Boezio, Severino
Francesco Tateo
Filosofo e letterato romano, discendente dalla nobile gente Anicia, vissuto fra il V e il VI secolo durante la dominazione ostrogota in Italia.
La condizione sociale [...] e diviene uno dei punti nevralgici del messaggio dantesco. Il libro V dell'opera boeziana, che intende confutare la falsa deduzione da una parte di chi nega il libero arbitrio e ne deduce l'inutilità della preghiera, dall'altra di chi nega ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Claudio Napoleoni
Riccardo Bellofiore
Claudio Napoleoni è una delle voci più significative dell’economia politica italiana, nell’ambito della quale ha svolto una funzione essenziale, critica e ricostruttiva [...] totalità capitalistica permea i contributi dell’ultimo Napoleoni. Dal punto di vista della teoria economica ogni deduzione dal sovrappiù diversa dal profitto appare arbitraria. Dal punto di vista della teoria politica la conclusione, preveggente ...
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Ferrucio Auletta
Abstract
Nell’ambito delle «autorità alle quali è affidata l’amministrazione della giustizia» viene svolta un’analisi degli organi ai quali risulta affidata la giurisdizione generale, [...] a far valere la specifica nullità in appello: interesse difettoso, con la conseguenza dell’inammissibilità del rimedio, ove la deduzione della nullità non vada congiunta alla denuncia di vizi ulteriori tali da mutare i termini sostanziali della ...
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Andrea Giussani
Abstract
Si espone la disciplina della litispendenza e della continenza fra cause esaminandone presupposti ed effetti alla luce del diritto interno e delle fonti comunitarie.
Litispendenza [...] ). Se però dal fascicolo prevenuto si stralciano deduzioni, ritenendole tardive rispetto alle preclusioni formatesi nel continenza per specularità: in particolare nel frequente caso di deduzione di inadempimenti reciproci, cfr., per es., da ult ...
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L’eccesso di potere giurisdizionale
Ruggiero Dipace
Il problematico rapporto tra l’amministrazione e la giurisdizione è stato oggetto di numerose sentenze della Corte di cassazione nell’ultimo anno. [...] , in sede di ottemperanza, l’interpretazione della decisione oggetto di tale giudizio, con la conseguenza che la deduzione di eventuali errori commessi in sede interpretativa non investe i limiti esterni delle attribuzioni giurisdizionali, a nulla ...
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Evoluzione del comportamento
John L. Gittleman
Konrad Lorenz riteneva che "ogni volta che un biologo cerca di sapere perché un organismo sia costituito o agisca in un determinato modo, deve ricorrere [...] finora: la filogenesi viene utilizzata infatti in questo caso per raggiungere un obiettivo più complesso rispetto alla deduzione di una discendenza evolutiva, cioè per fornire precisi intervalli temporali in cui si è svolto il processo evolutivo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per la vastità della sua opera e la varietà dei campi indagati, Charles Sanders Peirce [...] . L’inferenza, secondo Peirce, opera in ogni passo della conoscenza, dalla percezione alle teorie scientifiche. Oltre alla deduzione, la forma di inferenza classica, egli riconosce l’induzione, strumento logico per la formazione di leggi generali, e ...
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Platone (Plato)
Marta Cristiani
Filosofo greco. Nato in Atene nel 428/427, da famiglia aristocratica, ebbe un'educazione adeguata alla sua classe e fu iniziato alla filosofia dall'eracliteo Cratilo: [...] che all'unico movimento uniforme e invariabile del primo mobile: v. METAPH. XII 8, 1073a), attraverso la successiva deduzione di Plotino (che dal supremo principio causale si produce un unico effetto, cioè l'Intelligenza o Nous immateriale ed eterna ...
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CORTESI (Cortesius, de Cortesiis), Paolo
Roberto Ricciardi
Nacque a Roma nel 1465 da Antonio, abbreviatore pontificio di famiglia probabilmente originaria di Pavia successivamente stabilitasi a San [...] cerchie umanistiche romane e fiorentine di pervenire a un beneficio ecclesiastico (Dionisotti, Chierici, pp. 183 s.), è deduzione non dimostrabile, ma certo acuta. L'opera non dà mai l'impressione di sollevarsi all'altezza aristocratica, sociale ...
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Vedi CROTONE dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CROTONE (v. vol. Il, p. 964 e S 1970, p. 269)
R. Spadea
Le ricerche, riprese dal 1973 all'interno dell'area urbana, hanno dovuto tener conto dell'impianto del [...] periodo del massimo splendore della pòlis, allorché le mura si sviluppavano per 12 miglia).
Del 194 a.C. è la deduzione della colonia romana: la presenza della necropoli, già individuata sotto l'edificio della Banca d'Italia e, più recentemente (1985 ...
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deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale si perviene a una conclusione mediante...
deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...