HUME, David
Guido Calogero
Filosofo, storico ed economista inglese, nato a Edimburgo il 26 aprile 1711, ivi morto il 25 agosto 1776. Dopo avere trascorso i primi anni della sua vita nella proprietà [...] il sum della sostanza pensante e poi anche l'esse della sostanza estesa; H. mostra la precarietà di entrambe quelle deduzioni, traducendo anche il cogito ergo sum in un mero cogito ergo cogito.Così la stessa formula di vittoria sullo scetticismo ...
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Profeta ebreo, il terzo nell'ordine dei Profeti minori, che fiorì verso il 750 a. C.
Nella Volgata latina e nelle versioni italiane della Bibbia s'incontrano due altri uomini dello stesso nome: il padre [...] della dottrina, non quello del bel parlare. I moderni non convengono con lui nella parte negativa del suo giudizio, aprioristica deduzione (sembra) dall'umile origine e professione del profeta. È vero ciò che osserva il medesimo S. Girolamo un po ...
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SCHLEIERMACHER, Friedrich Daniel Ernst
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo e teologo protestante, nato a Breslavia il 21 novembre 1768. Educato al pietismo nella famiglia e nei collegi che successivamente [...] l'attività simbolizzatrice universale si esprime nella scuola, e quella simbolizzatrice individuale nella chiesa. Dove la deduzione degli organismi etici concreti dalle forme di attività, se riesce ad allontanarsi da quella hegeliana, non riesce ...
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Stocastici, processi
Luigi Accardi
Roberto Monte
(App. V, v, p. 275)
I p. s. hanno assunto sempre di più il ruolo di strumenti euristici anche al di fuori della fisica statistica, il contesto tipico [...] Scholes è stata enorme: migliaia di agenti finanziari e investitori la usano quotidianamente e le idee usate per la sua deduzione sono state estese oltre l'ambito puramente finanziario, includendo per es. la valutazione di contratti assicurativi o di ...
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LAVORO
Ugo AMALDI
Giovanni GIORGI
. Meccanica. - È uno dei concetti elementari. Nel linguaggio corrente si dice, in generale, che un uomo lavora, quando, esplicando un certo sforzo muscolare, riesce [...] lavori virtuali è stato intuito in forma embrionale da Aristotele, che lo applicò per ricavare le proprietà delle leve, con deduzione fisicamente più rigorosa di quella di Archimede. In forma gradualmente più evoluta, ma sempre parziale, si trova in ...
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PANNONI e PANNONIA (Pannŏnes, Pannŏnia)
Pietro Romanelli
Col nome di Pannoni, i Romani comprendevano un gran numero di tribù abitanti a oriente dell'Italia e della Dalmazia, fra queste e il Danubio e [...] luogo a centri cittadini come Carnunto, Vindobona, Aquinco, Mursa. Altri di questi dovettero il loro sviluppo alla deduzione di colonie di veterani, come Poetovio; altri infine (Savaria, Scarbantia) all'urbanizzazione delle tribù indigene, e alla ...
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SPAVENTA, Bertrando
Guido Calogero
Pensatore e storico della filosofia, nato a Bomba (Chieti) il 26 giugno 1817, morto a Napoli il 20 febbraio 1883. Scolaro, insieme col fratello Silvio (v.), nel seminario [...] critica della dialettica hegeliana sono bensì in alcuni studî concernenti le prime categorie della Logica e la loro deduzione, su cui lo S. tornò più volte; vi si comincia sempre meglio a delineare quella trasvalutazione attualistica della ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Bohr ed Einstein: fenomeni e realta fisica
Sandro Petruccioli
Bohr ed Einstein: fenomeni e realtà fisica
Gli storici della scienza hanno tentato diverse [...] egli scegliesse di misurare la posizione della prima particella, potrebbe dirci dove si trova l'altra. Questa è una deduzione semplice e perfettamente corretta che si ricava dai principî della meccanica quantistica; ma non è davvero paradossale? Come ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] della razionalità come processo e come concreta realtà vivente nella storia. L’assolutezza del sapere non va intesa come deduzione aprioristica dello scibile: l’idea secondo cui «la conoscenza è in sé tutto il conoscibile» («sapere assoluto») è ...
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L'Ottocento: chimica. Atomi, tipi e radicali
Colin A. Russell
Atomi, tipi e radicali
Scoprire di che cosa sono fatti gli oggetti che ci circondano è la capacità fondamentale di un chimico. Tale tendenza [...] allora certamente il peso atomico dell'azoto doveva essere 4,7. Di conseguenza, non si poteva usare questa deduzione per stabilire la formula dell'ammoniaca. Per sfuggire dal labirinto dell'argomentazione 'circolare' era necessario trovare dei metodi ...
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deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale si perviene a una conclusione mediante...
deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...