RENIER de Huy
F. Cervini
Orafo e bronzista mosano attivo nella prima metà del 12° secolo.Un Renerus aurifaber è citato in una carta del 1125 con la quale Alberone I, principe vescovo di Liegi, conferma [...] , Lhoist-Colman, 1984, p. 159). Verosimilmente si tratta della medesima persona ricordata al 4 dicembre nel registro dei defunti dell'abbazia di Neufmoustier (Commemoratio Reineri aurificis; Liegi, Mus. d'Archéologie et d'Art Décoratifs, c. 92r), in ...
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APRILE, Francesco (anche detto il Lombardo)
Antonia Nava Cellini
Della famiglia di scultori Aprile, di Carona. Venne in epoca imprecisata a Roma ed entrò nello studio di Ercole Ferrata. Si hanno di lui [...] Nel coro di S. Giovanni dei Fiorentini, eseguì uno dei Geni di stucco, recanti medaglioni per i ritratti dei defunti, probabilmente quello a lato della Fede, collocata dal Ferrata sulla tomba del cardinal Falconieri. P, un'immagine giovanile composta ...
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L'archeologia dell'Asia Centrale. Le steppe euroasiatiche: le civilta dei nomadi
Ciro Lo Muzio
Sergej S. Minjaev
Leonid S. Marsadolov
Karl Jettmar
Leonid T. Jablonskij
Boris A. Litvinskij
Gli antichi [...] è attribuita, come la necropoli di Uygarak (30 km più a est), alla più antica fase della cultura Saka.
A T. Sud i defunti erano deposti o cremati in superficie oppure seppelliti in tombe a fossa; in entrambi i casi la sepoltura (o il luogo in cui era ...
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VALPERTO
Miriam Tessera
(Walperto, Vualperto). – Anno di nascita (prima metà del X secolo) e provenienza non sono noti; è possibile che la famiglia fosse originaria della zona del Seprio dove, nella [...] identificabile con il futuro arcivescovo, destinò alla sepoltura dei propri genitori.
L’iscrizione è un omaggio ai due defunti per i quali Valperto aveva fatto appositamente trasportare da Milano il manufatto (oggi al Museo archeologico di Milano ...
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OSIRIDE
S. Donadoni
Dio egiziano, originario della città che i Greci chiamarono Busiri, e che presto ottenne una speciale popolarità per tutto l'Egitto e divenne una delle grandi divinità del paese. [...] in vita dalla sorella Iside, diviene il signore dei morti, e dà garanzia di resurrezione nell'Aldilà a tutti i defunti.
Il suo carattere universale gli permise di sopravvivere alla rovina della civiltà egiziana e, seguendo la fortuna di Iside, fu ...
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. Le più antiche attestazioni di questa voce ricorrono in Francia, tra il sec. XIV e il XV: la danse de Macabré (ricordata nei versi di Jean Le Fèvre, 1376) e la chorea Machabaeorum (di un documento della [...] , che subì le più varie e strane interpretazioni, e il nome dei martiri Maccabei, a cui era dedicata una celebrazione ecclesiastica dei defunti. Ancora nel sec. XVII, un testo di Antoine Oudin ci dimostra che si diceva in francese danse Macabée o più ...
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Vedi MESOPOTAMOS dell'anno: 1973 - 1995
MESOPOTAMOS (v. s 1970, p. 474)
S. I. Dakaris
Nuovi importanti scavi e ricerche si sono svolti sia a Ephyra, sia nel Nekyomantèìon.
Ephyra. - Le recenti indagini [...] si manifestavano le anime e avvenivano i colloqui. In questo luogo si effettuavano le libagioni ad Ade, Persefone e alle anime dei defunti.
Al di sotto della sala delle apparizioni è stata rinvenuta un'altra sala della medesima grandezza (15 x 4,30 m ...
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sarcofago Urna sepolcrale di materiale vario, per lo più monumentale e decorata, particolarmente diffusa nell’antichità e nel Medioevo, raramente nell’Età moderna. Con riferimento ai tempi più antichi, [...] , decorato a rilievo, mentre in Etruria fu particolarmente elaborato quello a letto tricliniare con la coppia di defunti sdraiati. In epoca romana il s. fu usato con tipologie monumentali architettoniche soprattutto dall’età adrianea, per ...
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INFERI
Giulio Giannelli
. Col nome di Di inferi designavano i Romani antichi le divinità e, in genere, gli abitanti dell'oltretomba: nelle formule ufficiali del rito, venivano invocati insieme con gli [...] 21 febbraio: in questo giorno, ultimo dei dies parentales, cominciati il 12 dello stesso mese e sacri alla commemorazione dei defunti (v. parentalie), si celebrava la festa degli dei inferi (feralie) e a loro si sacrificava.
L'offerta agl'Inferi si ...
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. È la facoltà concessa ai sacerdoti di poter celebrare due volte nello stesso giorno la messa. Questa facoltà, oltre che dalla S. Sede, può essere accordata anche dal vescovo del luogo, ma solo per le [...] molte chiese in centri abitati, non dispongono di adeguato numero di celebranti.
Nella solennità del Natale, e nella commemorazione dei fedeli defunti (2 novembre), tutti i sacerdoti di rito latino possono, per diritto comune, celebrare tre messe. ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...