Vedda Popolazione dello Sri Lanka. I V. vivono nella giungla della zona orientale, sono cacciatori nomadi e raccoglitori di miele e di radici; abitano in grotte o in piccole capanne e paraventi di frasche [...] stessi ecc.: le circostanze della prassi sciamanica sono le cerimonie funebri, le offerte sacrificali (riso e latte di cocco) ai defunti, le spedizioni di caccia e le operazioni di raccolta del miele.
Accanto agli spiriti è oggetto di culto la figura ...
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Eretico (sec. 4º), originario del Ponto. Amico di Eustazio che, eletto vescovo di Sebaste (356 circa), gli affidò la direzione dell'ospizio dei poveri, ne divenne poi avversario, rimproverandolo di aver [...] la distinzione tra vescovo e semplice sacerdote, la celebrazione della Pasqua in quanto rito giudaico, le preghiere pei defunti, l'obbligatorietà del digiuno: dottrine, come risulta dagli atti del Sinodo di Gangra (343), già praticate in parte ...
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Collina artificiale nella piana di Konya nella Turchia sud-orientale, oggetto di indagini archeologiche dal 1960 al 1963, ad opera del British Institute of Archaeology di Ankara. Gli scavi, condotti sotto [...] tali sepolture erano per lo più collettive e da esse provengono numerose suppellettili che facevano parte della vita quotidiana dei defunti: collane e braccialetti di perline e di osso, fibbie da cintura in osso, spatole e vasellame in osso, legno e ...
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Raccolta di epitaffi dell’avvocato e poeta statunitense E.L. Masters (1868-1950), pubblicata prima sul Reed'y Mirror, poi in volume nel 1915, seguita l'anno successivo da una versione definitiva arricchita [...] , 1943; ed. completa, 1947) venne curata da F. Pivano.
In uno stile lirico-satirico assai originale Masters dà voce ai defunti di un cimitero del Midwest, i quali, raccontando, a volte con crudezza, le proprie vicende personali, in realtà alzano una ...
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(ἐλεγεία, elegīa).
L'elegia greco-romana. - Concezione generale dell'ellenismo più tardo è che in origine l'elegia fosse una querimonia in onore dei defunti, un ϑρῆνος: di essa si vedeva, insomma, un tipo [...] nel canto di Archiloco per la morte del cognato Pericle; ma anche Euripide adopera ἔλεγος in questo senso, e nell'Andromaca (verso 103 segg.) questa lamenta la sorte di Troia, di Ettore, la propria in ...
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IMAGINES MAIORUM
L. Vlad Borrelli
− Erano le immagini degli antenati ricavate in cera sul volto del defunto e conservate in un armadio di legno (armaria, ξυᾒλινα ναιἶδια) nell'atrio delle dimore dei [...] funebre indossando le maschere e gli abiti ufficiali degli antenati (Polibio).
Per la loro qualità di maschera del volto del defunto le i. m. dovrebbero rimanere al di fuori della storia dell'arte, circoscritte nei limiti della storia del costume e ...
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Vedi STELE dell'anno: 1966 - 1997
SΤELE (v. vol. VII, p. 485)
F. Silvano
E. Merluzzi
I. Oggiano
R. Stupperich
F. Rebecchi
A. Filigenzi
S. Vita
Egitto. - Nell'Egitto antico esistono varie categorie [...] -II sec. a.C. a Cartagine si affermerà l'uso delle s. funerarie. L'iconografia tipica di tali produzioni è quella del defunto stante con un braccio levato in segno di saluto o preghiera in uno stile piuttosto semplice che appena si richiama a quello ...
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PESTALOZZI, Vincenzo
Laura Ronchi De Michelis
PESTALOZZI, Vincenzo. – Nacque a Chiavenna (nei pressi di Sondrio) in data ignota, da Ippolito, che nel 1544 ricoprì la carica di console di Chiavenna. [...] Cazzola di Gaudenzio e nel 1560, insieme con il fratello Paolo e il cugino Nicola, fu nominato tutore dei figli del defunto cugino Floramundo, giurista. Era attento ai progressi della tecnica: il 9 novembre 1563, poco prima di recarsi a Zurigo per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Concezioni dell'aldila
Luigi Turri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Vicino Oriente antico e in Egitto non esistono concetti simili [...] compare anche per la prima volta la personificazione della morte, Mot.
La stele di Sam’al
Oltre ad occuparsi di chi è già defunto, i vivi si curano di preparare la propria morte. Una stele alta circa un metro e datata all’VIII secolo a.C., scoperta ...
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MANERIUS
P. Stirnemann
Stile miniaturistico che prende nome dallo scriptor Manerius di Canterbury, che vergò una Bibbia in tre volumi, della fine del sec. 12°, proveniente da Saint-Loup di Troyes (Parigi, [...] 10).In un lungo colofone posto alla fine del secondo volume, il copista si identifica e fornisce i nomi di tutti i defunti della sua famiglia, tra cui la madre, morta all'età di oltre ottant'anni, raccomandando infine a Dio la loro anima. Monumentale ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...