MANISMO (dal lat. manes; v. mani)
Raffaele Pettazzoni
È parola usata qualche volta nella terminologia della scienza delle religioni come termine generico e comprensivo per designare la religione dei [...] morti nelle sue varie forme (culto dei defunti, culto delle anime dei morti, culto delle tombe, ecc.). Il manismo rientra dunque, da un lato nel concetto più generale di animismo (v.), mentre, dall'altro, è usato talora impropriamente col senso più ...
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Suinin
Imperatore giapponese della preistoria (29 a.C.-70 d.C. secondo la datazione tradizionale). Potrebbe essere una figura parzialmente storica. Secondo il racconto del Nihonshoki pose fine all’usanza [...] di seppellire servi vivi e oggetti dei defunti nelle tombe imperiali (kofun) e introdusse la pratica di sostituirli con statuine e oggetti di terracotta (haniwa). ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] , cattedre troppo strette per essere utilizzate da una persona e nelle quali si è quindi voluto vedere appunto il posto del defunto. In altri casi, la presenza di fori nelle lastre di copertura delle tombe o di colli d'anfora infissi nei tumuli ...
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MOREY, Charles Rufus (App. II, 11, p. 349)
Archeologo e storico dell'arte, morto a Princeton, N. J., il 28 agosto 1955
Bibl.: Necrologi di R. Bianchi Bandinelli, in Rendiconti dell'Accademia dei Lincei. [...] Appendice: necrologi di soci defunti (1945-1955), Roma 1957, pp. 52-54; S. Der Nersessian, K. J. Konant, E. T. D. DeWald, in Speculum, XXXII (1957), pp. 645-646; R.W. Lee, in Art Bulletin, XXXVII (1955), n. 4, pp. III-VII; Ch. Picard, in Revue ...
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Secondo la dottrina cattolica, la remissione innanzi a Dio della pena temporale per peccati già cancellati, per quanto riguarda la colpa, con la confessione sacramentale; il fedele debitamente disposto [...] queste si giunse alla facoltà per un confessore di conferire l’i. plenaria in punto di morte e all’applicazione dell’i. ai defunti, che si ebbe con atti dei pontefici nel 15° secolo. Anche se la dottrina teologica sull’i. era stata ormai pienamente ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Sud-Est asiatico
Charles Higham
I luoghi del culto
L'identificazione di aree di culto o di santuari d'epoca pre- e protostorica rientra nel tradizionale terreno [...] di tombe; quello più tardo presenta un importante e nuovo dato riguardante le pratiche funerarie e il culto dei morti: i defunti erano sepolti in fosse riempite con riso bruciato e sigillate da un pavimento di argilla, posto a circa 75 cm sopra ...
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Divinità della mitologia indiana, da identificarsi con lo Yima che nell’Avesta è rappresentato come il progenitore del genere umano. Nella religione vedica Y. è il re degli spiriti degli antenati, il quale [...] domina nel più alto cielo sul regno dei defunti. Fu il primo uomo e il primo a morire, e divenne il re dei morti. ...
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Colore tra il turchino e il rosso. È il colore liturgico che si usa nel Tempo di Avvento (tendente più al rosso) e di Quaresima (tendente più al turchino); il v. quaresimale si usa anche negli uffici e [...] nelle messe per i defunti. ...
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VEDIOVE (Vēdiŏvis, Vēiŏvis)
Luisa Banti
Antico dio romano. Il suo culto sarebbe stato introdotto da Tito Tazio; nell'antico calendario delle feste romane gli era dedicato, sembra, l'agonio del 21 maggio, [...] che, probabilmente, era una festa in onore dei defunti. Aveva in Roma due templi, uno sul Capitolino, l'altro nell'Isola Tiberina: la fondazione del primo ricorreva il 7 marzo, quella del secondo il 1° gennaio. Il suo culto cadde in disuso già in età ...
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GENESIE (Γενέσια)
Festa commemorativa nell'antica Grecia celebrata a cura dei famigliari di una persona defunta nel suo giorno genetliaco. Con lo stesso nome si designava anche una festa pubblica di carattere [...] funerario, celebrata in Atene il 5 Boedromione, con sacrifizî ai defunti e a Gea. Talora questa festa si chiamava anche Νεκύσια.
Bibl.: P. Stengel, Griechische Kultusaltertümer, 3ª ed., Monaco 1920, p. 227. ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...