TOMMASO da Pizzano
Tommaso Duranti
TOMMASO da Pizzano (Tommaso da Bologna, Thomas de Pizan). – Nacque a Bologna probabilmente negli anni Dieci del XIV secolo, da Benvenuto, membro di una consorteria [...] a Bologna, laureandosi in medicina in data incerta; già Giovanni Fantuzzi (1786) propose il 1343, ma solo per deduzione dalla prima menzione come docente (1344). Tuttavia, Tommaso è documentato come lettore di astrologia dall’anno accademico 1340-41 ...
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assiomatica
assiomatica o teoria del metodo assiomatico o del metodo deduttivo, l’insieme delle questioni concernenti la metodologia delle teorie definite attraverso assiomi. Si è soliti distinguere [...] viene fatta discendere la verità di tutte le altre da esse deducibili attraverso l’applicazione di regole di deduzione. Essi devono includere tutte le possibili ipotesi concernenti i concetti basilari, dando di questi una definizione implicita. Per ...
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Matematico e filosofo polacco (Wolsztyn, Poznań, 1778 - Neuilly 1853). Autore di importanti studi sulle funzioni, giunse alla soluzione dei sistemi di equazioni differenziali lineari. Dette vita al movimento [...] . a sviluppare solo il fatto formale della matematica lo condusse a singolari forme di "misticismo matematico", come la pretesa deduzione dell'"Assoluto" da una "matematica universale" da lui ideata. La filosofia mistica di W.-H., il "messianismo", è ...
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Scienza giuridica, sviluppatasi tra l’Ottocento e il Novecento, soprattutto in Germania e in Italia, che procedeva all’elaborazione di concetti generali e astratti sulla base di norme valide solo perché [...] Rechtslehre (teoria generale del diritto) di A. Merkel, ossia nella sistematizzazione dei concetti giuridici attraverso la loro deduzione dall’analisi dei principi generali delle varie branche dell’ordinamento positivo: una vera e propria scienza del ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] in profondità; le terrecotte architettoniche hanno suggerito una data alla metà del 5° sec. a.C., in concomitanza con la deduzione coloniaria romano-latina del 442 a.C. È da chiedersi se vada considerata nello stesso contesto la grande villa rustica ...
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PROVA civile e penale
Francesco CARNELUTTI
1. Provare (lat. probare; fr. prouver; sp. provar; tedesco beweisen; ingl. to prove) non significa tanto conoscere, quanto riconoscere qualche cosa, per mezzo [...] , cioè di varî gradi; mentre la prova indiretta di primo grado è quella in cui la fonte di prova serve senz'altro alla deduzione del fatto da provare, quando vi sono in mezzo un'altra o più altre fonti di prova, la prova indiretta è di secondo ...
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POYNTING, John Henry
Giorgio DIAZ DE SANTILLANA
Giovanni GIORGI
Fisico inglese, nato il 9 settembre 1852 a Monton presso Manchester, morto il 30 marzo 1914. Studiò a Manchester e a Cambridge. Nel 1878 [...] supplementò (nel 1884) il principio della conservazione con un'asserzione ulteriore, ricavando da una serie di confronti questa deduzione, che l'energia possiede anche continuità nella sua esistenza; cioè se sparisce da una regione dello spazio e ...
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GIAMBLICO ('Ιάμβλιχος, Iamblĭchus)
Guido Calogero
Filosofo neoplatonico, nato a Calcide in Celesiria, morto intorno al 330 d. C. Fu l'iniziatore della scuola neoplatonica di Siria, continuata dopo di [...] dei neopitagorici. E a minute distinzioni e moltiplicazioni venivano sottoposti quegli stessi principî: come può vedersi già nella deduzione giamblichea dei supremi gradi dell'essere, in cui all'Uno plotiniano, platonicamente identico al Bene, vien ...
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Genesi e struttura della società
Davide Spanio
Scritta da Giovanni Gentile tra l’agosto e il settembre del 1943, «a sollievo dell’animo in giorni angosciosi per ogni Italiano», ma anche «per adempiere [...] Io o, se si preferisce, da un altro come Io. Si sarebbe allora trattato di apprezzare in queste pagine la deduzione di una molteplicità di soggetti sul fondamento del divenire, quando al divenire fosse stata concessa la consistenza dell’atto pensante ...
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Vedi CENTURIAZIONE dell'anno: 1959 - 1994
CENTURIAZIONE
F. Castagnoli
È il sistema usato nel mondo romano nella divisione delle terre assegnate ai coloni, cittadini con cittadinanza romana o latina, [...] in età più antica a un numero assai maggiore (30, 20, 40, etc.) secondo la legge stabilita volta per volta nella deduzione della colonia e che variava secondo la disponibilità e la fertilità del terreno, oltre che per motivi di natura politica. In un ...
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deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale si perviene a una conclusione mediante...
deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...