Vedi Corte internazionale di giustizia dell'anno: 2014 - 2015 - 2016 - 2017
Corte internazionale di giustizia
Marina Mancini
Il presente contributo intende dar conto sinteticamente dell’attività della [...] , 512).
I profili problematici
Desta perplessità nella sentenza in esame l’impiego del criterio dell’“unica deduzione possibile” ai fini dell’accertamento del dolus specialis richiesto per la determinazione della responsabilità statale per genocidio ...
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assioma
Dal lat. tardo axioma, gr. ἀξίωµα der. di ἄξιος «degno di valore». In generale designa una proposizione il cui ruolo conoscitivo è quello di un principio evidente di per sé e mediante il quale [...] (mediante un linguaggio artificiale, all’interno di un sistema formale), da cui poter derivare (in base a precise regole di deduzione) le altre proposizioni della teoria. Gli a. sono così frutto di scelte arbitrarie: ciò che può essere posto come a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il paradosso di Russell (1902) è la più nota smentita al principio di comprensione [...] a dare alle stampe il secondo volume delle Leggi fondamentali dell’Aritmetica (1903): poiché il suo sistema logico permette la deduzione formale di PR, il sistema è contraddittorio. La reazione di Cantor al paradosso fu meno “costernata” di quella di ...
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Vedi AREZZO dell'anno: 1958 - 1994
AREZZO (Arretium, ᾿Αρρήτιον)
G. Maetzke
Antica città etrusca, situata nella parte NE dell'Etruria propria, sulle colline prospicienti la valle del Clanis (Chiana), [...] dedusse una colonia (Arretini fidentiores) che visse a fianco degli antichi abitanti (Arretini veteres) e una seconda deduzione vi effettuò Cesare (Arretini Iulienses). Non vi fu però spostamento, ma ampliamento della città, che continuò a prosperare ...
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PUNTA DELLA VIPERA
M. Torelli
Località a 2 km a N di S. Marinella (Civitavecchia), nel territorio dell'antica Caere, ove sono stati scoperti i resti di un santuario etrusco dedicato a Minerva (scavi [...] un altare con cavità centrale, caratteristico per riti ctonî. Nel III sec. a. C., forse in concomitanza con la deduzione della colonia maritima di Castrum Novum, il tempio ricevette una nuova decorazione in terracotta, con notevoli somiglianze con il ...
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Wronski-Hoene, Jozef Marja
Wroński-Hoene, Józef Marja
Matematico e filosofo polacco (Wolsztyn, Poznań, 1778 - Neuilly, Francia, 1853). Ufficiale di artiglieria nell’esercito rivoluzionario di Kościuszko, [...] . a sviluppare solo il fatto formale della matematica lo condusse a singolari forme di «misticismo matematico», come la pretesa deduzione dell’«assoluto» da una «matematica universale» da lui ideata. La filosofia mistica di W.-H., il «messianismo», è ...
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Meyerson, Emile
Meyerson, Émile
Filosofo polacco, naturalizzato francese (Lublino 1859 - Parigi 1933). Studiò chimica con R. Bunsen; nel 1880 si trasferì a Parigi, dove lavorò come giornalista presso [...] pensiero razionale. Le sue opere principali sono: Identité et réalité (1921); La déduction rélativiste (1925; trad. it. La deduzione relativistica); Du cheminement de la pensée (3 voll., 1931); Réel et déterminisme dans la physique quantique (1933). ...
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L’utile che viene dall’esercizio di un mestiere, di una professione, di un’industria, da un qualsiasi impiego di capitale.
In economia, il flusso di moneta, beni o servizi, ricevuto da singoli individui, [...] r. d’impresa. Per quel che concerne la determinazione del r. tassabile, non è riconosciuta alcuna possibilità di deduzione delle spese sostenute: i proventi sono assunti al lordo. Per quanto attiene al criterio di imputazione temporale, è utilizzato ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] con R. Descartes, che dalle sue dimostrazioni fondate sull’intuizione e la deduzione trasse l’idea di un metodo universale per il sapere. Le rigorose dimostrazioni e deduzioni della m. rappresentano anche il modello che ispirò a G. Leibniz l ...
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SILLOGISTICA
Guido Calogero
Termine filosofico, designante la teoria della natura e delle forme del sillogismo. Secondo la nota definizione aristotelica, quest'ultimo è un "ragionamento nel quale, poste [...] comprensione la seconda e questa la prima (p. es., le idee di vivente, vertebrato, uomo). Il principio della deduzione sillogistica è invero costituito dal fatto che, venendo affermato dalle premesse che il primo termine è implicito, positivamente o ...
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deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale si perviene a una conclusione mediante...
deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...