Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma [...] nessi di idee che non si rivelano immediatamente all’intuizione (J. Locke), ora l’aspetto logico, come processo di deduzione formale da premesse, modellato sul tipo della d. matematica (R. Descartes, G. Leibniz). Nuovo impulso ha ricevuto lo studio ...
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Vedi OSIMO dell'anno: 1963 - 1996
OSIMO (Αὔξιμον, Αὕξουμον; Auximum)
G. V. Gentili
Centro delle Marche, in provincia di Ancona; la città antica corrisponde alla moderna, elevata su una collina (alta [...] m 265) della catena pleistocenica fra le valli parallele del Musone e dell'Aspio.
La deduzione della colonia romana secondo Velleio Patercolo risalirebbe al 157 a. C.; secondo gli Annali la data dovrebbe essere arretrata, essendo ricordati varî ...
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Astronomo americano, nato a Boston (Mass.) nel 1846, morto nel 1913. Lavorò con Beniamino Apthorp Gould e all'osservatorio di Harvard (Mass.). Si devono a lui: un nuovo strumento per osservazioni fondamentali, [...] l'almuncatarat; lo studio del cannocchiale zenitale a riflessione di Greenwich; una deduzione della costante di aberrazione; l'identificazione della cometa 1889 d con quella di Lexell (Anders Johann 1740-84) del 1770; il difficile ritrovamento del ...
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Scrittore medievale, maestro di teologia a Parigi, non meglio identificato (forse era un Adam Bellefemme), a cui in due manoscritti è attribuita un'opera De intelligentiis, o Memoriale rerum difficilium, [...] . In diretta dipendenza dalla metafisica della luce di Roberto Grossatesta, riecheggiando motivi neoplatonici, l'autore prospetta una deduzione del molteplice dall'Uno (Dio) secondo un processo scalare che richiama l'insegnamento dello pseudo-Dionigi ...
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FRINIATI (Friniātes Ligures)
Pietro Baroccelli
Popolazione di origine ligure combattuta e vinta, l'anno 187 a. C., nelle sue sedi sui due versanti, sembra, dell'Alto Appennino fra Modena e Lucca, dai [...] consoli romani M. Emilio Lepìdo e C. Flaminio Nepote (Livio, XXXIX, 1-2), due anni dopo la deduzione della colonia di Bononia (Bologna). La vittoria diede ai consoli la sicurezza necessaria per costruire le grandi vie Flaminia, da Arezzo a Bologna, ...
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SOCIOLOGIA CRIMINALE
Ugo Spirito
. Con questa denominazione Enrico Ferri volle caratterizzare in tutta la molteplicità dei suoi aspetti lo studio del fenomeno della delinquenza condotto con metodo positivo. [...] è l'espressione più compiuta della cosiddetta "scuola positiva" di diritto penale, secondo cui occorre sostituire alla tradizionale deduzione logica del concetto di delitto come ente giuridico lo studio della "storia naturale dell'uomo delinquente" e ...
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BADINI, Carlo Francesco
Giovanni Busino
Nacque nel primo quindicennio del 1700 in Piemonte, forse a Mondovì. Poche notizie si hanno sulla prima parte della sua vita: da alcuni libelli dello stesso B. [...] si deduce che fu dottore in legge e in lettere presso l'università di Torino, ma tale deduzione non trova conferma nei registri dello Studio piemontese e neanche nei documenti dei locali Archivi di Stato. Da una lettera di Alessandro Verri e da un' ...
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Vedi PARMA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PARMA (v. vol. V, p. 960 e S 1970, p. 600)
M. Marini Calvani
I risultati di scavi condotti nel centro storico, entro vari isolati del nucleo ad assi ortogonali [...] tuttora riconoscibile sulla riva destra del torrente Parma, sembrano ricondurre tale impianto all'epoca della deduzione della colonia. Sono state ritrovate, non lontano da quella che diverrà l'area del foro e sulla riva del torrente, anche tracce d' ...
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REDDITO, Imposta sul
Leonardo Perrone
Cesare Cosciani
Principi generali. - È noto che le esigenze più sentite, tra le molte che hanno condotto alla riforma dell'imposizione sul r. (attuata dai d.P.R. [...] una quota pari al 50% del r. stesso, con i limiti minimo e massimo di 6 e 12 milioni, ragguagliata ad anno. La deduzione, peraltro, per i r. agrari e d'impresa è attribuita a condizione che il soggetto presti la propria opera nell'impresa e che tale ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] risolvere certi problemi mediante l'assunzione, in via d'ipotesi, di una soluzione che ancora non si conosce e la deduzione da questa delle conseguenze che ne derivano, sino a pervenire a qualche proposizione che già si conosce come vera. Aristotele ...
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deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale si perviene a una conclusione mediante...
deduttivo
agg. [dal lat. tardo deductivus, der. di deducĕre «dedurre»]. – Che riguarda la deduzione (come procedimento logico): metodo d., quello che procede per deduzione, usando cioè soltanto il ragionamento senza far ricorso all’esperienza...