Fondatore di quello che, cronologicamente, è il terzo dei sistemi o riti o scuole (madhhab) sunniti vigenti in rituale e diritto musulmano e che da lui prende il nome (v. islamismo, XIX, p. 614). Di stirpe [...] in apposito libro (forse il primo del genere), eliminando quello che vi poteva essere di soggettivo ed arbitrario nelle deduzioni dei due precedenti capiscuola Abū Ḥanīfah e Mālik, e quindi cercando sempre di giustificare le norme suddette in base ...
Leggi Tutto
SPEMANN, Hans
Pasquale Pasquini
Zoologo, nato a Stoccarda il 27 giugno 1869. Si laureò in scienze naturali a Würzburg nel 1894, e ivi conseguì l'abilitazione in zoologia nel 1898. Fu nominato nel 1908 [...] (v. innesti e trapianti) e di operazioni microchirurgiche su embrioni di Anfibî, da cui derivò la deduzione sperimentale del concetto di "organizzatore", una delle più brillanti e suggestive scoperte nell'embriologia dell'ultimo quarantennio ...
Leggi Tutto
IMMEDIATEZZA
Guido Calogero
. Termine filosofico, designante in generale il carattere per cui una realtà o una conoscenza esiste o si presenta al pensiero senza che perciò sia necessario che le preceda, [...] rispetto alle mediazioni che ne opera, scendendo verso terra, il pensiero, quanto nell'inversa svalutazione che del "pensiero immediato" compie, in nome del nuovo ideale della "deduzione" e quindi "mediazione" dialettica, l'idealismo postkantiano. ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Ottica
Alan E. Shapiro
Ottica
Nei cento anni intercorsi tra la pubblicazione della principale opera ottica di Johannes Kepler, i Paralipomena (1604), [...] accettato il concetto di forza; a questo punto il modello di Newton forniva una risposta soddisfacente all'enigma ‒ già evidente nella deduzione di Descartes della legge di Snell ‒ della maggiore velocità del moto di un corpo in un mezzo denso: in un ...
Leggi Tutto
Contini, Gianfranco
Dante Della Terza
Dopo alcuni scritti minori, il C. dà un primo fondamentale contributo agli studi danteschi con l'edizione delle Rime (1939). Al di là dell'analisi delle costanti [...] di rapporti tra cose " come solo modo d'esprimersi dello stilnovista; e d'altra parte il rifiuto di ogni deduzione grettamente realistica, non disgiunto dalla " possibilità germinale " di una ‛ ironia ' dantesca; o l'asserzione della mancanza di ...
Leggi Tutto
Vedi LUCCA dell'anno: 1961 - 1995
LUCCA (Λοῦκα, Luca)
O. Cresti Manco
Città della Toscana, sorta su un'isola fluviale del Serchio, fu stazione dei Liguri, che si spingevano verso la riva destra dell'Arno, [...] , 59) ricorda per la prima volta L. nel 218 a. C., quando, dopo la battaglia della Trebbia, Annibale si volse verso i Liguri. La deduzione di L. a colonia è del 180 a. C. ad opera dei triumviri Q. F. Buteone, M. e P. Papillio Lenate (Liv., xl-xliii ...
Leggi Tutto
Appello e cassazione
Pasquale D'Ascola
Le novità in tema di giudizio di appello mirano alla semplificazione del rito. Le Sezioni Unite hanno chiarito che, al fine di individuare il regime impugnatorio [...] giudice ex art. 158 c.p.c., con conseguente nullità assoluta della pronuncia, occorrendo a tal fine la specifica deduzione e il positivo riscontro che l’attività stessa abbia, in concreto, comportato l’esplicazione di funzioni riservate dalla legge ...
Leggi Tutto
paranoia
Psicosi caratterizzata dallo sviluppo di un delirio cronico (di grandezza, di persecuzione, di gelosia, ecc.), lucido, sistematizzato, dotato di una propria logica interna, non associato ad [...] lo psichiatra francese Jean- Etienne-Dominique Esquirol (1772-1840) la descrisse come un disturbo psichico consistente nella deduzione logica di conseguenze legittime da principi falsi, da convinzioni ideo-affettive inattaccabili. Su questa linea il ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] all'infinito dalla conclusione alla premessa, e non vi sarebbe mai un saldo punto di partenza per la deduzione scientifica. Esse debbono venir semplicemente intuite dall'intelletto, dal νοῦς, che non scinde, come la διάνοια (facoltà giudicante ...
Leggi Tutto
Astronomo, nato ad Amburgo il 23 settembre 1791, morto a Spandau il 26 agosto 1865. All'università di Gottinga si dedicò agli studi astronomici sotto la direzione di K. F. Gauss, che lo ebbe allievo prediletto; [...] 'orbita percorsa dalla cometa scoperta dal Pons nel 1818 e che ora ha il nome del suo calcolatore, come pure la deduzione della parallasse solare dai passaggi di Venere davanti al Sole, verificatisi negli anni 1761 e 1769. Benemerenza non piccola si ...
Leggi Tutto
deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale si perviene a una conclusione mediante...
deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...