioni delle dee sui sarcofagi di età imperiale romana, in associazione con miti tragici (Fetonte, Dedalo, Meleagro, Ippolito). Nella più antica figurazione, quella che compare sul vaso François, esse non hanno attributi. Per ...
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(gr. Μίνως) Mitico re di Creta, figlio di Zeus e di Europa, fratello di Radamanto, sposo di Pasifae, padre di Catreo, Deucalione, Glauco, Androgeo, Acalle, Senodice, Ariadne (o Arianna) e Fedra. La sua [...] di 7 fanciulli e 7 fanciulle da mandarsi come sacrificio espiatorio ogni nove anni al Minotauro. M. nell’inseguire in Sicilia Dedalo, fuggito dal Labirinto dopo che il Minotauro era stato ucciso da Teseo, aiutato da Arianna, morì per mano del re ...
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Fès (arabo Fās; fr. Fez o Fēs) Città (946.815 abitanti ab. nel 2004; 1.050.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana) del Marocco, capoluogo della provincia omonima (5400 km2), posta [...] antico (arabo F. el-Bālī), sul fondo della vallata e sulle pendici che risalgono verso S e verso N, caratteristico per il dedalo di viuzze, per i sūq (mercati), vivaci e pittoreschi, per le magnifiche moschee, per le alte case con cortili e fontane ...
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XOANON (ξόανον)
Ranuccio Bianchi Bandinelli
Si indicano con questo termine le statue primitive, di arte greca, con testa e braccia espresse plasticamente, ma col corpo cilindrico in forma di colonnetta [...] , 1916; G. Caputo, Monum. Ant. Lincei, già sopra menzionato. Per gli esemplari etruschi: D. Levi, in Notizie Scavi, 1931, p. 236; in Dedalo 1933, p. 198; in Boll. d'Arte del Ministero Educ. Naz., 1934, p. 49; E. Hall Doban, Studi Etruschi, X, 1936, p ...
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HOUBRAKEN, Giovanni e Niccolino van (Vanhoubracken, o anche, storpiato, Vanderbrach)
G. I. Hoogewerff
Pittori. Il primo, che si dice scolaro di Rubens e compagno di Matteo Stomer, lavorava già verso [...] identificati per suo alcuni bei quadri.
Bibl.: G. Grosso-Cacopardi, Memorie de' pittori Messinesi, Messina 1821, pp. 180 e 201; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XVII, Lipsia 1924 (con bibl.); G. J. Hoogerwerff, in Dedalo, XI (1930-31), pp. 489-494. ...
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Creta
Fabrizio Di Marco
L'isola del Minotauro
Creta fu il centro della civiltà minoica, che con il leggendario re Minosse e i suoi successori dominò il Mediterraneo per oltre duemila anni. La cultura [...] che gli aveva dato un filo per ritrovare la strada d'uscita dal palazzo, riuscì a uccidere il Minotauro. Minosse volle punire Dedalo perché il suo Labirinto era stato espugnato e lì lo rinchiuse con il figlio Icaro. I due riuscirono a fuggire volando ...
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La laguna e il mare
Giovanni Uggeri
Il mito
La naturale vocazione di Venezia, e prima ancora della "Venetia", per il mare, richiama alla mente remote memorie di relazioni che avrebbero collegato [...] et de la Sicile dans l'antiquité, l'histoire et le légende, Paris 1957, pp. 417-426.
18. Per l'inquadramento dell'arte dedalica, v. Romilly J.H. Jenkins, Daedalica, A Study of Dorian Plastic Art in the Seventh Century B.C., Cambridge 1936; v. anche ...
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dedalo1
dèdalo1 agg. [dal lat. daedălus, gr. δαίδαλος], letter. – Ingegnoso, abile nella creazione di cose artistiche: O stupenda opra, o d. architetto! (Ariosto); tomba ... da man d. scolpita (T. Tasso); Un saldo ei fece smisurato scudo Di...
dedalo2
dèdalo2 s. m. [dal fr. dédale, che riproduce il nome di Dedalo, come mitico costruttore del labirinto di Creta]. – Labirinto, ma solo in senso fig., andirivieni intricato di strade o di passaggi in cui sia facile perdere l’orientamento:...