GAND
A. de Schryver
(fiammingo Gent; Ghendt, Ganda nei docc. medievali)
Città del Belgio settentrionale, capoluogo della Fiandra orientale, posta in una regione pianeggiante, caratterizzata da una fitta [...] lastre tombali, databili fra il sec. 13° e il 16°, provenienti da diverse chiese di Gand. Le figure dei defunti, scolpite nella pietra, sono spesso di un raffinato grafismo che attesta l'alto livello raggiunto dai lapicidi specializzati. Realizzate ...
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Repertorio di siti dell'Europa protostorica
Ian M. Stead
Ermanno Gizzi
Barry Cunliffe
Daniele Vitali
Martine Schwaller
Alessandra Costantini
Enrico Pellegrini
Cinzia Vismara
Arras
di Ian M. Stead
Il [...] la testa era collocata, di traverso, una faretra con i resti delle punte delle frecce e, vicino, un pugnale. Alla destra del defunto era un carro a quattro ruote, accanto al quale sono stati trovati i resti dei finimenti del secondo cavallo. Sotto il ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] delle azioni di guerra.
Cos'è un mausoleo?
I Romani chiamavano mausolei i sepolcri innalzati alla memoria di illustri defunti. La parola deriva dal nome del governatore della Caria, Mausolo, in ricordo del quale la vedova Artemisia aveva fatto ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Europa tra preistoria e protostoria
Daniela Cocchi Genick
Gli aspetti archeologici del culto dal neolitico all'età del bronzo
L'interpretazione del significato [...] , in tombe o in prossimità di aree funerarie nelle quali le immagini di divinità potevano essere protettrici dei defunti, del territorio della comunità e del controllo delle zone distanti dagli abitati collegate alle loro attività. Ampiamente ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Medio Oriente
Massimo Vidale
Lo sviluppo dell'archeologia dell'Asia centro-meridionale negli ultimi decenni [...] angoli ambienti circolari molto simili a torri, usati tuttavia come abitazioni. In questo periodo inizia la pratica di seppellire i defunti in aree abbandonate dell'insediamento (sito di Kara Depe), pratica che persisterà nel III millennio a.C. La ...
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TRONO
F. Canciani
A. Tamburello
Nel presente articolo vengono considerati come t. tutti quei seggi che, distinguendosi spesso per fasto di esecuzione, esprimono di solito o rappresentano l'autorità [...] ed una sella aurea nel teatro (Suet., Caes., 76; Cass. Dio, xliv, 6, 3); la sella fu esposta ancora in seguito per il defunto Cesare proclamato divus (Cass. Dio, xlv, 6, 5). Lo stesso onore ebbero poi i divi ed anche, dopo la morte, varî membri della ...
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Vedi OREFICERIA dell'anno: 1963 - 1996
OREFICERIA
L. Breglia
R. Grousset
J. Auboyer
Una storia della o. antica manca ancora, né è ancora possibile tracciarla nonostante che, da un decennio circa a [...] il loro prototipo immediato in quelle di cui appaiono ornati, sui sarcofagi etruschi e sulle urne di Volterra, i defunti del III sec., altri gioielli come i caratteristici orecchini "a spicchio di sfera" e i bracciali analoghi, appaiono ispirati ...
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Le province europee dell'Impero romano. Le province galliche. Narbonensis
Sergio Rinaldi Tufi
Le province galliche erano quattro: la Gallia Narbonensis, annessa già nel II sec. a.C. e romanizzata in [...] staccata dal corpo (tête coupée): si espongono presso i santuari le teste dei nemici vinti o si venerano quelle di illustri defunti. Questa considerazione per la testa, unita a un particolare gusto per tutto ciò che è straordinario o mostruoso, trova ...
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Vedi SIRACUSA dell'anno: 1966 - 1997
SIRACUSA (Συρακούσαι; Syracusae)
G. V. Gentili
M. T. Currò Pisanò
L'antica città, sorta nella Sicilia sud-orientale, occupava oltre all'isoletta di Ortigia, lunga [...] romanità (IV sec. d. C.) si impone per la sua conservazione, la composizione funeraria dell'ipogeo Arangio, che presenta il defunto a banchetto, circondato da due servi, in un giardino fiorito di rose e ravvivato da uccelli: la tecnica affrettata e ...
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TOMBA (τάϕος, τύμβος; sepulcrum, locus sepulturae)
G. A. Mansuelli
generalità. - La t., di cui il monumento funerario costituisce l'interpretazione architettonica (v. monumento funerario), è ancestralmente [...] con la prima che con la seconda), indifferentemente a inumazione o ad incinerazione, sottolinea la persistenza del dialogo fra i defunti e i viventi (all'unità di morti e vivi nella comunità e nella tradizione familiare si riferiva del resto la ...
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defunto
agg. [dal lat. defunctus, part. pass. di defungi «compiere»; propr. defunctus vitā «che ha compiuto il tempo della vita»]. – 1. Morto: la d. zia; il d. genitore. Spesso sostantivato: i parenti del d., della d.; messa per i d.; l’ufficio...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...