capire [lat. capĕre, con mutamento di coniug.] (io capisco, tu capisci, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere, ma i tempi comp. sono rari), non com. [poter entrare in un luogo, esservi contenuto, spec. fig.] [...] animali, non avendo lingua, non sono capaci di concepir quantità determinata ec. se non menoma (G. Leopardi). La deduzione logica è ancora più evidente con constatare: io soffro orrendamente quando posso constatare di aver lavorato invano (I. Svevo ...
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Fabio Rossi
filosofia. Finestra di approfondimento
Aree - Epistemologia o filosofia della scienza; ermeneutica; estetica; filosofia (del diritto, della logica, della matematica, della natura, della politica, [...] ; cosa; cosa in sé o noumeno; coscienza; cosmo; cosmologia; cosmogonia; credenza; cultura; decidibilità; decisione; deduzione; definizione; demiurgo; denotazione; dialettica; didattica; differenza; dimostrazione; dio; diritto; disgiunzione; divenire ...
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Filosofia
Rapporto per il quale una conclusione deriva da una o più premesse. Nella storia della filosofia si distinguono tre principali interpretazioni di tale rapporto. Secondo la prima, esso è fondato sull’essenza necessaria o sostanza degli...
deduzione
Sottrazione di un determinato importo dal reddito complessivo, allo scopo di ridurre la base imponibile (➔) ai fini dell’imposizione diretta. Attraverso tale meccanismo il contribuente abbassa il proprio onere tributario, poiché...