CEVA, Giovanni
Ugo Baldini
Nacque a Milano, da Carlo Francesco e da Paola de' Colombi, molto probabilmente nel dicembre del 1647. Come il fratello Tommaso, compì i primi studi nel locale collegio gesuitico, [...] gli interpreti se il De re numaria sia da considerarsi uno dei primi tentativi di economia matematica o se la impostazione deduttiva e l'adozione d'un simbolismo per le nozioni economiche non siano che il rivestimento, o la sintesi stenografica, di ...
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Nella ricerca sia psicologica sia etologica, acquisizione persistente di modificazioni del comportamento, dal semplice condizionamento di riflessi primari fino a forme complesse di organizzazione delle [...] al sapere nei termini di un modello teorico e delle sue connessioni formali. Una classica teoria formale è quella ipotetico-deduttiva di C.L. Hull, in cui un insieme complesso di postulati, corollari e teoremi definisce i rapporti tra le variabili ...
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. Termine filosofico, significante in generale tutto ciò che non ha bisogno, per essere conosciuto, di fondarsi sull'esperienza, non dipendendone, ma anzi costituendo un presupposto essenziale per la stessa [...] o no implicito in quello del soggetto, e rilevata la naturale apriorità dei primi (nel senso della loro immediata e deduttiva possibilità di affermazione) e aposteriorità dei secondi, Kant si pose il problema della possibilità di giudizî sintetici a ...
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volontà (volontade; volontate; voluntade)
Giorgio Stabile
Il termine ricorre in D. con il valore fondamentale di " appetito determinato " o " appetizione deliberata ". Il tema della v. è intimamente [...] l'esempio: ‛ triangulus habet tres duobus rectis aequales ') finivano col rendere inoperanti sul piano della corretta argomentazione deduttiva quelle ‛ prime notizie ' da cui pure l'intelletto doveva muovere.
Ciò posto, D. enuncia ex professo la ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] . Nella media e tarda Stoa la metafisica monista del logos universale, ragione e anima del mondo, includeva una logica deduttiva, un’etica e una politica. Le dottrine più caratteristiche dello stoicismo – la ragione seminale presente in tutti gli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Fuoco
Rosario Patalano
Il contributo analitico di Francesco Fuoco è stato per un lungo periodo offuscato dalla querelle filologica nota come caso Fuoco, che ha concentrato l’attenzione degli [...] è lo studio del caso particolare e mutabile, ma la costruzione di principi e di «regole generali». Il metodo deduttivo, tuttavia, non ignora il caso particolare, lo considera semplicemente come un’applicazione di un principio generale, che può anche ...
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Giurista e storico (Chemnitz 1632 - Berlino 1694). Fu il primo a insegnare in una università diritto naturale e delle genti (a Heidelberg dal 1661); fu quindi consigliere di Stato e storiografo regio a [...] , interpretando la nuova coscienza europea laica e razionalista. P. intende svolgere la scienza del diritto come scienza rigorosamente deduttiva, fondata sulla recta ratio e non su procedimenti induttivi (lo ius gentium, secondo P., non può trovarsi ...
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storica, scuola Nel campo di varie discipline, indirizzi di studi, che, ripudiando ogni concezione aprioristica, astratta, dogmatica, affermano di volersi avvicinare all’oggetto delle loro ricerche con [...] e W. Roscher), i quali, pur dando importanza all’osservazione storica, non mostrarono ostilità verso la teoria economica astratta e deduttiva e cercarono di tracciare le leggi dello sviluppo s. dell’economia.
Il termine di giovane (o nuova) scuola s ...
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LINGUISTICA TIPOLOGICA
Giuliano Bernini
La l.t. s'interessa soprattutto della ricerca di principi di organizzazione dei sistemi linguistici che rendano conto della variazione strutturale delle lingue, [...] tipo discreto viene fatto dalla linguistica generativa, la quale, pur contrapponendosi a quella strutturalista e funzionalista per l'impostazione deduttiva e la base meno ampia di dati empirici, si avvicina a queste con la teoria dei ''parametri'' (N ...
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AVOGADRO di Quaregna, Amedeo
Vincenzo Cappelletti-Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 9 ag. 1776, da Filippo e da Anna Maria Vercellone, secondogenito, succedendo al padre nel titolo comitale [...] a mostrare ove si sia fondata la dottrina dell'A. e quale ne sia stato il fine: di ordinamento e di ricostruzione deduttiva del corpus sperimentale. La memoria, prima citata, che l'A. presentò all'Accademia delle Scienze di Torino nel 1803 insieme al ...
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deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...
progressus in infinitum
locuz. lat. (propr. «il procedere all’infinito»), usata in ital. come s. m. – Espressione con cui, nella filosofia scolastica, è designato un modo di procedere logico che, per spiegare qualcosa, ricorre a un termine,...